Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch
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che è andato sempre più rafforzandosi me<strong>di</strong>ante la crescita civile e culturale della<br />
provincia.<br />
Ovviamente la parte più interessante della raccolta è quella relativa ai manoscritti<br />
che costituiscono un patrimonio <strong>di</strong> inelu<strong>di</strong>bile valore scientifico ed umano ed attestano<br />
non solo la lunga operosità desanctisiana, ma anche l’ardore umano <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>oso<br />
che volle esprimere nei mo<strong>di</strong> migliori del suo sapere le risorse <strong>di</strong> una intellettualità<br />
limpida e coerente.<br />
Il Viaggio elettorale, il cui autografo è parte significativa della Raccolta<br />
Desanctisiana, è <strong>di</strong>mostrazione efficace <strong>di</strong> una straor<strong>di</strong>naria capacità <strong>di</strong> osservazione e<br />
<strong>di</strong> critica della realtà irpina.<br />
De Sanctis, infatti, non fu mai lontano dal suo mondo natio, ma seppe esprimere<br />
un costante e ferreo rapporto con il tessuto sociale dell’Irpinia moderna.<br />
L’autografo è costituito da 91 carte dapprima inserito nella “Gazzetta <strong>di</strong> Torino”<br />
dal febbraio al giugno del 1875, fu successivamente raccolto in volume per i tipi<br />
dell’E<strong>di</strong>tore Morano <strong>di</strong> Napoli l’anno seguente, ricevendo successivamente sino ad<br />
oggi numerose ristampe.<br />
Nell’Epistolario, si conservano numerosi autografi che rendono esplicito il legame<br />
tra il critico morrese ed un contesto mai avulso o <strong>di</strong>menticato. Gran parte<br />
dell'Epistolario, infatti, conservato nella nostra Biblioteca delinea, significativamente,<br />
la storia <strong>di</strong> una continua e mai interrotta comunicazione con la provincia: ne è prova<br />
l’intenso carteggio tra De Sanctis ed il patriota e giurista montellese Filippo Capone.<br />
Naturalmente ricor<strong>di</strong>amo tra i manoscritti alcuni <strong>dei</strong> Saggi critici, che hanno<br />
costruito la fama del De Sanctis e la sua ormai perenne presenza nelle pagine della<br />
storia della critica tra ‘800 e ‘900 quali: La Traduzione del Faust <strong>di</strong> Goethe, opera<br />
tradotta dal De Sanctis durante gli anni del carcere a Castel dell’Ovo; Le ricordanze <strong>di</strong><br />
Luigi Settembrini, e<strong>di</strong>te postume nel 1879, ma soprattutto i Saggi de<strong>di</strong>cati a Giacomo<br />
Leopar<strong>di</strong> che attestano la grandezza della critica desanctisiana, la sua maestosità nel<br />
panorama letterario dell'Italia ottocentesca.<br />
Quegli autografi contengono alcune delle più importanti pagine del critico, ma<br />
non escludono il vigore civile e la passione ideale <strong>di</strong> un intellettuale che fece della<br />
militanza una delle ragioni <strong>di</strong> riconoscimento <strong>dei</strong> suoi stu<strong>di</strong>.<br />
Da qualche anno è stato portato a termine il necessario ed impellente lavoro <strong>di</strong><br />
rior<strong>di</strong>no <strong>di</strong> questi materiali per la pubblicazione del Catalogo, che certamente ne<br />
estenderà la conoscenza ad un’utenza nazionale ed internazionale . 1<br />
In tempi successivi si potrebbe integrare la raccolta con riproduzioni del materiale<br />
librario e documentario riguardante lo stesso De Sanctis non posseduto e presente in<br />
qualsiasi altra Biblioteca o Istituzione culturale.<br />
Si creerebbe, così, nella nostra provincia un punto <strong>di</strong> riferimento inelu<strong>di</strong>bile per<br />
chiunque avesse bisogno <strong>di</strong> affrontare lo stu<strong>di</strong>o dell’opera del De Sanctis e ricerche<br />
sulla funzione da Lui svolta nella storia della critica e della cultura.<br />
Intanto, solo oggi è stato possibile realizzare il catalogo dal momento che le carte,<br />
gravemente danneggiate, sono finalmente tornate in sede dopo un lungo e laborioso<br />
1 Il Catalogo è stato pubblicato nel febbraio 2001 con il titolo: La scienza e la vita. I<br />
manoscritti <strong>di</strong> Francesco De Sanctis presso la Biblioteca Provinciale <strong>di</strong> Avellino, a cura del<br />
Prof. Toni Iermano per gli e<strong>di</strong>tori Avagliano.<br />
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