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05.11.2012 Raccolta Rassegna Stampa fino al mese di ... - Villa Emo

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questo non dovrà spianare la strada ai gran<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti commerci<strong>al</strong>i. Il primo citta<strong>di</strong>no è favorevole <strong>al</strong>l’avvio<br />

<strong>di</strong> un ragionamento con le amministrazioni che vada in questo senso e che permetterebbe <strong>di</strong> recuperare<br />

qu<strong>al</strong>cosa che già c’è anziché consumare ulteriore territorio, ma con regole precise. «Per tutto quello che è<br />

produttivo c’è la massima <strong>di</strong>sponibilità a v<strong>al</strong>utare – <strong>di</strong>ce Montesel – a patto che non si inneschino gran<strong>di</strong><br />

operazioni <strong>di</strong> tipo commerci<strong>al</strong>e». Montesel si <strong>di</strong>ce favorevole a proposte per interventi che creino occupazione<br />

in <strong>al</strong>ternativa a ciò che l’ Electrolux non più offrire, anche se le speranze sul futuro dello stabilimento sono<br />

ancora vive. «La nostra grande vocazione è manifatturiera – <strong>di</strong>ce il primo citta<strong>di</strong>no – ma se non può essere<br />

quello ben venga tutto ciò che è produttivo».<br />

SUSEGANA Il Pd trevigiano «offre» <strong>al</strong>la <strong>di</strong>tta Colomberotto l’area Electrolux <strong>di</strong> Susegana <strong>al</strong> posto del mega<br />

complesso a Barcon. E l’impren<strong>di</strong>tore prende in considerazione l’offerta, riservandosi <strong>di</strong> v<strong>al</strong>utarla. Mentre<br />

continua ad infuriare la polemica sul polo agroindustri<strong>al</strong>e <strong>di</strong> Barcon d<strong>al</strong> segretario provinci<strong>al</strong>e del Pd Enrico<br />

Quarello e dai circoli del Coneglianese e <strong>di</strong> Vedelago arriva una proposta che «propone una visione <strong>di</strong>versa che<br />

coniuga sviluppo e sostegno <strong>al</strong>la comunità», dopo l’annuncio dell’impren<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> abbandonare il mega<br />

progetto. Il Pd si richiama <strong>al</strong> fatto che la Colomberotto è una delle imprese leader nella zona: «Proponiamo<br />

<strong>al</strong>l’azienda che ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> avere capacità, determinazione negli investimenti e nella volontà <strong>di</strong> continuare<br />

a svilupparsi <strong>di</strong> considerare come opportunità la riqu<strong>al</strong>ificazione <strong>di</strong> aree produttive oggi in <strong>di</strong>suso». Tra queste<br />

quella Electrolux «considerata anche la grande superficie a <strong>di</strong>sposizione e quin<strong>di</strong> paragonabile a quella<br />

in<strong>di</strong>viduata nelle campagne <strong>di</strong> Barcon. Cre<strong>di</strong>amo che nella grave situazione <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta dell’occupazione le<br />

aziende «sane» del nostro territorio che <strong>di</strong>mostrano volontà <strong>di</strong> svilupparsi vadano sostenute, che questo possa<br />

trovare coerenza con la necessità <strong>di</strong> riqu<strong>al</strong>ificare aree già destinate <strong>al</strong>l’attività produttiva senza così consumare<br />

nuovo territorio o ad<strong>di</strong>rittura pensando ad una enorme escavazione che è <strong>al</strong>la base del progetto su Barcon.<br />

Siamo sicuri che se Colomberotto si renderà <strong>di</strong>sponibile a questa impostazione potrà trovare non solo nel Pd<br />

ma in tutte le istituzioni la massima collaborazione». Loris Colomberotto non esclude a priori che la cosa gli<br />

possa interessare: «Fa piacere che la politica si interessi <strong>al</strong>le ipotesi <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> una azienda. E’ necessario<br />

però approfon<strong>di</strong>re la cosa nei suoi particolari, prima <strong>di</strong> decidere». In riferimento <strong>al</strong>l’abbandono del progetto<br />

