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05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo

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vrebbe essere la Regione a <strong>di</strong>re se intravvede un interesse pubblico e chiedere agli enti loc<strong>al</strong>i, con una delibera<br />

che apre la procedura, che si esprimano».<br />

Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />

25 aprile 2012<br />

Polo agro<strong>al</strong>imentare, non si farà il referendum popolare<br />

VEDELAGO Niente referendum sul progetto industri<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Barcon, la maggioranza boccia la proposta <strong>di</strong> Oscar<br />

Bor<strong>di</strong>gnon. Nessuna consultazione popolare. La maggioranza Lega Nord Pdl, guidata d<strong>al</strong> sindaco Paolo Quaggiotto,<br />

ha rifiutato <strong>di</strong> rimettere <strong>al</strong> «voto popolare» la decisione in merito <strong>al</strong>la nuova zona industri<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Barcon.<br />

Un progetto ormai tristemente noto a causa dei numeri. Novanta ettari <strong>di</strong> terreno agricolo consumati per far<br />

spazio ad una cartiera e un maxi macello <strong>di</strong> bovini. Lunedì sera, durante un consiglio comun<strong>al</strong>e a <strong>di</strong>r poco<br />

«turbolento», il consigliere <strong>di</strong> opposizione Oscar Bor<strong>di</strong>gnon ha presentato una mozione fin<strong>al</strong>izzata ad istituire<br />

un referendum popolare sul progetto. Una consultazione aperta <strong>al</strong>l'intera popolazione <strong>di</strong> Vedelago. Fondazione<br />

<strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong> ha dato la sua <strong>di</strong>sponibilità a finanziare la consultazione. La maggioranza ha deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />

no e la proposta ha raccolto l'adesione solamente del gruppo Primavera Civica oltre che del gruppo «Bor<strong>di</strong>gnon<br />

sindaco». E' così non è passata. Ma la <strong>di</strong>scussione su Barcon ha infiammato gli animi. Il sindaco Paolo<br />

Quaggiotto ha <strong>di</strong>feso a spada tratta il progetto, mentre Oscar Bor<strong>di</strong>gnon (capogruppo Bor<strong>di</strong>gnon sindaco) e<br />

Fiorenza Morao (capogruppo Primavera Civica) hanno riba<strong>di</strong>to le ragioni del no. Al <strong>di</strong> là delle polemiche, il<br />

dato certo è che entro venerdì la giunta vedelaghese dovrà pronunciarsi, <strong>di</strong>re sì o no <strong>al</strong> progetto. E' questa<br />

la richiesta fatta d<strong>al</strong>la Regione <strong>al</strong> Comune <strong>di</strong> Vedelago. Se la giunta <strong>di</strong>sapprova, <strong>al</strong>lora il progetto non sarà<br />

nemmeno preso in considerazione d<strong>al</strong>la Regione. Stessa cosa v<strong>al</strong>e per la Provincia, chiamata a <strong>di</strong>re la propria<br />

sul progetto. Solo il sì <strong>di</strong> Comune e Provincia, dunque, aprirà la strada <strong>al</strong> mega progetto industri<strong>al</strong>e. Il comitato<br />

spontaneo “Barcon Viva” sta raccogliendo firme contro il progetto che avrebbe un impatto ambient<strong>al</strong>e devastante<br />

per la frazione e i comuni confinanti. I prossimi giorni saranno decisivi per il futuro del polo agro<strong>al</strong>imentare.<br />

Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />

25 aprile 2012<br />

Polo agro<strong>al</strong>imentare, non si farà il referendum popolare<br />

VEDELAGO Niente referendum sul progetto industri<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Barcon, la maggioranza boccia la proposta <strong>di</strong> nazion<strong>al</strong>i<br />

delle due associazioni si appellano agli amministratori<br />

VEDELAGO Il <strong>di</strong>rettivo nazion<strong>al</strong>e del Wwf e del Fondo Ambient<strong>al</strong>e It<strong>al</strong>iano (Fai) <strong>di</strong>cono no <strong>al</strong> polo industri<strong>al</strong>e<br />

<strong>di</strong> Barcon. Si <strong>al</strong>larga il fronte degli oppositori <strong>al</strong>l’inse<strong>di</strong>amento agroindustri<strong>al</strong>e proposto d<strong>al</strong>le <strong>di</strong>tte Colombertotto<br />

e Rotocart nelle campagne della frazione. Con nota congiunta (inviata da Milano) i <strong>di</strong>rettivi nazion<strong>al</strong>i <strong>di</strong><br />

Wwf e Fai attaccano front<strong>al</strong>mente il piano industri<strong>al</strong>e. «Quella <strong>di</strong> Barcon è una <strong>di</strong>ssennata proposta per un<br />

accordo <strong>di</strong> programma per un nuovo inse<strong>di</strong>amento agroindustri<strong>al</strong>e da re<strong>al</strong>izzare parecchi metri sotto il piano<br />

<strong>di</strong> campagna, con l’asportazione <strong>di</strong> milioni <strong>di</strong> metri cubi <strong>di</strong> materi<strong>al</strong>e, e la cementificazione <strong>di</strong> 90 ettari <strong>di</strong> terreno<br />

agricolo», scrivono, «un caso esemplare <strong>di</strong> devastante speculazione destinata a incidere irreversibilmente<br />

su un brano significativo della campagna veneta vicino a villa <strong>Emo</strong>, capolavoro <strong>di</strong> architettura del P<strong>al</strong>la<strong>di</strong>o.<br />

Un territorio <strong>di</strong> v<strong>al</strong>ore storico <strong>al</strong>tissimo, caratterizzato da peculiarità morfologiche, ambient<strong>al</strong>i e paesaggistiche<br />

riconosciute e tutelate dagli strumenti urbanistici sovraor<strong>di</strong>nati, assolutamente incompatibile con le previsioni<br />

del progetto. Una proposta che trova l’opposizione delle organizzazioni impren<strong>di</strong>tori<strong>al</strong>i, delle categorie profession<strong>al</strong>i<br />

e l’in<strong>di</strong>gnazione <strong>di</strong> molti citta<strong>di</strong>ni. In una fase così critica per l’economia ci chie<strong>di</strong>amo che senso<br />

abbia sacrificare ulteriore territorio agricolo senza considerare l’opportunità <strong>di</strong> utilizzare le aree produttive <strong>di</strong>smesse<br />

<strong>di</strong>sponibili. Le soluzioni <strong>al</strong>ternative in<strong>di</strong>viduate sono molteplici e praticabili. Invitiamo il mondo politico<br />

a riflettere sui veri beni comuni e ad assumere scelte etiche in linea con i sentimenti civili della gran parte dei<br />

citta<strong>di</strong>ni». Fai e Wwf hanno re<strong>al</strong>izzato un dossier intitolato «Terra rubata - viaggio nell'It<strong>al</strong>ia che scompare»<br />

in cui viene tracciato un bilancio della cemetificazione in corso in tutta la penisola. Interessante il dato emerso<br />

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