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05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo

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gruppi <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni che hanno manifestato pubblicamente a sostegno dei progetti <strong>di</strong> sviluppo. Infine, una<br />

nuova istantanea, ovvero l’attaccamento <strong>di</strong> molti nostri impren<strong>di</strong>tori <strong>al</strong> loro territorio e <strong>al</strong>la comunità, con la<br />

volontà tenace a non deloc<strong>al</strong>izzare. Ne ho avuto person<strong>al</strong>mente un esempio recente <strong>al</strong>la Texa <strong>di</strong> Monastier<br />

e <strong>al</strong>la Fraccaro Spumadoro <strong>di</strong> Castelfranco Veneto e anche con il Premio ‘Giovani in fabbrica’ della nostra Associazione.<br />

E’ opportuno riflettere su questa schizofrenia che caratterizza la nostra comunità in questa fase<br />

<strong>di</strong> grande crisi e <strong>di</strong> trasformazione. Ed è per questo che ho posto <strong>al</strong> centro la necessità <strong>di</strong> rinnovare il patto<br />

soci<strong>al</strong>e tra impresa e comunità. Gli attraenti incentivi della Carinzia (e <strong>di</strong> molte <strong>al</strong>tre regioni d’Europa e del<br />

mondo che ‘corteggiano’ i nostri impren<strong>di</strong>tori) sono anche l’esito <strong>di</strong> una coesione nella comunità loc<strong>al</strong>e che<br />

permette poi <strong>al</strong>la loro agenzia <strong>di</strong> muoversi nel mondo. Temo che una nostra agenzia, se anche ci fosse, non<br />

potrebbe garantire la stessa <strong>di</strong>sponibilità ad accogliere investimenti e nuova occupazione (e neppure, a <strong>di</strong>re<br />

il vero, gran<strong>di</strong> incentivi e con<strong>di</strong>zioni agevolate). Se guar<strong>di</strong>amo a noi, a Barcon e <strong>al</strong>trove si è creato subito un<br />

clima sfavorevole, i tempi si sono <strong>al</strong>lungati e si è preferito non decidere (così come per l’outlet <strong>di</strong> Roncade,<br />

per portare un <strong>al</strong>tro esempio loc<strong>al</strong>e), lasciando nell’incertezza gli impren<strong>di</strong>tori che, se possono, guardano natur<strong>al</strong>mente<br />

<strong>al</strong>trove. E nel caso <strong>di</strong> Barcon questo ha impe<strong>di</strong>to anche <strong>di</strong> v<strong>al</strong>orizzare un’infrastruttura come la<br />

Superstrada Pedemontana, che comunque impatta sul territorio, ai fini del proprio sviluppo. Vi è quin<strong>di</strong> una<br />

contrad<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> fondo, che ho voluto denunciare. Si considera l’impresa, quando va bene, con in<strong>di</strong>fferenza<br />

quasi fosse un corpo estraneo, che crea reazioni <strong>di</strong> rigetto, che si vuole comunque ostacolare e <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e è<br />

chiesto in ogni caso una sorta <strong>di</strong> ‘risarcimento’ per la sua stessa esistenza. L’impresa turberebbe un ‘quieto<br />

vivere’ che sembra precederla, <strong>di</strong>menticando natur<strong>al</strong>mente che il benessere raggiunto in questi anni deve<br />

proprio <strong>al</strong>le imprese e <strong>al</strong> lavoro il proprio fondamento. Non vuole essere un generico atto d’accusa nei confronti<br />

delle Istituzioni e della politica loc<strong>al</strong>e - che ha comunque l’impegno <strong>di</strong> decidere e <strong>di</strong> guardare <strong>al</strong> futuro<br />

- quanto un <strong>al</strong>larme per un declino in cui rischiamo <strong>di</strong> cadere quasi senza reagire e che motiva anche il <strong>di</strong>samore<br />

dell’impren<strong>di</strong>tore che, in questo contesto <strong>di</strong> incertezza, guarda <strong>al</strong>le opportunità offerte Oltr<strong>al</strong>pe. Per<br />

contrastare questo stato <strong>di</strong> cose e continuare ad essere protagonisti del nostro futuro ho invitato tutti, Politica,<br />

