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05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo

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caratteristiche <strong>di</strong> rispetto ambient<strong>al</strong>e e qu<strong>al</strong>ità costruttive, il mega centro produttivo previsto a Barcon <strong>di</strong><br />

Vedelago, su un’area agricola pregiata pari a 90 campi da c<strong>al</strong>cio, non contribuirà certamente <strong>al</strong>lo sviluppo<br />

turistico. La megacentr<strong>al</strong>e <strong>di</strong> trasformazione elettrica prevista da Terna a Volpago del Montello poco si concilia<br />

con il turismo Montelliano. Per non citare le varie cave <strong>di</strong> ghiaia che rimarranno aperte ancora per decine <strong>di</strong><br />

anni senza avere un’idea della loro composizione ambient<strong>al</strong>e fin<strong>al</strong>e. Continuando con le <strong>di</strong>scariche, che oltre<br />

tutto rendono l’aria irrespirabile agli abitanti sottovento» afferma Giorgio Be<strong>di</strong>n. L’esponente <strong>di</strong> Ecologia e<br />

Progresso, insomma, attacca il grande progetto viario ritenendolo in contrasto con la v<strong>al</strong>orizzazione turistica<br />

dell’area, poiché ne snaturerebbe il paesaggio. «Il turismo legato inequivocabilmente <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>ità del paesaggio<br />

e dell’ambiente, sarà in futuro uno dei settori trainanti dell’economia del nostra area, per il Montebellunese».<br />

Gazzettino <strong>di</strong> Treviso<br />

19 febbraio 2012<br />

L’“OFFERTA” dell’Ikea: 1630 posti <strong>di</strong> lavoro in cinque anni<br />

Occupazione è la parola d’or<strong>di</strong>ne. Poi ci sono anche gli impatti sull’ambiente, certo, ma <strong>al</strong> centro delle linee<br />

guida appena sfornate d<strong>al</strong> centrodestra in Provincia per c<strong>al</strong>are nuovi e non previsti inse<strong>di</strong>amenti industri<strong>al</strong>i<br />

nel piano urbanistico della Marca sembra esserci soprattutto la creazione <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro. Tanto che si arriva<br />

quasi a bollare come vecchio un documento chiuso solo due anni fa. «Il piano è stato redatto sulla base <strong>di</strong><br />

un quadro formulato precedentemente <strong>al</strong>la crisi - mette le mani avanti la maggioranza - . Risulta prioritario<br />

mettere in campo tutti gli strumenti possibili per il mantenimento dei livelli occupazioni con la v<strong>al</strong>utazione <strong>di</strong><br />

interventi che <strong>di</strong>ano imme<strong>di</strong>ato lavoro per la re<strong>al</strong>izzazione <strong>di</strong> infrastrutture e che prevedano permanente<br />

occupazione». Su questo fronte le promesse contenute nei mega progetti presentati da Ikea a Cas<strong>al</strong>e e<br />

Colomberotto e Roto-Cart a Barcon <strong>di</strong> Vedelago, i primi ma non necessariamente i soli a dover fare i conti<br />

con il filtro stu<strong>di</strong>ato da Lega e Pdl, non sono certo avare: i primi assicurano 1.630 assunzioni (a regime in 5<br />

anni) e i secon<strong>di</strong> 1.400 (la metà per 3 anni <strong>di</strong> cantieri).<br />

Sul piatto della bilancia, però, il Sant’Artemio deve mettere anche il secco no ai nuovi inse<strong>di</strong>amenti appena<br />

arrivato dai 3 sindacati e da 9 associazioni <strong>di</strong> categoria (tutte tranne gli industri<strong>al</strong>i). Ma Muraro, dopo la supercommissione<br />

finita a m<strong>al</strong>e parole, non si scompone troppo. «Non sapevo avessero cambiato idea - punge il<br />

presidente -. Ne terremo conto ma ognuno fa la sua parte». Alla fine toccherà <strong>al</strong> consiglio provinci<strong>al</strong>e decidere<br />

se approvare i progetti, cambiando il piano urbanistico, o se bocciarli. «V<strong>al</strong>uteremo - riassume Muraro -<br />

mettendo a confronto il riflesso occupazion<strong>al</strong>e e lo sfruttamento del territorio». Un’espressione, quest’ultima,<br />

che comprende la con<strong>di</strong>visione del beneficio pubblico, delle opere <strong>di</strong> mitigazione ambient<strong>al</strong>e e, novità, pure<br />

<strong>di</strong> un’an<strong>al</strong>isi che spieghi perché è stato scartato il recupero <strong>di</strong> zone industri<strong>al</strong>i <strong>di</strong>smesse. Chi dovrà verificare<br />

le risposte a tutti questi parametri? Lo stesso Muraro in qu<strong>al</strong>ità <strong>di</strong> presidente con delega <strong>al</strong>l’Urbanistica. Poi,<br />

però, la parola fine verrà scritta d<strong>al</strong> consiglio del Sant’Artemio.<br />

Mauro Favaro<br />

Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />

17 febbraio 2012<br />

«Ikea e Barcon, usare solo aree <strong>di</strong>smesse»<br />

«Riba<strong>di</strong>amo: per il polo <strong>di</strong> Barcon e per l’Ikea <strong>di</strong> Cas<strong>al</strong>e devono essere recuperate le strutture preesistenti oggi<br />

<strong>di</strong>smesse, evitando la cementificazione <strong>di</strong> <strong>al</strong>tro territorio». E’ uno dei passaggi della lettera che artigiani,<br />

commercianti e sindaci spe<strong>di</strong>ranno <strong>al</strong> presidente della Provincia Leonardo Muraro ribadendo (industri<strong>al</strong>i<br />

esclusi) la loro posizione in merito ai mega inse<strong>di</strong>amenti in arrivo del polo agro<strong>al</strong>imentare <strong>di</strong> Barcon e dell’Ikea<br />

<strong>di</strong> Cas<strong>al</strong>e. Una lettera che scaturisce da un nuovo vertice delle associazioni <strong>di</strong> categoria contro i due colossi<br />

che la Provincia pare intenzionata, per quanto <strong>di</strong> sua competenza, sdoganare. No a mega-complessi quin<strong>di</strong>,<br />

perché, come già stabilito d<strong>al</strong>le associazioni a fine gennaio in un apposito documento, «non rispondono <strong>al</strong>le<br />

esigenze <strong>di</strong> tutela e s<strong>al</strong>vaguar<strong>di</strong>a ambient<strong>al</strong>e e territori<strong>al</strong>e e probabilmente <strong>al</strong>le logiche <strong>di</strong> sviluppo economico<br />

e occupazione stabile». Un documento già consegnato un <strong>mese</strong> fa da categorie e sindacati a Muraro. Siglato<br />

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