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05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo

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Zanatta, presidente <strong>di</strong> Confartigianato AsoloMontebelluna, hanno rilasciato questa <strong>di</strong>chiarazione: «Piena<br />

solidarietà a Cre<strong>di</strong>to Trevigiano, <strong>al</strong> suo presidente Di Santo ed <strong>al</strong> <strong>di</strong>rettore gener<strong>al</strong>e Umberto Longo. Siamo<br />

convinti che dobbiamo ripensare la qu<strong>al</strong>ità del nostro sviluppo non solo per poter competere adeguatamente<br />

nell’economia glob<strong>al</strong>e e per accrescere la competitività delle nostre Pmi. Il progetto <strong>di</strong> Barcon sembra fermo<br />

agli anni’50 ed anche i posti <strong>di</strong> lavoro promessi sembrano esagerati. Il territorio della Pedemontana intende<br />

presentarsi come luogo dell’innovazione e della cultura produttiva» . Anche i <strong>di</strong>pendenti si sono mobiltiati,<br />

dopo la nota della Fabi Cisl che chiedeva spiegazione <strong>di</strong> conti e poltrone <strong>al</strong> presidente Di Santo: c’è «un<br />

atteggiamento <strong>di</strong>sfattista <strong>di</strong> una sigla sindac<strong>al</strong>e che invece <strong>di</strong> tutelare i <strong>di</strong>pendenti opera per creare<br />

apprensione e <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to verso l’azienda. Tutti i colleghi, in questo momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile congiuntura economica<br />

e avendo a cuore il proprio posto <strong>di</strong> lavoro, sono impegnati a fronteggiare questa crisi che non lascia spazio<br />

a tatticismi <strong>di</strong> sorta o insinuazioni tendenziose, riteniamo che ciò crei un danno in<strong>di</strong>retto ai <strong>di</strong>pendenti. Certe<br />

ripicche andrebbero esposte nelle se<strong>di</strong> opportune e non sui giorn<strong>al</strong>i con l’intento <strong>di</strong>sfattista. Seguirà nei<br />

prossimi giorni un comunicato uffici<strong>al</strong>e della Fabi». Nel pomeriggio, tutti i responsabili <strong>di</strong> fili<strong>al</strong>e sono stati<br />

chiamati a villa <strong>Emo</strong> per la firma <strong>di</strong> un documento <strong>di</strong> solidarietà <strong>al</strong> presidente.<br />

Il comitato: il Comune esca <strong>al</strong>lo scoperto<br />

Stasera la tavola rotonda a villa Pola. Dondoni critico: «Tocca a noi illustrare il progetto<br />

<strong>al</strong>la gente».<br />

VEDELAGO «È ora che l’amministrazione comun<strong>al</strong>e e chi la guida esca <strong>al</strong>lo scoperto sulla questione Barcon.<br />

Ci sono troppe incertezze che devono essere chiarite». Il comitato Barcon Viva, attraverso il suo portavoce<br />

Ermes Dondoni, chiama in causa il sindaco, Paolo Quaggiotto, affinchè una volta per tutte siano chiarite le<br />

intenzioni del Comune. «Quando un anno fa si è cominciato a parlare del progetto – spiega Dondoni –<br />

sembrava che <strong>di</strong> lì a poco fossero messi nero su bianco qu<strong>al</strong>gli investimenti che si volevano fare in quell’area.<br />

Ma da <strong>al</strong>lora non c’è stata più la possibilità <strong>di</strong> un confronto concreto su un tema <strong>di</strong> grande importanza per il<br />

nostro territorio. E si sono susseguiti solo i “si <strong>di</strong>ce”». L’incertezza è anche data d<strong>al</strong> fatto che il comitato non<br />

ha potuto prendere visione dei documenti sui qu<strong>al</strong>i confrontarsi: «Sappiamo che c’è un progetto che giace in<br />

