09.06.2013 Views

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

filosofico Dopo laurea <strong>di</strong> Angelo Camillo De Meis e De Sanctis avviò una fittissima<br />

<strong>di</strong>scussione con il suo caro antico allievo hegeliano sul <strong>di</strong>fficile e pericoloso tema della<br />

morte dell’Arte e sulla sua possibile rigenerazione. In uno <strong>dei</strong> suoi paradossi De Sanctis<br />

scriveva al De Meis: Le tue idee non mi hanno sorpreso; sono anche le mie: è stato il<br />

nostro latte. (...) Per te e per me niente muore e tutto si trasforma, e che quello che essi<br />

chiamano morte, è per te e per me una vera trasformazione“ 113 .<br />

Nel saggio sulle Lezioni del Settembrini, apparse a Napoli in tre volumi nel 1866<br />

presso lo Stabilimento tipografico Ghio, Francesco De Sanctis aveva scritto:<br />

“La nostra generazione, salvo pochissimi è più o meno nello stile arca<strong>di</strong>ca, retorica, e<br />

talora nebbiosa, come gente vissuta fuori dalla pratica delle cose, e nutrita in mezzo alle<br />

astrazioni ed a vaghe aspirazioni” 114<br />

Un profondo rinnovamento degli stu<strong>di</strong>, un serio ed originale programma <strong>di</strong> ricerche, la<br />

scelta <strong>di</strong> una lingua moderna e antipedante, adeguata ai mutamenti della società ma anche<br />

non ostile ai tanti <strong>di</strong>aletti della complessa identità italiana, dovevano contribuire alla<br />

crescita <strong>di</strong> una nuova critica letteraria italiana. De Sanctis. conscio degli ostacoli e delle<br />

<strong>di</strong>fficoltà esistenti, lavorò in prima persona per appoggiare un mutamento che appariva<br />

irrinunciabile.<br />

La Storia, nata in un contesto politico-culturale non proprio favorevole, raccontava lo<br />

sforzo generoso <strong>di</strong> un intellettuale che, sin dagli anni imme<strong>di</strong>atamente successivi all’unità<br />

nazionale, cercava nella intimità della letteratura un fondamento della identità italiana.<br />

Alla fine degli anni Sessanta De Sanctis vive un intenso travaglio intellettuale da cui<br />

scaturiscono fondamentali saggi critici e la Storia delta letteratura italiana. Le polemiche<br />

della Scuola storica nei suoi confronti derivano dalla mancata comprensione dello sforzo<br />

innovativo desanctisiano, che pure contiene fondamentali riconoscimenti al valore della<br />

ricerca eru<strong>di</strong>ta: nel suo capolavoro infatti non mancano debiti contratti con le opere <strong>di</strong><br />

Cesare Cantù, alla cui Storia della letteratura italiana pure nel 65 aveva riservato un<br />

saggio critico dai possenti effetti devastanti 115 , ed Alessandro D'Ancona da cui fu sempre<br />

frontalmente <strong>di</strong>viso 116 . Lettore educato al gusto e al sentimento letterario ma anche<br />

frequentatore assiduo <strong>di</strong> biblioteche e librerie, De Sanctis non <strong>di</strong>sdegnò la consultazione e<br />

l‘uso anche <strong>di</strong> strumenti manualistici: per le pagine della Storia ad esempio de<strong>di</strong>cate alla<br />

poesia delle origini adoperò a piene mani il bel Manuale del primo Secolo della lingua<br />

italiana del filologo fiorentino Vincenzio Nannucci (1787-1857), letto probabilmente a<br />

Zurigo tra il 1858 e il 1859, cosi come largheggiò nell’impiego <strong>dei</strong> quattro volumi<br />

dell’antologia Poesie italiane <strong>di</strong> dugento autori dall'origine della lingua infino al secolo<br />

decimo Settimo, curati dal Prucchi ed apparsi nel 1846-47.<br />

I quattro corsi napoletani della letteratura dell’Ottocento sono stati visti come il<br />

113 F. DE SANCTIS, Lettera ad Angelo Camillo De Meis, 20 marzo 1869, in Epistolario<br />

(1863-1869), cit.p.'718.<br />

114<br />

F. DE SANCTIS, Settembrini e i suoi critici, cit., pp. 296-97.<br />

115<br />

Ci riferiamo al mirabile saggio Una “storia della letteratura italiana” <strong>di</strong> Cesare Cantù. In<br />

Saggi critici, II, cit. pp. 198-216.<br />

116<br />

G. AQUILECCHIA, Il capitolo desanctisiano sulla “nuova scienza”, in id., Schede <strong>di</strong><br />

italianistica, Torino, Einau<strong>di</strong>, 1976, pp. 285-312.<br />

120

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!