Terza guerra sannitica - mura di tutti
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CONQUISTA DI BOVIANO 21<br />
a quell'esagerazione del suo subigit omne Loucanam opsi-<br />
desque abdoucU.<br />
Quin<strong>di</strong> si può ritenere che, come si fece nel 304 per il<br />
Sannio (Liv. IX, 45), si mandò adesso un console in Luca-<br />
nia a pacificare tutta la regione, cosa che può essere stata<br />
facilmente mutata in un'impresa <strong>di</strong>fficile e gloriosa. Qualche<br />
anno più tar<strong>di</strong> poi, nel 294, troviamo (Liv. X, 33, 1) una<br />
coorte <strong>di</strong> alleati lucani tra le milizie romane.<br />
Tornando ora al racconto <strong>di</strong> Livio per il 298, <strong>di</strong>chiarata<br />
la <strong>guerra</strong> ai Sanniti, Roma dovrà combattere al Nord e al<br />
Sud, per cui si procede alla soriitio provinciarum tra i due<br />
consoli. A Scipione tocca 1' Etruria e a Fulvio il Sannio ;<br />
Scipione, mentre Fulvio s'impadronisce <strong>di</strong> Boviano e poco<br />
dopo <strong>di</strong> Aufidena (1), incontra niente <strong>di</strong> meno che a Vol-<br />
terra i nemici pronti e schierati e la battaglia è lunga e <strong>di</strong><br />
esito incerto, ma la mattina seguente i Romani hanno la<br />
lieta sorpresa, che gli annalisti fan capitar loro molto spesso,<br />
<strong>di</strong> vedere che il nemico <strong>di</strong> notte se ne è fuggito e che ha<br />
lasciato nell'accampamento una grande quantità <strong>di</strong> preda<br />
per i soldati, vincitori senza saperlo. Naturalmente però<br />
questa preda non poteva bastare a sod<strong>di</strong>sfare un esercito<br />
vittorioso ; il console Cornelio, quin<strong>di</strong>, come il suo predeces-<br />
sore Valerio nel 299, si dà a devastare il territorio etrusco,<br />
soltanto, forse per una misura <strong>di</strong> prudenza, che non è mai<br />
troppa, nemmeno per un generale vittorioso, si ritira da Vol-<br />
terra fino a Falerii, lascia in città i bagagli cum mo<strong>di</strong>co<br />
praesi<strong>di</strong>o, per avere le mosse più libere, e <strong>di</strong> li attacca per-<br />
fino castelli e villaggi, ma risparmia le città, dove s' eran<br />
rifugiati nel loro terrore gli Etruschi.<br />
Però a tutte queste belle imprese i Romani stessi ci do-<br />
vevan creder poco, perche il console Cornelio non trionfò •,<br />
(1) Liv. X. 12,9: Cn. Fulvìi consulis darà pugna in Samnio ad Bovianum<br />
haudquaquam amhiguae victoriae fall. Bovianum inde adgressus nec<br />
ita multo post Aufidenain vi cepit, notizia che pare derivi da fonti più<br />
antiche, per la sobrietà della narrazione.