Istituzioni, banche, Magistratura, Organizzazioni sindac<strong>al</strong>i, mass me<strong>di</strong>a e opinione pubblica, a recuperare il<br />

senso del v<strong>al</strong>ore e del ruolo soci<strong>al</strong>e dell’impresa, che crea lavoro e che per questo è <strong>al</strong>la base della famiglia<br />

qu<strong>al</strong>e nucleo della comunità e del suo sviluppo (e non solo economico). E’ una rigenerazione che, in questo<br />

momento storico, sentiamo in<strong>di</strong>spensabile per il Paese, e sulla qu<strong>al</strong>e inc<strong>al</strong>ziamo la politica, ma che deve partire<br />

da qui, perché, come ho avuto modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re in occasioni recenti, senza impresa non c’è lavoro, senza lavoro<br />

non c’è famiglia e senza famiglia non c’è società. Il legame soci<strong>al</strong>e, la coesione, hanno quin<strong>di</strong> anche<br />

nell’impresa i loro fondamenti. Averlo <strong>di</strong>menticato, illusi <strong>di</strong> un benessere che sembrava ormai irreversibile,<br />

ha fatto perdere il senso delle priorità. Ricostruire un orizzonte <strong>di</strong> v<strong>al</strong>ori, tra Impresa, Lavoro & Società, sarà<br />

la via da cui riprendere, con fatica e tenacia, un percorso <strong>di</strong> nuovo sviluppo, sostenibile economicamente e<br />

soci<strong>al</strong>mente, e guardando in particolare <strong>al</strong> lavoro e <strong>al</strong> futuro per i più giovani (anche per non costringerli ad<br />

emigrare per poter lavorare e farsi una famiglia, così come furono costretti a fare i nostri nonni). Il benessere,<br />

lo sviluppo, non nascono da soli e sono tutto tranne che ‘scontati’.<br />

*Presidente <strong>di</strong> Unindustria Treviso<br />

Barcon, Granello ai suoi: telefoni spenti<br />

VEDELAGO Giorgio Granello, il segretario provinci<strong>al</strong>e del Carroccio, è perentorio con i suoi: telefonini spenti<br />

per non cedere <strong>al</strong>le offerte del sindaco Paolo Quaggiotto. Per la Lega che <strong>di</strong>ce no <strong>al</strong> polo agroindustri<strong>al</strong>e <strong>di</strong><br />

Barcon non è tempo <strong>di</strong> tentennamenti. Schiena dritta e nessun <strong>di</strong>etrofront davanti <strong>al</strong>le promesse <strong>di</strong> un posto<br />

in giunta. L’or<strong>di</strong>ne è chiaro. Come lo è il timore che le offerte del sindaco Paolo Quaggiotto possano convincere<br />

qu<strong>al</strong>cuno e sf<strong>al</strong>dare così il fronte del no a maximacello, cartiera e casello della Pedemontana, che a oggi ha<br />

la maggioranza in consiglio comun<strong>al</strong>e. Granello si rivolge <strong>al</strong>la «sua» Lega che non è quella del presidente<br />

della Provincia Leonardo Muraro nè quella del sindaco Quaggiotto, rispettivamente sostenitore e promotore<br />

dell’accordo <strong>di</strong> programma firmato da Colomberotto e Rotocart per trasformare la campagna <strong>di</strong> Barcon in un<br />

mega polo industri<strong>al</strong>e. Ma è quella capitanata d<strong>al</strong>l’assessore <strong>al</strong>la sicurezza nonchè segretario della sezione<br />

loc<strong>al</strong>e: Renzo Franco che ha visto il ritorno a casa del gruppo <strong>di</strong> Oscar Bor<strong>di</strong>gnon, s<strong>al</strong>ito sul Carroccio a Ponzano.<br />

A Vedelago è guerra <strong>di</strong> nervi: l’importante per il fronte del no è resistere e arrivare compatto <strong>al</strong>la prova<br />

del consiglio comun<strong>al</strong>e <strong>di</strong> domani, in cui <strong>al</strong> settimo punto <strong>al</strong>l’or<strong>di</strong>ne del giorno si <strong>di</strong>scuterà dell’operazione<br />

Barcon. Il sindaco Quaggiotto si gioca il tutto per tutto a caccia <strong>di</strong> una maggioranza pronta ad approvare l’accordo<br />

<strong>di</strong> programma. Maggioranza che per ora non ha. Pubblicamente si <strong>di</strong>chiara convinto <strong>di</strong> centrare l’obiettivo<br />

senza problemi e <strong>di</strong> arrivare domani <strong>al</strong>l’approvazione del piano del polo agroindustri<strong>al</strong>e a nord <strong>di</strong> via<br />

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