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05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo

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della Provincia Muraro «un’ <strong>al</strong>ternativa per risolvere, e in tempi brevi, il problema traffico d<strong>al</strong> centro <strong>di</strong> Barcon<br />

e senza consumo <strong>di</strong> territorio». In attesa che d<strong>al</strong>l’amministrazione comun<strong>al</strong>e pervenga in Regione l’uffici<strong>al</strong>ità<br />

dell’interesse sul polo <strong>di</strong> Barcon, che consenta poi il passaggio in Provincia e quin<strong>di</strong> il responso definitivo <strong>di</strong><br />

P<strong>al</strong>azzo B<strong>al</strong>bi, il comitato evidenzia anche un <strong>al</strong>tro aspetto dove si evidenzia che l’inse<strong>di</strong>amento non sarebbe<br />

poi quella manna che molti attendono per risolvere il problema occupazion<strong>al</strong>e e la crisi economica: «Per<br />

quanto riguarda i posti <strong>di</strong> lavoro appare evidente, da stu<strong>di</strong> e per quanto espresso d<strong>al</strong>le varie categorie ed associazioni<br />

sindac<strong>al</strong>i che non vi sarà <strong>al</strong>cuna ricaduta positiva. Ammesso e non concesso che fossero vere le<br />

promesse occupazion<strong>al</strong>i se ne riparlerebbe non prima del 2018, ovvero l’anno in cui si stima entrerà in funzione<br />

la superstrada Pedemontana».<br />

Corriere del Veneto<br />

27 maggio 2012<br />

Barcon e le ferite del paesaggio «Le ville venete lo s<strong>al</strong>veranno»<br />

TREVISO — Il territorio è ferito e curarlo è compito <strong>di</strong> tutti: gli studenti del liceo scientifico Da Vinci sanno che<br />

il futuro è in mano loro, la crisi <strong>di</strong> oggi si ripercuoterà anche sulla loro occupazione <strong>di</strong> domani, e chiedono<br />

<strong>al</strong>le istituzioni <strong>di</strong> s<strong>al</strong>vare le ville venete, patrimonio cultur<strong>al</strong>e e urbanistico. Una delle ferite si chiama Barcon,<br />

ma l'in<strong>di</strong>gnazione lascia spazio <strong>al</strong>le proposte, e <strong>al</strong>la volontà <strong>di</strong> reagire: «Il mercato turistico può s<strong>al</strong>vare la<br />

provincia <strong>di</strong> Treviso se sapremo v<strong>al</strong>orizzare ciò che <strong>di</strong> più prezioso abbiamo, il turismo cultur<strong>al</strong>e può creare<br />

opportunità <strong>di</strong> lavoro».<br />

Da anni il liceo li porta a <strong>di</strong>retto contatto con i gioielli dell'architettura trevigiana, ed è durante queste lezioni<br />

che gli studenti si sono interrogati sul progetto <strong>di</strong> Barcon <strong>di</strong> Vedelago, dove due aziende vorrebbero re<strong>al</strong>izzare<br />

una cartiera e un macello. Molto vicino a dove sorge <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong>, a Fanzolo, <strong>di</strong> Andrea P<strong>al</strong>la<strong>di</strong>o. Ne hanno <strong>di</strong>scusso<br />

e deciso che anche loro sono con il «No» <strong>al</strong> polo industri<strong>al</strong>e che andrebbe a compromettere l'area<br />

circostante, a ridosso della villa. Ma posizionarsi non basta, serve una proposta. Coor<strong>di</strong>nati d<strong>al</strong>la docente<br />

Paola Bellin, i ragazzi del triennio del Da Vinci hanno stu<strong>di</strong>ato le molte ville venete che si affacciano sulla<br />

Marca. Partendo dai progetti <strong>di</strong> Vedelago, hanno preso a modello <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong> come buon esempio <strong>di</strong> come<br />

utilizzare e sfruttare il patrimonio architettonico e l'ere<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> P<strong>al</strong>la<strong>di</strong>o: aprire tutte le ville, renderle centri cultur<strong>al</strong>i<br />

per rilanciare la cultura trevigiana e il turismo, <strong>di</strong>re no <strong>al</strong>la speculazione e<strong>di</strong>lizia e <strong>al</strong>la cementificazione<br />

del verde della campagna per richiamare turisti d<strong>al</strong>l'It<strong>al</strong>ia e d<strong>al</strong>l'estero.<br />

«I ragazzi hanno una sensibilità particolare per ciò che li circonda, il territorio, l'ambiente, l'ecologia - spiega<br />

Bellin - sono interessati <strong>al</strong>la tutela del paesaggio e vanno stimolati perché hanno idee interessanti, creatività<br />

e progettu<strong>al</strong>ità notevoli. Vogliono conoscere il patrimonio cultur<strong>al</strong>e e artistico della loro terra, ma soprattutto<br />

vogliono e sanno <strong>di</strong>ffonderlo, si sentono responsabili <strong>di</strong> un bene».<br />

Corriere del Veneto<br />

26 maggio 2012<br />

«Barcon, in Regione manca la delibera» Così l’iter non parte<br />

VEDELAGO Senza un delibera uffici<strong>al</strong>e del comune <strong>di</strong> Vedelago, la Regione non inizierà neppure l’iter per approvare<br />

o meno il progetto del polo <strong>di</strong> Barcon. Parola <strong>di</strong> Marino Zorzato, vicepresidente della Giunta region<strong>al</strong>e<br />

e assessore con delega <strong>al</strong>la pianificazione territori<strong>al</strong>e e urbanistica, cui compete anche la materia dei nuovi<br />

inse<strong>di</strong>amenti produttivi/commerci<strong>al</strong>i. Che chiarisce qu<strong>al</strong>i sono le procedure, visto che qu<strong>al</strong>che tempo tutti<br />

sembrano attendere una risposta da tutti. «In questi casi la Regione è quasi come un notaio. Un privato propone<br />

un inse<strong>di</strong>amento: se il comune e la provincia danno il loro ok, lo fa anche la Regione: ovviamente se<br />

non si esplicitano particolarità sulla qu<strong>al</strong>i la Regione esprime le sue riserve. Come deliberato due anni fa circa<br />

i progetti strategici region<strong>al</strong>i la Regione comincia ad an<strong>al</strong>izzare tecnicamente il progetto per definirlo <strong>di</strong> interesse<br />

region<strong>al</strong>e solo dopo una richiesta chiara e form<strong>al</strong>e dell’amministrazione comun<strong>al</strong>e interessata, una delibera<br />

della giunta o del consiglio comun<strong>al</strong>e. Poi lo passa <strong>al</strong>la Provincia. Nel caso <strong>di</strong> Barcon, <strong>al</strong>lo stato dell’arte,<br />

non ci sono delibere circa l’ultimo progetto presentato». Zorzato si ferma qui, ma è chiaro il riferimento <strong>al</strong>la<br />

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