Terza guerra sannitica - mura di tutti
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98 GLI ULTIMI ANNI DELLA OUE'CRA SANNITKJA<br />
refugit : dovremo noi accettare questa notizia ? Se gli an-<br />
nalisti narrarono della fuga, per questo stesso fatto <strong>di</strong>vien<br />
<strong>di</strong>fficile, se non strano, il dubitarne. Ma non possiamo af-<br />
fatto affermare con tutta sicurezza che gli annalisti romani<br />
ne avessero parlato, poiché il solo autore che la racconti è<br />
Orosio e abbiamo tutte le ragioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidare del modo in<br />
cui sceglieva e riferiva le versioni un autore che scriveva<br />
adversum paganos. Ma dobbiamo ammettere che realmente<br />
qualche annalista romano doveva aver parlato <strong>di</strong> questa fuga<br />
<strong>di</strong> Fabio Gargite, perchè abbiamo un argomento per confermare<br />
la notizia, e cioè il passo <strong>di</strong> Livio (Vili, 33), secondo<br />
il quale anche Fabio ]\Iassimo Rulliano nel 325 sarebbe fug-<br />
gito a Roma (per guardarsi dall'ira del <strong>di</strong>ttatore Papirio) e<br />
in città sarebbe stato <strong>di</strong>feso dal proprio padre. La dupli-<br />
cazione d'un fatto ne conferma la narrazione per una delle<br />
volte in cui esso è riferito, e poiché per il 325 ci sono<br />
molte versioni <strong>di</strong>scor<strong>di</strong>, che provano l' incertezza della tra-<br />
<strong>di</strong>zione, ne deduciamo che il racconto della fuga debba re-<br />
star confermato per il 292.<br />
Ma bisogna considerare che, se Gurgite si fosse mostrato<br />
a tal segno poco atto a guerreggiare, molto <strong>di</strong>ffìcilmente i<br />
Romani lo avrebbero lasciato a capo dell'esercito, ma, ap-<br />
profittando della sua venuta a Roma, gli avrebbero invece<br />
fatto nominare un <strong>di</strong>ttatore, che lo surrogasse. Quanto a<br />
questo abbiamo visto più sopra quanto sarebbe <strong>di</strong>fficile po-<br />
ter ammettere che si fosse nel 292 nominato un <strong>di</strong>ttatore<br />
rei gerundae caussa. Ma d'altra parte, se vorremo ammet-<br />
tere la fuga <strong>di</strong> Fabio Gurgite a Roma, dovremo anche pen-<br />
sare che in questo caso i Romani non avrebbero lasciato al<br />
console la sua <strong>di</strong>gnità, ma lo avrebbero destituito o pro-<br />
cessato.<br />
Della destituzione infatti abbiamo traccia nelle memorie<br />
degli antichi scrittori, anzi il vedere che essi cercavano <strong>di</strong><br />
nasconderla e trasformarla ci mostra questa vergogna romana<br />
tanto' pili vera e cre<strong>di</strong>bile, come quella che non po-<br />
teva esser lasciata sotto silenzio. Livio infatti doveva par-<br />
lare della cosa in modo abbastanza esplicito, e lo ve<strong>di</strong>amo<br />
dalla periocha del suo libro undecimo : Cum... senatus de