Terza guerra sannitica - mura di tutti
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86 I.A lìATlA'.LIA \>l SENTrNO<br />
doveva avere qui, comt^ nel 299, una l)Uona fonte per i (u-<br />
mullus Gallici a Roma, ma non si ferma a fare altre con-<br />
siderazioni e passa a narrare dei f^ran<strong>di</strong> armamenti romani<br />
nel 295.<br />
Oltre alle quattro Icf^ioni dei consf)li, i quali avevano<br />
pure gran numero <strong>di</strong> cavalleiia e <strong>di</strong> trnp))e latine e alleate,<br />
altri due eserciti coi propretori (1) Gneo Fulvio e L. Postu-<br />
mio Megello si erano recati nell'agro Falisco e nel Vaticano,<br />
per <strong>di</strong>fendere Roma dalla parte dell'Etruria. Intanto Fabio<br />
e Decio, passato l'Appennino, si erano fermati nell'agro Sen-<br />
tinate, che era il punto <strong>di</strong> riunione dei Sanniti (2), Etruschi,<br />
Umbri e Galli. I confederati avevano stabilito <strong>di</strong> far com-<br />
battere solo i Sanniti e i Galli, mentre gli Etruschi e gli<br />
Umbri avrebbero dovuto assalire il rampo dei Romani e<br />
l)renderli alle spalle; ma essi non riuscirono nel loro intento,<br />
che il <strong>di</strong>segno fu rivelato da tre Clusini cìam nocle ad<br />
FaMum consulem transgressi (3). Invece Fabio riesce ad<br />
allontanare gli Etruschi da Sentine, mandando Fulvio a de-<br />
vastare il territorio <strong>di</strong> Clusiwn (4). Gli Etruschi vanno a<br />
<strong>di</strong>fendere le proj)rie terre, cosi nella loro assenza i consoli<br />
fanno il possibile per attaccare battaglia.<br />
(1) È strano che nell'epoca in cui non c'era che un solo pretore,<br />
il practor urbanus, Roma potesse in un solo anno avere tre propretori ;<br />
Scipione, Fulvio e Postumio •,<br />
ma,<br />
se è vero quello che ha detto il<br />
Pais (p. G36 e segg.) sulla originaria identità dei consoli e dei pre-<br />
tori (e quin<strong>di</strong> anche dei proconsoli e propretori), Scipione, Fulvio e<br />
Postumio non potevano essere altro che proconsoli, e se ci doman<strong>di</strong>amo<br />
come mai Livio li abbia chiamati a quel modo, mentre per<br />
Volunnio, per esempio, come per Fabio e Decio nel 296, aveva pur<br />
detto proconsoli, basterà osservare che Scipione, Fulvio e Postumio<br />
erano stati consoli negli anni non imme<strong>di</strong>atamente precedenti al 295,<br />
mentre Volumuio, Fabio e Decio, erano appena usciti <strong>di</strong> carica; <strong>di</strong> qui<br />
forse la <strong>di</strong>fferenza della loro denominazione.<br />
(2) Questi che Livio chiama Sanniti, debbono ritenersi, per quel<br />
che si è detto nel capitolo precedente, Sabini; quin<strong>di</strong> ogni volta che<br />
Livio per il' 295 parlerà dei Sanniti al Nord <strong>di</strong> Roma, bisognerà in-<br />
tendere Sabini.<br />
(3) Certamente non potevano essere <strong>di</strong> Clusium, ma erano <strong>di</strong> Ca-<br />
ìnars ; qui Livio continua a confondere le due città.<br />
(4) Cfr. Front. Strat. I, 8, 3.