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05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo

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Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />

30 maggio 2012<br />

Studenti americani in visita a <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong> per stu<strong>di</strong>are P<strong>al</strong>la<strong>di</strong>o<br />

VEDELAGO Non è certo un mistero che molte delle architetture americane si ispirino <strong>al</strong>le opere dei gran<strong>di</strong> architetti<br />

it<strong>al</strong>iani del passato, tra cui Andrea P<strong>al</strong>la<strong>di</strong>o. Anzi soprattutto P<strong>al</strong>la<strong>di</strong>o, visto che il Congresso Usa ha<br />

<strong>di</strong>chiarato il genio vicentino “Padre dell’architettura americana”. Il tema, quest’anno, è stato <strong>al</strong> centro <strong>di</strong> un<br />

progetto che ha visto collaborare per un anno gli studenti della Pascack V<strong>al</strong>ley High School <strong>di</strong> Hillsade in New<br />

Jersey con i loro coetanei trevigiani del liceo scientifico Da Vinci <strong>di</strong> Treviso. Una collaborazione “virtu<strong>al</strong>e”, in<br />

quanto i contatti sono avvenuti attraverso Skype, il programma che permette <strong>di</strong> collegarsi in video e voce attraverso<br />

Internet. Ma, <strong>al</strong>la fine del progetto, i ragazzi si sono potuti conoscere anche <strong>di</strong> persona: una delegazione<br />

della scuola americana è infatti arrivata nella Marca e gli studenti delle due scuole hanno potuto<br />

concludere il loro stu<strong>di</strong> su P<strong>al</strong>la<strong>di</strong>o con una esperienza “d<strong>al</strong> vivo” confrontandosi con uno dei capolavori p<strong>al</strong>la<strong>di</strong>ani,<br />

ovvero <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong> <strong>di</strong> Fanzolo. «La visita fin<strong>al</strong>e <strong>di</strong> una trentina <strong>di</strong> studenti statunitensi, accompagnati<br />

dai docenti e d<strong>al</strong> preside», <strong>di</strong>ce Nicola Di Santo, presidente <strong>di</strong> Fondazione <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong>, «ci ha fatto comprendere<br />

come, anche <strong>al</strong>l’estero, siano preoccupati della s<strong>al</strong>vaguar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> un ambiente eccezion<strong>al</strong>e sotto molti punti <strong>di</strong><br />

vista». Gli studenti, trevigiani e statunitensi, hanno presentato proposte per v<strong>al</strong>orizzare questi e<strong>di</strong>fici e il territorio<br />

puntando innanzitutto sul turismo cultur<strong>al</strong>e, sull’offerta enogastronomica e su iniziative che <strong>di</strong>ano spazio<br />

<strong>al</strong>la creatività unita <strong>al</strong>la crescita economica: in pratica quello che la Fondazione propone in <strong>al</strong>ternativa <strong>al</strong><br />

polo agroindustri<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Barcon. «I giovani si sono resi conto che un simile territorio ha bisogno <strong>di</strong> una tutela<br />

<strong>al</strong> massimo livello», commenta Di Santo, «perché è un bene fragile e non replicabile. Una lezione per tutti,<br />

dai semplici citta<strong>di</strong>ni <strong>al</strong>le persone che hanno delle responsabilità politico -amministrative. Ed è significativo<br />

che siano i giovani a preoccuparsi fin da ora del territorio in cui poi dovranno lavorare e costruire i loro progetti».<br />

(d.n.)<br />

Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />

27 maggio 2012<br />

Studenti americani in visita a <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong> per stu<strong>di</strong>are P<strong>al</strong>la<strong>di</strong>o<br />

Il caso Barcon arriverà in consiglio comun<strong>al</strong>e come chiesto d<strong>al</strong>le opposizioni. Quando però sarà arrivata tutta<br />

la documentazione. Lo assicura il sindaco. «Il tema Barcon –precisa – va senz’<strong>al</strong>tro affrontato e correttamente<br />

è stato posto d<strong>al</strong>le minoranze. E' opportuno produrre una riflessione argomentata e documentata per agire<br />

in scienza e coscienza su un tema che coinvolge anche la cultura del territorio e la visione che se ne vuole<br />

dare. Abbiamo anche chiesto form<strong>al</strong>mente a Regione e Provincia <strong>di</strong> avere nero su bianco riscontri sullo stato<br />

del caso Barcon».<br />

«Il casello autostrad<strong>al</strong>e non risolve il problema viabilità»<br />

VEDELAGO Passato l’entusiasmo della tappa del Giro d’It<strong>al</strong>ia, l’argomento polo agroindustri<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Barcon<br />

torna a infiammare Vedelago. Non potevano certo passare inosservate le con<strong>di</strong>zioni poste d<strong>al</strong> vicepresidente<br />

della giunta region<strong>al</strong>e, Marino Zorzato, affinchè la Regione consideri il progetto depositato un anno e mezzo<br />

fa, ovvero una delibera uffici<strong>al</strong>e del Comune, mentre agli atti ci sarebbe solo una lettera person<strong>al</strong>e del sindaco<br />

Quaggiotto. Nessun commento d<strong>al</strong>la maggioranza che governa Vedelago, dove c’è quasi una consegna del<br />

silenzio sul tema. Parole che, invece, sono suonate come una sinfonia per il comitato spontaneo Barcon Viva:<br />

«Non si può che essere concor<strong>di</strong> con quanto pronunciato d<strong>al</strong> vicepresidente Zorzato in quanto le mancate risposte<br />

delle Provincia e della giunta comun<strong>al</strong>e con il tentativo <strong>di</strong> sostituire una delibera con una semplice lettera<br />

a firma del sindaco Paolo Quaggiotto, denotano la <strong>di</strong>fformità <strong>di</strong> v<strong>al</strong>utazione in seno <strong>al</strong>la giunta. Le<br />

perplessità espresse da Zorzato sono con<strong>di</strong>vise anche da questo comitato: la re<strong>al</strong>izzazione del casello autostrad<strong>al</strong>e<br />

non risolve il problema viabilità, ma probabilmente lo aggrava, così come nel timore della comunità<br />

<strong>di</strong> Vedelago, con<strong>di</strong>viso dai Comuni <strong>di</strong> Montebelluna e Trevignano interessati d<strong>al</strong> progetto». Per il comitato<br />

ora la via <strong>di</strong> uscita è una sola: «Sindaco e giunta prendano atto dell’assoluta non con<strong>di</strong>visione dell’attuazione<br />

<strong>di</strong> questo programma <strong>di</strong> accordo per risolvere il problema viabilità, lo rigetti ed avvii delle proposte serie, con<strong>di</strong>visibili<br />

d<strong>al</strong>la comunità e d<strong>al</strong>l’intero mondo produttivo». Tra queste, <strong>al</strong> comitato piace quella del presidente<br />

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