Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

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DOTT. GIANPAOLO PALUMBO Assessore alla Cultura della Provincia di Avellino Io porto il saluto dell’Amministrazione Provinciale di Avellino, del Presidente Maselli, della Giunta e di tutto il Consiglio; porto tale saluto a pieno titolo non solo per l’importanza del passo che oggi si compie qui a Morra, ma soprattutto in considerazione del fatto che l’Amministrazione Provinciale di Avellino è Ente promotore del Parco Letterario Francesco De Sanctis; inoltre, essa possiede la massima raccolta al mondo di opere e di tutto ciò che riguarda Francesco De Sanctis. È sempre emozionante parlare davanti a tante personalità del mondo della cultura, del mondo della politica, come chi ha fatto la storia d’Italia (alludo a Gerardo Bianco). Abbiamo in sala addirittura due Francesco De Sanctis; nel campo della medicina il Prof. Grocco e poi il Prof. Dante Della Terza, il Prof. De Matteis, che è con me all’Università di Chieti. Leggo una frase del presidente della Fondazione Ippolito Nievo, Stanislao Nievo: “I viaggi sentimentali avvengono ogni qual volta uno di noi parte lungo un itinerario ideale e talvolta è misteriosamente accompagnato da un sentimento prevalente, da un desiderio di incontrare, conoscere, gustare attraverso un ambiente che per qualche ragione abbiamo sognato di raggiungere anche per una sola ora. Di qualche ora sono i viaggi sentimentali che offriamo ad un pubblico internazionale unito dalla comune aspirazione alla conoscenza letteraria, artistica ed accompagnato dalla attesa dominante di rivivere l’atmosfera che ha reso celebri i luoghi dai viaggi sentimentali intrapresi”. Io credo di trovare questa definizione “viaggio sentimentale” profondamente appropriata soprattutto per gestire il tipo di percorso che i Parchi Letterari possono offrire, perché i luoghi che prendiamo in considerazione sono sì luoghi e spazi esistenti dal punto di vista fisico, ma sono soprattutto luoghi che esistono nell’immaginario collettivo, che ha attinto alla fonte dei nostri autori più suggestivi. Chi non ha mai sognato di vedere i luoghi che hanno ispirato le pagine a noi più care, quei luoghi che abbiamo visitato con la fantasia accesa dalle parole scritte, di posare gli occhi dove grandi scrittori hanno guardato, ricavando l’ispirazione per creare opere indimenticabili e cercare quello che già era nella nostra mente, comprendere ancora meglio lo spirito di un autore respirando l’aria che lui ha respirato; non visitiamo forse le dimore degli scrittori per lo stesso motivo? Certo una casa - museo avrà la tendenza a rimanere costante, deterioramento oggettivo permettendo: un luogo subirà mille trasformazioni, pensiamo a nuovi insediamenti urbani, alle diverse destinazioni d’uso e al normale lavoro del tempo su di un paesaggio. Tutto questo potrebbe condurci alla delusione di un paesaggio muto che non racconta le meravigliose storie che cominciamo, stravolto ormai dal passare inesorabile del tempo. Niente di più falso: un luogo, malgrado tutte le trasformazioni, conserva il suo spirito che permette un’identità emozionale con l’autore che ha visto quei luoghi. Il Parco Letterario è un progetto che si rivolge quindi ad un pubblico di lettori - viaggiatori, che desiderano partecipare ad un’avventura interdisciplinare che prevede un coinvolgimento in tutti i sensi di molteplici discipline; è chiaro infatti che la 16
creazione di un Parco Letterario non potrà prescindere da attività legate alla salvaguardia dell’ambiente, allo studio della storia del luogo, della geografia, delle tradizioni, della cultura; quindi dobbiamo considerare il Parco Letterario Francesco De Sanctis una grande risorsa e un ottimo mezzo per valorizzare il territorio. Con la presentazione di questo progetto globale si compie il primo grande passo per una promozione civile, economica, turistica, culturale dell’Irpinia. Infatti il Parco deve generare meccanismi imprenditoriali, soprattutto quelli giovanili, tant’è vero che oggi è presente al tavolo proprio l’istituto dell’I. G., soprattutto per quanto riguarda l’offerta di beni e servizi. In pratica il Parco Letterario sembra almeno dalla terminologia quasi un fatto di letteratura o di poesia e invece è uno strumento agile, moderno di coniugazione tra cultura e territorio impegnati solo nello sviluppo dell’economia locale. 17
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