Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

12. Recuperare De Sanctis significa, anche, riappropriarsi della memoria storica
della nostra terra. Quanto possono esserci utili oggi il suo insegnamento e il suo
pensiero e, soprattutto, in che misura la sua “irpinità” può essere attuale e proficua
oggi per superare il conflitto tra modernità e tradizione?
13. Mi aveva particolarmente interessato la definizione, riferita al De Sanctis, di
“pensatore vuoto senza la dialettica”. Mi piacerebbe saperne di più, anche in
riferimento al titolo stesso della conferenza di oggi: dalla grammatica alla storia.
14. È stato detto che il contenuto, per il De Sanctis, si risolve nella forma ed è il
modo in cui l’artista sente l’arte. Questa considerazione si può riscontrare anche nel
Leopardi?
15. Il De Sanctis partecipò attivamente ai moti del ’48, anche con i suoi alunni.
Volevo sapere quanto peso ha avuto la figura di intellettuale del De Sanctis
nell’unificazione d’Italia.
16. Quanto ha influito il Romanticismo, compreso quello napoletano, nell’opera e
nella formazione del De Sanctis?
17. Quando Francesco De Sanctis fu nominato Governatore della provincia di
Avellino, fino a che punto riuscì a rispettare le sue stesse idee e come si
materializzarono?
18. De Sanctis afferma che la politica e la morale sono come due linee parallele,
destinate a non incontrarsi mai. Come fa a conciliare queste due realtà nella sua
attività di maestro e di educatore?
19. A proposito del Leopardi, il De Sanctis disse che riusciva ad ottenere nel
lettore l’effetto contrario di quello che pare affermare nella sua opera: “non crede al
progresso e lo fa desiderare...”. Quanto influisce il Leopardi nella formazione del De
Sanctis?
20. Si può sostenere che per il De Sanctis il purismo del Puoti è nozionistico e
superficiale?
21. Vorrei sapere in che modo De Sanctis utilizza la sua esperienza di educatore
nell’impegno come Ministro della Pubblica Istruzione?
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