Terza guerra sannitica - mura di tutti
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DIVERGENZE TRA LE FONTI 109<br />
uomini venuti in potere <strong>di</strong> Roma dopo questa vittoria (1),<br />
ma a proposito delle guerre sannitiche non cita nemmeno<br />
una volta il console, segno che egli riteneva che questo<br />
personaggio non dovesse aver avuto nessuna parte impor-<br />
tante nelle guerre sannitiche.<br />
Dunque delle quattro nostre fonti derivanti da Livio,<br />
Orosio e Floro parlano solo dei Sabini, Eutropio solo dei<br />
Sanniti, la periocha parla <strong>di</strong> ambedue i popoli ; questo ci fa<br />
vedere che Livio nel libro undecimo doveva parlare tanto<br />
dei Sabini, quanto dei Sanniti (2), ma che le due guerre<br />
dovevano per lui aver avuto uguale importanza ; oppure che<br />
dal suo racconto non risultava chiaramente quale fosse la<br />
più importante. Altrimenti dovremo ritenere che ciascuno<br />
degli epitomatori avesse scelto a proprio arbitrio e senza<br />
alcun criterio speciale una delle due guerre, senza volersi<br />
troppo <strong>di</strong>lungare a narrare anche l'altra.<br />
Se vogliamo allora stabilire quale fosse stata nel 290<br />
l'impresa più gloriosa <strong>di</strong> Curio Dentato, se quella contro i<br />
Sabini, o quella contro i Sanniti, dovremo vedere le altre<br />
testimonianze che posse<strong>di</strong>amo sulle imprese del 290 : degli<br />
autori greci non ci è pervenuto questa volta nulla (3), ma<br />
dei latini ci restano ancora altre testimonianze. Alla gloria<br />
<strong>di</strong> Curio Dentato molti facevano allusione, ma in modo vago<br />
e indefinito (4); sono un poco più espliciti Frontino e Co<br />
(1) Flor. X : A Lalinis adgressus est ge.ntem Sabinorum, qui immememores<br />
factae sub Tito Tatto adfinitatls qnodam contagio bellìs se Lafi-<br />
ni-i a<strong>di</strong>anxerant. ^ed Curio Dentato cnnsule omnem eum tracfum, qua Nar,<br />
Anio, fontes Velini, Hadriano teniis mari igni Jerroque vastavit. Qua Victo-<br />
ria tantum hominum, tantum agrorum redactuin est in putestatem, ut in<br />
utro plus esset nec ipse posset aestimare qui vicerat.<br />
(2) Che Livio parlasse <strong>di</strong> ambedue le guerre si vede chiaramente<br />
dalla frase della jieriocha del libro XI : bis in eodem magistratu<br />
triumphavit.<br />
(3) Fatta eccezione <strong>di</strong> un frammento <strong>di</strong> Dione Cassio (fr. 37, 1<br />
p. 110, Boias.), ove sì parla <strong>di</strong> Curio, delie sue vittorie e delle gran<strong>di</strong><br />
conquiste <strong>di</strong> terre e <strong>di</strong> popolo, ma non è precisato quale fosse que-<br />
sto popolo<br />
(4) Cic. Cat. m. 16, 55: M\ Curius cum de Samnilibus, de Sabinis,<br />
de Pyrrìio triumphasset ; Apdl., de magia o. 17 : de Sabinis deqne Samni-