Terza guerra sannitica - mura di tutti
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SPEDIZIONE DEL CONSOLE VALERIO IX ETRURIA 9<br />
sioli, contro gli Etruschi), mentre l'anno 300 non avrebbe<br />
altro che quel belliim haudquaqtcam memorabile contro gli<br />
Equi e il principio dell'asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Nequino. La cosa veramente<br />
pare un poco strana ; ma l'ammetterla non è poi<br />
tanto <strong>di</strong>fficile ; piuttosto noi troviamo due <strong>di</strong>ttatori nel me-<br />
desimo anno, cosa che, se non è assolutamente inammissi-<br />
bile, ci dà però molto da pensare : bisognava che il <strong>di</strong>tta-<br />
tore precedente a Valerio deponesse molto presto la sua<br />
carica per dar tempo alla nomina d'un successore e questi,<br />
a sua volta, doveva affrettarsi a compiere le imprese contro<br />
gli assalitori <strong>di</strong> Carsioli e contro gli Etruschi (siamo sempre<br />
nella tra<strong>di</strong>zione), se non voleva restare lì in asso all'uscir<br />
<strong>di</strong> carica del console, che lo aveva nominato. Per questo<br />
dunque certamente Livio, che voleva essere coerente a se<br />
stesso, ci <strong>di</strong>ce che l'impresa del <strong>di</strong>ttatore Bubulco contro<br />
gli Equi non era durata che otto giorni, e delle due ver-<br />
sioni sull'impresa contro Cleonimo nelle terre dei Sallentini,<br />
preferisce quella che ci fa andare il console Emilio. Difatti,<br />
se il <strong>di</strong>ttatore Bubulco fosse andato fin nell'Italia meri<strong>di</strong>o-<br />
nale, non avrebbe potuto sbrigarsi tanto presto da lasciar<br />
tempo al suo successore Valerio <strong>di</strong> compiere nello stesso<br />
anno la spe<strong>di</strong>zione contro gli assalitori <strong>di</strong> Carsioli, col rela-<br />
tivo ritorno a Roma per riprendere gli auspici, e l'altra spe-<br />
<strong>di</strong>zione in Etruria. Tutto ciò sempre sotto i medesimi con-<br />
soli che avevano nominato i due <strong>di</strong>ttatori non poteva certa-<br />
mente accadere ; ma allora perchè mai Livio o la sua fonte<br />
non avrà unito i fatti del 301 a quelli del 300? La cosa si<br />
spiega facilmente, pensando che in questo modo si sarebbe<br />
menomata la fama del glorioso Valerio, che la tra<strong>di</strong>zione si<br />
compiace a rappresentarci in una carriera politica straor<strong>di</strong>-<br />
nariamente lunga.<br />
Invece porre il <strong>di</strong>ttatore del 301 nel 300 è cosa molto più<br />
facile e naturale, tanto per i personaggi, quanto per le imprese<br />
compiute : quanto ai personaggi, sappiamo che a Roma<br />
si poteva benissimo essere consoli e <strong>di</strong>ttatori nello stesso<br />
aveva espugnato una città, fu sopraffatto dagli àró tyj; X'''P*C 3àp?apot<br />
e da una tempesta, per cui fu costretto a rifugiarsi a Corcira.