09.06.2013 Views

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

fondamentalmente sbagliata, e non servì ad altro che a generare equivoci e confusioni,<br />

delle quali basti aver accennato una parte“ 95 .<br />

Il recensore, pur riconoscendo al De Sanctis <strong>di</strong> essere uomo del risorgimento e perciò<br />

capace <strong>di</strong> ricostruire, come testimone del tempo, ritratti e situazioni della letteratura,<br />

trovava proprio nel coinvolgimento storico il limite maggiore della riflessione dell’irpino.<br />

L‘impegno politico <strong>di</strong>veniva un ostacolo insormontabile per poter svolgere un’analisi<br />

libera da con<strong>di</strong>zionamenti ideologici e soprattutto nel proporre una lettura “spersonalizzata<br />

degli avvenimenti e delle idee del tempo; secondo Bertana, reduce dagli insegnamenti<br />

danconiani, “la storia è troppo malagevole materia ai contemporanei“.<br />

I nuovi esponenti della Scuola storica, profondamente influenzati dalle idee del<br />

D’Ancona, furono tetragoni rispetto ad uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> letteratura privo, a loro giu<strong>di</strong>zio, <strong>di</strong><br />

un richiamo ai manoscritti e ad accurata revisione e comparazione filologica <strong>dei</strong> testi 96<br />

D’altronde Suscita della Storia fu accolta da un assoluto ed eloquentissimo silenzio da<br />

parte della società letteraria italiana. L’unica recensione, e solo al primo volume<br />

dell’opera, uscì sulle pagine della “Rivista Europea” Angelo De Gubernatis a firma del<br />

magistrato e raffinatissimo bibliofilo Carlo Lozzi, caro amico e corrispondente <strong>di</strong> De<br />

Sanctis, troppo superficialmente liquidato come “non letterato“ dal Lucchini 97 . Non sarà<br />

tutto inutile rammentare a chi si è appassionato al <strong>di</strong>battito novecentesco sulla definizione<br />

<strong>di</strong> romanzo usata per la Storia che Lozzi parlò <strong>di</strong> una somiglianza “a un romanzo intimo e<br />

psicologico 98 .<br />

Per ritornare al Bertana possiamo ritenere che nel suo giu<strong>di</strong>zio si condensa così<br />

Gatteggiamento <strong>di</strong> sostanziale <strong>di</strong>ffidenza della critica accademica nei confronti <strong>di</strong> De<br />

Sanctis, con<strong>di</strong>visa con qualche sfumatura da Vittorio Cian 99 , ma ancor meglio si<br />

chiariscono implicitamente i meriti <strong>di</strong> Croce nel sostenere vigorosamente il suo maestro<br />

ideale <strong>di</strong> fronte ai persistenti attacchi <strong>dei</strong> critici positivisti.<br />

“Nessuno nega l'esistenza <strong>dei</strong> due partiti, delle due gran<strong>di</strong> correnti d'idee che presero il<br />

95 Cfr. E.BONOMI, La lingua <strong>di</strong> Francesco De Sanctis, in “Otto/Novecento”, n. 21-22, 19992.<br />

Pp. 41-44.<br />

96 Cfr. G. LUCCHINI, Le Origini della Scuola Storica. Storia letteraria e filologia in Italia<br />

(1860-1883), Bologna, Il Mulino, 1990. ad in<strong>di</strong>cem; lavoro gremito <strong>di</strong> riferimenti bibliografici<br />

e archivistici ma <strong>di</strong> cui non con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo né il tono né la sostanza per quanto riguarda i giu<strong>di</strong>zi<br />

espressi sul metodo critico <strong>di</strong> De Sanctis.<br />

97 G. LUCCHINI, op.cit., pp. 15-18. L‘A. tra l'altro scrive genericamente che il Lozzi “pare"<br />

fosse “un personaggio <strong>di</strong> non specchiate virtù" (ivi, p. 16 n. 12). In realtà Carlo Lozzi (Ascoli<br />

Piceno, 1829-ivi, 1915), patriota anticlericale ed ottimo magistrato nonché bibliofilo<br />

bibliografo <strong>di</strong> fama, subì proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinari in quanto coinvolto in clamorosi e noti<br />

incidenti solo ed esclusivamente <strong>di</strong> natura politica; fini la sua carriera nel 1893 con la carica <strong>di</strong><br />

Procuratore generale della Corte d'Appello <strong>di</strong> Bologna. De Sanctis gli fu sempre vicino e ne<br />

con<strong>di</strong>vise le sue polemiche contro la burocrazia. Cfr. F. BATTAGLIA. Lettere <strong>di</strong> Francesco<br />

De Sanctis a L. Settembrini. C. Lozzi ecc., in “Memorie dell’Accademia delle Scienze<br />

dell’istituto <strong>di</strong> Bologna. Classe <strong>di</strong> scienze morali", s. V. vol. VI (1956-57). pp. 3-71 ma<br />

soprattutto F. DE SANCTIS, Epistolario (1863-1869), cit. ad in<strong>di</strong>cem.<br />

98 C. LOZZI.rec. in ‘Rivista Europea‘, 1(1870). fasc. I. p. 159 (l’intera rec, pp.150-60<br />

99 V. CI AN, Un libro postumo <strong>di</strong> F De Sanctis, in "Gazzetta del popolo della<br />

domenica’Torino, 11 aprile 1897.<br />

116

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!