05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo
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noi in tutto il mondo». Lo guardano entusiasti gli anziani del paese, le mani c<strong>al</strong>lose e un bicchiere <strong>di</strong> prosecco<br />
in mano, <strong>di</strong> fronte <strong>al</strong>l'ufficio. Gente che avrebbe ancora voglia <strong>di</strong> lavorare, se potesse. Gente che cita il passato:<br />
la Lotto, la Diadora, la Nor<strong>di</strong>ca. «Hanno deloc<strong>al</strong>izzato e ci hanno lasciato senza lavoro» <strong>di</strong>ce Giannino<br />
Bottacin, 73 anni, subito bloccato da Antonio Cavarzan, anche lui in pensione. «Pensi che mio figlio è andato<br />
a fare il pizzaiolo a Melbourne, in Austr<strong>al</strong>ia».<br />
Corsi e ricorsi storici, sembra <strong>di</strong> tornare <strong>al</strong>l'era <strong>di</strong> quando gli emigranti eravamo noi. «O re<strong>al</strong>izzano questo<br />
progetto o la frazione muore: andrà a finire che chiuderanno anche le scuole», aggiunge Sergio Torresan.<br />
Sono loro il Veneto incatenato a terra: veneti senza più lo «scheo», <strong>di</strong>sposti a tutto pur <strong>di</strong> evitare l'orrore dei<br />
«fioei» scappati e <strong>al</strong>l'estero. Per capire meglio, perciò, non resta che zig-zagare tra i «cavini» e i campi <strong>di</strong> quest'area,<br />
<strong>al</strong> confine tra Trevignano e Montebelluna: terra che erutta ghiaia, l'oro bianco, e crateri ovunque.<br />
«Altro che danno ambient<strong>al</strong>e, qua si sono già mangiati tutto», <strong>di</strong>cono d<strong>al</strong> comitato per il sì.<br />
È su queste stra<strong>di</strong>ne che passano cento camion a giorno, è via Terza Armata, la trincea. Bisonti su gomma<br />
che poi arrivano in centro e fanno persino tremare le mura della Barchessa <strong>di</strong> <strong>Villa</strong> Pola, <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e appartenevano<br />
i terreni sui qu<strong>al</strong>i si battaglia. «Ho paura per i miei nipoti, la strada è pericolosa», <strong>di</strong>ce Mario Martignago.<br />
E le istituzioni? Vegliano, ma quasi in silenzio. D<strong>al</strong> punto <strong>di</strong> vista burocratico è stato infatti avviato un accordo<br />
<strong>di</strong> programma. Stando <strong>al</strong>la versione della Regione, c'è solo il parere del Comune. Stando <strong>al</strong> presidente della<br />
Provincia, Leonardo Muraro, «manca ancora una delibera region<strong>al</strong>e <strong>di</strong> pubblico interesse sull'area e in ogni<br />
caso il nostro parere è vincolante». E così la voce più forte, <strong>al</strong>meno sui mass me<strong>di</strong>a, è quella del comitato per<br />
il «no» che ha stampato 1.400 cartoline e le sta mandando <strong>al</strong>la Provincia: ne sono arrivate persino da Napoli<br />
e Parma. E con loro si sono schierate tutte le sigle: sindacati, ambient<strong>al</strong>isti, <strong>al</strong>cune categorie. Tutti compatti<br />
a osteggiare il progetto. «Ma quella è gente da fuori, gente che vuole comandare a casa nostra», scuotono il<br />
capo a Barcon. Tutti contro tutti. La terra, i sol<strong>di</strong>, i capannoni, la carne, la terra: il Veneto e la paura che ritorni<br />
la v<strong>al</strong>igia <strong>di</strong> cartone.<br />
Gazzettino <strong>di</strong> Treviso<br />
1 maggio 2012<br />
VEDELAGO<br />
No <strong>al</strong> polo agro-industri<strong>al</strong>e: domenica raccolte 750 firme<br />
VEDELAGO - Senza un attimo <strong>di</strong> tregua. I consiglieri <strong>di</strong> "Primavera Civica" continuano la loro attività <strong>di</strong> informazione<br />
sulle ragioni del loro “no” <strong>al</strong> polo agro-industri<strong>al</strong>e previsto d<strong>al</strong> progetto Colomberotto a Barcon e sostenuto<br />
d<strong>al</strong> sindaco Paolo Quaggiotto. Ultima iniziativa in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> tempo, dei gazebo <strong>al</strong>lestiti domenica<br />
scorsa in quasi tutte le frazioni, per raccogliere firme sulle cartoline cartacee da inviare poi <strong>al</strong>la giunta <strong>di</strong> Vedelago<br />
e <strong>al</strong>l’amministrazione provinci<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Treviso. Domenica scorsa sono state così raccolte oltre 750 firme,<br />
250 delle qu<strong>al</strong>i nella sola Foss<strong>al</strong>unga. È possibile firmare le cartoline anche on line entrando nel sito www.villaemo.org.<br />
Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />
28 aprile 2012<br />
La moglie <strong>di</strong> Perin boccia Barcon<br />
VEDELAGO Una firma eccellente in una delle cartoline contro l’operazione Barcon che verranno recapitate<br />
<strong>al</strong>la giunta Quaggiotto e <strong>al</strong> presidente della Provincia, Leonardo Muraro tramite il comitato Barcon Viva e la<br />
fondazione <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong>. È quella <strong>di</strong> Stefania Cavarzan, una giovane padana residente a Fanzolo, ma soprattutto<br />
moglie <strong>di</strong> Marco Perin, il vicesindaco. Guerra in casa? «Anche no», risponde il braccio destro del sindaco Paolo<br />
Quaggiotto, «Non porto tra le mura domestiche, <strong>al</strong>l’interno della mia famiglia, le questioni legate <strong>al</strong> mio incarico<br />
amministrativo. A mia moglie ho spiegato l’inse<strong>di</strong>amento agroindustri<strong>al</strong>e previsto a Barcon nella maniera<br />
più obiettiva possibile». Perin, uomo del Pdl, le ha parlato <strong>di</strong> macello, cartiera e nuova viabilità. Ma Stefania<br />
si è lasciata impressionare soprattutto d<strong>al</strong> consumo <strong>di</strong> campagna. Ed è per questo che ha scelto <strong>di</strong> sostenere<br />
l’iniziativa del comitato contrario <strong>al</strong>l’inse<strong>di</strong>amento Colomberotto-Rotocart. Il marito, invece, con l’intera giunta<br />
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