Barcon, il ritorno in pista della Pedemontana dopo il pronunciamento del Consiglio <strong>di</strong> Stato è un elemento che<br />

Colomberotto non sottov<strong>al</strong>uta per ritornare sulle sue decisioni: «Ho sempre sostenuto che per noi era<br />

in<strong>di</strong>spensabile poter contare su un casello della superstrada. Ma oggi fatto cento quello che era il progetto per<br />

il polo <strong>di</strong> Barcon, ne rimane in gioco il sessanta». Infatti Colomberotto è passato d<strong>al</strong>le parole ai fatti, come del<br />

resto aveva annunciato: «Abbiamo già trovato soluzioni <strong>al</strong>ternative sia per il settore lattiero-caseario della<br />

nostra azienda, sia per quello cere<strong>al</strong>icolo, il primo nei pressi <strong>di</strong> Barcon, il secondo vicino a Treviso». Rimane da<br />

sistemare quello che dovrebbe essere il macello più grande d’Europa. Decollerà in quella che era l’Inox-v<strong>al</strong>ley?<br />

Tribuna <strong>di</strong> Treviso<br />

22 gennaio 2012<br />

Sos in teatro: «S<strong>al</strong>viamo Barcon»<br />

CASTELFRANCO Appello della Fondazione <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong>: fermiamo Barcon. Ieri mattina è stato forte e chiaro<br />

l’appello dell’architetto Enzo Bergamin: l’impianto <strong>di</strong> Barcon non va fatto. Durante il forum nazion<strong>al</strong>e <strong>di</strong><br />

«S<strong>al</strong>viamo il paesaggio», forum costituitosi da poco e che ha scelto proprio Castelfranco per esporre le proprie<br />

tesi ambient<strong>al</strong>i, non erano previsti interventi sulla politica loc<strong>al</strong>e, ma la p<strong>al</strong>la è stata colta <strong>al</strong> b<strong>al</strong>zo. Finita la<br />

conferenza dei tre relatori; Francesco V<strong>al</strong>lerani, Domenico Finiguerra e Viviana Ferrario, lo spazio è stato dato<br />

<strong>al</strong> pubblico presente. Domande, spunti su cui riflettere non sono mancati. Bergamin ha chiesto <strong>di</strong> fare un<br />

intervento. S<strong>al</strong>ito sul p<strong>al</strong>co del teatro Accademico dove era in corso il <strong>di</strong>battito, ha illustrato <strong>al</strong> pubblico la<br />

situazione <strong>di</strong> Barcon e il progetto firmato da Colomberotto e Rotocart. A nord <strong>di</strong> via Terza Armata, sulla<br />

campagna che fu dei Pola, sono previsti un maxi macello, una cartiera e un centro <strong>di</strong> ricerca. C’è chi sostiene<br />

che l’operazione porterà benefici e lavoro e chi, come Bergamin con la Fondazione <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong> e il Comitato<br />

Barcon Viva, ritiene che si tratti <strong>di</strong> uno scempio ambient<strong>al</strong>e e che <strong>di</strong> benefici ce ne siano gran pochi. Lunedì<br />

scorso Nicola Di Santo, presidente della Fondazione <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong>, e lo stesso Bergamin sono stati convocati in<br />

Quirin<strong>al</strong>e e qui hanno esposto le loro ragioni per cercare <strong>di</strong> fermare quello che sostengono sia delitto nei<br />

confronti della campagna dei Pola. Un’ulteriore forte presa <strong>di</strong> posizione quella che la Fondazione <strong>Villa</strong> <strong>Emo</strong><br />

ha lanciato ieri contro la mega area industri<strong>al</strong>e. Ma non solo <strong>di</strong> Barcon si è parlato, anche la Pedemontana è<br />

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