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05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo

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Insultato e minacciato, Franco denuncia<br />

VEDELAGO Pacata ma ferma la sua <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto in aula contro il progetto Barcon. Furiosa invece la<br />

reazione nei suoi confronti del popolo pro macello e cartiera. Renzo Franco, assessore <strong>al</strong>la sicurezza e segretario<br />

loc<strong>al</strong>e del Carroccio, è stato aggre<strong>di</strong>to verb<strong>al</strong>mente a fine votazione anche d<strong>al</strong> fratello del sindaco Quaggiotto.<br />

Offese pesanti e minacce in aula e poi anche sugli striscioni affissi martedì notte in giro per il paese.<br />

«Giuda», hanno apostrofato lui, il segretario provinci<strong>al</strong>e Giorgio Granello e il capogruppo della lista Bor<strong>di</strong>gnon<br />

Sindaco. Ora il portavoce della Lega vedelaghese è pronto a sporgere denuncia contro chi lo ha insultato in<br />

aula. Non mancano i testimoni, ci sono pure riprese video. Con le prove in mano andrà dai carabinieri. La<br />

rottura con il sindaco Quaggiotto pare definitiva. Martedì ha fatto protocollare in municipio la richiesta <strong>di</strong> far<br />

togliere gli striscioni denigratori, accolta a metà da Paolo Quaggiotto. Renzo Franco riven<strong>di</strong>ca la sua onestà,<br />

il suo lavorare per la gente, con la gente. Davanti <strong>al</strong> consiglio comun<strong>al</strong>e ha spiegato il suo voto contrario <strong>al</strong>l’operazione<br />

con la volontà <strong>di</strong> «essere coerente con le scelte che a suo tempo ci eravamo prefissati, ma ancor<br />

<strong>di</strong> essere più onesto con la gente e con me stesso proprio nel momento in cui c’è il rischio <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionare<br />

con una nostra scelta il destino dell’intera collettività». Vent’anni fa le cave, ora un inse<strong>di</strong>amento produttivo<br />

che rischia <strong>di</strong> ferire per sempre la terra <strong>di</strong> Vedelago. «Non contesto il progetto in sè», ripete, «ma il metodo<br />

con il qu<strong>al</strong>e lo abbiamo affrontato. Da parte dei proponenti non c’è mai stata una chiara e dettagliata rappresentazione<br />

<strong>di</strong> come si sarebbe effettivamente sviluppato, non solo in termini urbanistici e ambient<strong>al</strong>i, ma soprattutto<br />

per le conseguenze che avrebbe portato sul nostro territorio. Lavoro e strade. Ma qu<strong>al</strong>i, quando e<br />

per chi?».<br />

Il Gazzettino <strong>di</strong> Treviso<br />

12 ottobre 2012<br />

Sarà posta <strong>al</strong>l’attenzione della Procura la questione della cartiera che si dovrebbe inse<strong>di</strong>are tra via Sile e via<br />

Lovara. È il proposito del Pd <strong>di</strong> Castelfranco che, ieri sera nella sede <strong>di</strong> via Matteotti, ha dato il via <strong>al</strong>la mobilitazione<br />

per bloccare il progetto portato avanti d<strong>al</strong> sindaco Luciano Dussin. Gli esponenti castellani del Pd<br />

vogliono coinvolgere quante più persone possibile nella protesta per poi presentare un esposto in Procura<br />

affinché v<strong>al</strong>uti la regolarità dell’operazione. «Vogliamo chiamare a raccolta quante più persone possibile -<br />

spiega Sebastiano Sartoretto, capogruppo del Pd in Consiglio -. Cre<strong>di</strong>amo che ci seguiranno comitati ambient<strong>al</strong>isti<br />

e <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni. La nostra gente deve in<strong>di</strong>gnarsi <strong>di</strong> fronte a questa cosa. È nel loro interesse che venga<br />

bloccata il prima possibile. Su che cosa accadrà in quel posto non è stata fornita <strong>al</strong>cuna garanzia. Chi compra<br />

ottiene il terreno a un prezzo vantaggioso e poi magari può frazionarlo e rivenderlo. Che garanzie ci sono poi<br />

sui posti <strong>di</strong> lavoro promessi?».<br />

Non ci si fermerà comunque <strong>al</strong>la azioni <strong>di</strong> protesta. Sartoretto e colleghi intendono “appellarsi” <strong>al</strong>la magistratura.<br />

«Verrà presentato presto un esposto in Procura- afferma - e cercheremo <strong>di</strong> fare in modo che siano quante<br />

più persone a promuoverlo. Dopo l’esposto potrebbe essere v<strong>al</strong>utato anche un ricorso <strong>al</strong> Tar».<br />

A meno <strong>di</strong> una settimana d<strong>al</strong>la fine della guerra a Vedelago, ne inizia quin<strong>di</strong> una a Castelfranco. A Vedelago,<br />

con la bocciatura da parte del Consiglio comun<strong>al</strong>e del piano <strong>di</strong> Barcon, dove oltre <strong>al</strong>la cartiera che ora si potrebbe<br />

inse<strong>di</strong>are a Castelfranco è stato stoppato anche il maxi-macello della Colomberotto, dopo tre anni i<br />

comitati per il “no” sono riusciti a spuntarla.<br />

Da vedere che cosa succederà ora a Castelfranco. Il sindaco Luciano Dussin un paio <strong>di</strong> giorni fa ha sottolineato<br />

come, d<strong>al</strong> suo punto <strong>di</strong> vista, la situazione <strong>di</strong> Barcon è <strong>di</strong>versa da quella <strong>di</strong> Castelfranco. «Lì si parlava <strong>di</strong> aree<br />

agricole che sarebbero state trasformate con una forma <strong>di</strong> perequazione - ha affermato il primo citta<strong>di</strong>no castellano<br />

-, mentre a Castelfranco si parla <strong>di</strong> una zona già e<strong>di</strong>ficabile ed in parte già destinata ad uso produttivo.<br />

Qui da noi, inoltre, l’industria che potrebbe essere re<strong>al</strong>izzata sfrutterà la vicinanza dello sc<strong>al</strong>o merci, spostando<br />

il traffico d<strong>al</strong>le strade <strong>al</strong>le rotaie».<br />

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