05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo
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irrita l’opposizione quanto i suoi. Dario Bond (Pdl) è dei suoi, nel senso che sta in maggioranza e gli dà un<br />
consiglio: «Al rientro d<strong>al</strong>le ferie, se vuol fare sul serio, faccia una sola cosa: abroghi d’imperio l’articolo 32 della<br />
legge 35, quella che in deroga ai comuni ha aperto cantieri a San Donà, a Verona e a Treviso, lo faccia senza<br />
esitare e fermi la norma che trasforma lo sterco in oro. Altrimenti sono solo buone intenzioni. Glielo <strong>di</strong>co da<br />
amico, il suo è un pensiero rispettabile, ma tra il <strong>di</strong>re e il fare c’è <strong>di</strong> mezzo il mare oltre a qu<strong>al</strong>che scoglio <strong>di</strong><br />
coerenza». Diego Bottacin, cofondatore <strong>di</strong> “Verso Nord”, è il più irritato: «Sparata <strong>di</strong> Ferragosto. Questo Zaia<br />
è lo stesso che spinse sul piano casa da vice presidente della Regione. Adesso <strong>di</strong>ce in Veneto si è costruito<br />
troppo. Bene. Con<strong>di</strong>vido il merito, mi piace la resipiscenza anche se arriva dopo tre anni <strong>di</strong> crisi e<strong>di</strong>lizia, non<br />
mi va che la sostenga uno che ha promosso il piano casa <strong>al</strong> solo scopo <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re che i comuni <strong>di</strong> metterci<br />
un freno. Inoltre non si governa con le interviste, lo si fa in Regione, con le delibere. Questa è una delibera<br />
che non farà mai. Nel caso la facesse gli suggerisco <strong>di</strong> integrare il furore ambient<strong>al</strong>ista promuovendo il recupero<br />
e la riqu<strong>al</strong>ificazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio veneto. In Veneto abbiamo case <strong>di</strong> scarsa qu<strong>al</strong>ità». Laura Puppato<br />
infine, capogruppo del Pd in consiglio, che applaude ironicamente, «<strong>di</strong>sponibili fin da subito ad appoggiarlo,<br />
ma con qu<strong>al</strong>che significativo appunto non margin<strong>al</strong>e: quando 8 mesi fa abbiamo proposto uno stop <strong>al</strong>le e<strong>di</strong>ficazioni<br />
in forma <strong>di</strong> Pua o comunque <strong>di</strong> lottizzazione selvaggia, partendo da un primo “no” su Veneto city,<br />
Lega e Pdl hanno fatto in modo che <strong>al</strong>tri due comuni potessero procedere con le concessioni per l'ennesima<br />
area commerci<strong>al</strong>e. Gli stessi comuni che ora Zaia - fin<strong>al</strong>mente ma tar<strong>di</strong>vamente - giu<strong>di</strong>ca “anello debole costretti<br />
d<strong>al</strong> bilancio a concedere cubature”. Molto pilatesco. Chiedo: a qu<strong>al</strong>e Presidente del Veneto dobbiamo<br />
rifarci per sapere <strong>di</strong> che politica va parlando per il Veneto?». E cita due casi: «L’autodromo a Verona con relativa<br />
immensa cubatura residenzi<strong>al</strong>e e commerci<strong>al</strong>e su 80 ettari <strong>di</strong> terreno agricolo, i 90 ettari da lottizzare nella<br />
residua campagna trevigiana in loc<strong>al</strong>ità Barcon <strong>di</strong> Vedelago».<br />
Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />
21 agosto 2012<br />
Stop <strong>al</strong> cemento, coro <strong>di</strong> sì I costruttori: «Noi con Zaia»<br />
VENEZIA «Basta case, basta cemento». La svolta del governatore Luca Zaia, consegnata domenica in un’intervista<br />
<strong>al</strong> nostro giorn<strong>al</strong>e, non cade nel vuoto. Anzi. Ma adesso tutti vogliono «vedere» le carte: un po’<br />
