Terza guerra sannitica - mura di tutti
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GUERRA DEL 297-296 25<br />
Cosi, dopo aver presa nel 305 la capitale dei Pentri,<br />
Roma nel 298 s'impadronisce, per opera del console Gneo<br />
Fulvio, <strong>di</strong> quell'altra Boviano, che era nelle terre dei Cara-<br />
ceni ed era designata col nome <strong>di</strong> Bovianum Veius ; ma non<br />
bisogna credere <strong>di</strong>e ormai tutt'e due queste città fossero in<br />
])otere dei Romani, perchè nel 293 i Sanniti, vinti ad Aqui-<br />
lonia, cercheranno rifugio a Boviano, e non è <strong>di</strong>fficile vedere<br />
che non poteva trattarsi d'altro che della capitale dei Pentri,<br />
che nella pace del 304 doveva esser stata resa ai Sanniti.<br />
Questo è poi confermato da Dionigi d'Alicarnasso (XVII e<br />
XVIII, 4), il quale <strong>di</strong>ce che dopo la battaglia d'Aquilonia<br />
i Romani avevano combattuto coi Sanniti Pentri.<br />
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Al 298 tengon <strong>di</strong>etro due anni, i quali non sono che la<br />
preparazione della grande battaglia <strong>di</strong> Sentino; in essi tutto<br />
si riduce a devastazioni, depredazioni e espugnazioni poco<br />
importanti, e <strong>di</strong>fatti i Fasti Trionfali non segnalano nessuna<br />
vittoria romana, sicché non ci resta che Livio a parlarci<br />
delle imprese <strong>di</strong> Roma. -Egli narra che al principio del 297<br />
mentre i nuovi consoli Q. Fabio Massimo e P. Decio Mure<br />
si consigliavano insieme intorno alla <strong>guerra</strong> <strong>sannitica</strong> e alla<br />
etrusca, le città <strong>di</strong> Sutrium, Nepele e Falerii mandarono le-<br />
gati a <strong>di</strong>re che l'Etruria voleva pace ; Livio non <strong>di</strong>ce poi<br />
se e che specie <strong>di</strong> pace si facesse, ma conclude che questi<br />
legati totam belli molem in Samnium averterunt.<br />
I due consoli vanno nel Sannio, passando Fabio per Sora<br />
desimo tempo, come è narrato per il 298. Ma il nostro maggiore<br />
argomento per negare la duplicazione in base al personaggio <strong>di</strong> Fulvio,<br />
è che nel 305 egli era cos. suffectus, cosa <strong>di</strong> cui c'è sempre da dubi-<br />
tare in questo periodo, specialmente quando la sostituzione del con-<br />
sole avveniva non al principio dell'anno, ma a <strong>guerra</strong> inoltrata; e per<br />
<strong>di</strong> più le fonti <strong>di</strong> Livio non erano concor<strong>di</strong> su questo punto, e la<br />
versione preferita dall'autore attribuiva al console Minucio la presa<br />
<strong>di</strong> Boviano.<br />
Possiamo adunque ritenero che nel 305 la capitale dei Pentri fosse<br />
presa dagli eponimi <strong>di</strong> quell'anno e che la versione, che parlava <strong>di</strong><br />
un Fulvio nel 305, poteva esser sorta per influenza <strong>di</strong> quel che avvenne<br />
nel 298.