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Terza guerra sannitica - mura di tutti

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LA NARRAZIONE DI LIVIO 65<br />

alle truppe sannitiche, che venivano da Aquilonia (1), era<br />

riuscito ad impadronirsi <strong>di</strong> Cominio, <strong>di</strong> modo che Cominio<br />

ed Aquilonia furono prese nello stesso giorno e furono pure<br />

contemporaneamente date alle fiamme. Quanto agli 8000<br />

Sanniti partiti da Aquilonia, essi non furono pericolosi per<br />

i Romani, perchè, arrivati a sette miglia da Cominio, vollero<br />

tornare in<strong>di</strong>etro a soccorrere i compagni, ma, giunti troppo<br />

tar<strong>di</strong>, furono anch' essi inseguiti dai soldati <strong>di</strong> Papirio e solo<br />

dopo aver perduto parte degli uomini riuscirono a rifugiarsi<br />

a Boviano (2).<br />

Ora dunque la campagna pare finita; la stagione doveva<br />

essere infatti abbastaza inoltrata (3) e i consoli, dopo aver<br />

riunito gli eserciti e dopo aver premiato i soldati per il loro<br />

valore (Livio qui si <strong>di</strong>lunga a darci i nomi dei singoli pre-<br />

miati), pensano che, invece <strong>di</strong> tornare a Roma, doveva esser<br />

meglio continuare la campagna, ut perdomilum Samnium in-<br />

sequentibus consulibus tradì posset, e così, contrariamente a<br />

(1) Liv. X, 43, 3: D. Briitam Scaevam legatum cum legione prima<br />

et decem cohortibus alariis equitatuque ire adversus subsi<strong>di</strong>um hostium<br />

ùissil.<br />

(2) Lir. X, 43, 9 e sgg. Questa è l'ultima volta che è menzio-<br />

nata Boviano e non bisogna qui pensare se Aquilonia e Boviano sì<br />

trovassero lontane o vicine, perchè il racconto <strong>di</strong> Livio non significa<br />

altro se non che i Sanniti andarono a raccogliersi nella regione che<br />

restava ancora la più torte e la meno accessione ai Romani. Di qui<br />

possiamo arguire quasi un preparativo per l'anno seguente, e il<br />

sapere che Fabio Gurgite, console del 292, vincerà i Sanniti -coùg<br />

)taXou|iivou5 névxpou? (Dionys. XVII e XVIII, 4), fa pensare che la città,<br />

ove si erano raccolte le forze sannitiche verso la fine del 293, fosse<br />

la Boviano dei Peutri (cfr. Liv. IX, 31, 4). Questa circostanza starebbe<br />

contro quelli che afifermano che in questi tempi non ci fosse altra<br />

Bovianum che la Bovianum Vetus nelle terre dei Caraceni, e s'unisce<br />

all'altra circostanza che le due Bovianum erano troppo <strong>di</strong>stanti tra<br />

<strong>di</strong> loro, per poter ammettere che l'o<strong>di</strong>erna Boiano fosse fondata ex<br />

novo dai veterani <strong>di</strong> Vespasiano, perchè cosi non sapremmo che ragione<br />

ci sarebbe stata <strong>di</strong> dare alla nuova colonia il nome <strong>di</strong> una<br />

-città tanto lontana.<br />

(3) Liv. X, 44, 6 : cum<br />

iam tempus esset deducen<strong>di</strong> ab Samnio exer-<br />

cifas. E si vede anche da quello che Livio aggiunge più oltre, che<br />

cioè i soldati <strong>di</strong> Carvilio non potevano più sopportare il gran freddo<br />

del Saunio (Liv. X, 46, 1).

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