perché più nessuno si fida dei politici, un po’ perchè Zaia ha fama <strong>di</strong> bravissimo annunciatore. «Prendo per<br />
buono l’impegno del presidente <strong>di</strong> Regione – ammette Marco Michielli, presidente <strong>di</strong> Confturismo Veneto<br />
–. Al netto delle polemiche politiche, <strong>al</strong> netto del fatto che se ne sia accorto tar<strong>di</strong>, <strong>al</strong> netto <strong>di</strong> eventu<strong>al</strong>i<br />
secon<strong>di</strong> fini, siamo pronti a <strong>di</strong>scuterne. Dobbiamo cominciare a fare un uso più intelligente del territorio,<br />
impe<strong>di</strong>re gli sgorbi che abbiamo fatto con i Piruea, premiare chi restituisce terreni <strong>al</strong>l’agricoltura e chi costruisce<br />
bene sostituendo le cubature esistenti. Noi <strong>di</strong>ciamo a Zaia: siam qui, pronti a <strong>di</strong>scuterne, senza paraocchi.<br />
Faccia una proposta concreta e noi ci saremo». Anche l’associazione dei costruttori si <strong>di</strong>chiara<br />
d’accordo con lo stop <strong>al</strong> cemento: «Il presidente <strong>di</strong>ce ciò che noi an<strong>di</strong>amo <strong>di</strong>cendo da tempo – aggiunge<br />
Luigi Schiavo, presidente <strong>di</strong> Ance Veneto –. Siamo d’accordo con una moratoria che porti <strong>al</strong>la riconversione<br />
delle aree degradate e <strong>al</strong>la sostituzione delle cubature. Zaia non ha tutti i torti quando <strong>di</strong>ce che i Comuni<br />
hanno usato i piani regolatori, purtroppo, anche per fare cassa. Ma adesso questa logica è finita e bisogna<br />
davvero ripensare <strong>al</strong> territorio in maniera completamente <strong>di</strong>versa, anche per ragioni meramente economiche.<br />
Ci sono certi inse<strong>di</strong>amenti residenzi<strong>al</strong>i ed industri<strong>al</strong>i che non hanno davvero più mercato». Ma la conferma<br />
più pesante <strong>al</strong>le parole <strong>di</strong> Luca Zaia arriva d<strong>al</strong> vicepresidente della giunta region<strong>al</strong>e, Marino Zorzato, considerato<br />
- a torto o a ragione, anche perchè assessore <strong>al</strong>l’urbanistica - il più sensibile <strong>al</strong>le tesi del partito del<br />
mattone nel Veneto. «Il tema lanciato da Zaia esiste, il problema è come tradurlo in norma senza ledere a<br />
<strong>di</strong>ritti acquisiti ed esporsi a spiacevoli contraccolpi. Bisogna ammettere che esiste un eccesso <strong>di</strong> patrimonio<br />
e<strong>di</strong>lizio, frutto anche della facile finanziabilità degli scorsi anni. Adesso, complice la crisi, siamo passati <strong>al</strong>l’estremo<br />
opposto. In qu<strong>al</strong>che maniera bisogna uscirne». Zorzato ammette <strong>di</strong> averne parlato, tempo fa, con<br />
il presidente e <strong>di</strong> essere da tempo <strong>al</strong>la ricerca <strong>di</strong> uno strumento normativo che possa reggere il colpo: «Perchè,<br />
è inutile nasconderlo – aggiunge il vicepresidente – ma questa nuova filosofia sposta interessi e la<br />
cosa va tenuta insieme, dobbiamo impe<strong>di</strong>re contraccolpi. La sfida è come ri-pianificare il Veneto, passando<br />
d<strong>al</strong> primato dello sviluppo <strong>al</strong> primato del paesaggio, con una nuova attenzione <strong>al</strong> territorio. Abbiamo un<br />
anno decisivo davanti, con il rior<strong>di</strong>no delle Province e delle competenze, anche in materia urbanistica. Stiamo<br />
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