Regione e che attende i pareri <strong>di</strong> Comune e Provincia. Ci risulta che ce ne sia uno in Provincia, ma girano<br />

voci, tutte ovviamente da confermare, che sia <strong>di</strong>fferente. Su qu<strong>al</strong>e ci si baserà per l’operazione Barcon?». E<br />

non aiutano a fare chiarezza le notizie recenti. «Colomberotto ha annunciato che sta rivolgendo <strong>al</strong>trove la<br />

sua attenzione rispetto a Barcon e che <strong>al</strong>cune <strong>di</strong> quelle attività qui previste hanno già preso <strong>al</strong>tre strade. Ci<br />

atten<strong>di</strong>amo che d<strong>al</strong>le parole, l’impren<strong>di</strong>tore passi ai fatti, ovvero rinunciando o mo<strong>di</strong>ficando il piano già<br />

presentato». La questione Barcon <strong>al</strong>lo stato attu<strong>al</strong>e risulta <strong>al</strong>quanto confusa: da più parti si è espressa<br />

chiaramente una contrarietà <strong>al</strong> progetto, sia d<strong>al</strong>le forze politiche come il Pd, da associazioni come Fai e It<strong>al</strong>ia<br />

Nostra e Wwf, d<strong>al</strong>la Confartigianato castellana, oltre che d<strong>al</strong> Cre<strong>di</strong>to Trevigiano e d<strong>al</strong>la Fondazione <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong>,<br />

e ovviamente i comitati spontanei Barcon Viva e e comitato civico Vedelago. La Regione attende il parere<br />

delle amministrazioni loc<strong>al</strong>i, mentre uno dei princip<strong>al</strong>i investitori ha annunciato <strong>di</strong> sfilarsi d<strong>al</strong>l’operazione. «A<br />

fronte <strong>di</strong> questa situazione per nulla chiara – <strong>di</strong>ce Dondoni – proviamo noi a dare qu<strong>al</strong>che elemento utile ai<br />

citta<strong>di</strong>ni sul progetto». L’occasione sarà la tavola rotonda <strong>di</strong> questa sera a <strong>Villa</strong> Pola dove, con gli interventi <strong>di</strong><br />

Umberto Zan<strong>di</strong>giacomi (It<strong>al</strong>ia Nostra), Andrea Menegotto (Proap It<strong>al</strong>ia) ed Enzo Bergamin (<strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong>) saranno<br />

presentati i pro ed i contro <strong>di</strong> questo mega inse<strong>di</strong>amento.<br />

Il presidente Di Santo dopo l’attacco<br />

«Sostegno da soci e clienti Sono la forza della banca»<br />

VEDELAGO «Preoccupazioni per le presunte cattive acque in cui navigherebbe il Cre<strong>di</strong>to Trevigiano? Per quanto<br />

mi riguarda non ce ne sono. Se può v<strong>al</strong>ere come in<strong>di</strong>ce statistico è tutto il giorno che devo mettere il cellulare<br />

in carica per le tantissime telefonate <strong>di</strong> sostegno che mi stanno arrivando». Nicola Di Santo, il presidente<br />

dell’istituto bancario <strong>di</strong> Vedelago, il giorno dopo la notizia pubblica da «Il Giorn<strong>al</strong>e» sullo stato <strong>di</strong> s<strong>al</strong>ute della<br />

banca non perde l’ottimismo. Tutt’<strong>al</strong>tro. «Riba<strong>di</strong>sco che <strong>di</strong>etro a tutto questo c’è un attacco <strong>al</strong>la mia persona<br />

per il mio impegno contro il progetto <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento industri<strong>al</strong>e a Barcon. Non vedo <strong>al</strong>tre giustificazioni,<br />

anche <strong>al</strong>la luce degli avvertimenti ricevuti. Ai numeri si può far <strong>di</strong>re tutto e il contrario <strong>di</strong> tutto, lo sappiamo<br />

bene: ma lo stato <strong>di</strong> s<strong>al</strong>ute della banca non è quello descritto, lo <strong>di</strong>co con assoluta certezza». E, da quanto<br />

<strong>di</strong>chiara, i soci continuano ad aver fiducia nel suo operato: «E’ ovvio che mi ha fatto molto piacere ricevere<br />

quelle chiamate <strong>di</strong> solidarietà, anche perché mi confermano che come banca abbiamo scelto una linea<br />

largamente con<strong>di</strong>visa: essere vicina <strong>al</strong> territorio. E questo vuol <strong>di</strong>re anche opporsi a interventi che possono<br />

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