Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch
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DOTT.SSA ANNAMARIA ARPENITO VETRANO<br />
Direttrice Biblioteca Provinciale <strong>di</strong> Avellino<br />
La raccolta desanctisiana della Biblioteca Provinciale <strong>di</strong> Avellino risale ai primi<br />
anni ‘40.<br />
Essa si costituì attraverso l’acquisizione <strong>di</strong> gran parte <strong>dei</strong> manoscritti ottenuti<br />
grazie all’intelligente e paziente me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> Salvatore Pescatore, primo <strong>di</strong>rettore<br />
della Biblioteca Provinciale <strong>di</strong> Avellino, e all’autorità <strong>di</strong> Benedetto Croce che vide<br />
nella Biblioteca Provinciale il luogo ideale <strong>di</strong> un rapporto organico tra il De Sanctis e<br />
la sua provincia.<br />
Col tempo essa si è arricchita <strong>di</strong> materiale <strong>di</strong> vario tipo, documenti, fotografie,<br />
manifesti, giornali, carteggi, fogli volanti, relazioni e materiale iconografico.<br />
È tutto questo un materiale <strong>di</strong> rilevante importanza bibliografica, come rilevante è<br />
il numero <strong>di</strong> prime e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> opere a stampe, contemporanee al De Sanctis curate o<br />
ispirate da Benedetto Croce, <strong>di</strong> e<strong>di</strong>zioni curate da Nino Cortese, Luigi Russo, Carlo<br />
Muscetta, <strong>Atti</strong>lio Marinari, Gennaro Savarese ed altri stu<strong>di</strong>osi contemporanei.<br />
Interessanti sono anche i materiali bibliografici che ricostruiscono la storia delle<br />
varie celebrazioni. Dalla imponente celebrazione del 1884, anno successivo alla morte<br />
del grande critico, a quella del 1893, in occasione della tumulazione del corpo del De<br />
Sanctis nel cimitero <strong>di</strong> Poggioreale, a quella del 1917 (centenario della nascita) che<br />
mette in risalto l’attività critica ed e<strong>di</strong>toriale del Croce, impegnato a rivitalizzare ed a<br />
ripensare le idealità ed il pensiero desanctisiano.<br />
Tra i vari documenti riguardanti questo periodo si conserva anche<br />
1 intenso carteggio tra Salvatore Pescatore e l’e<strong>di</strong>tore Giovanni Laterza, che attesta il<br />
grande impegno profuso dall’Amministrazione Provinciale <strong>di</strong> Avellino al fine <strong>di</strong><br />
riuscire nell’intento <strong>di</strong> pubblicare la famosa Bibliografia Desanctisiana a cura <strong>di</strong><br />
Benedetto Croce.<br />
Vari e notevoli sono anche i materiali riguardanti le celebrazioni del 1933,<br />
promosse dall’On. Alfredo De Marsico, alle quali sdegnosamente il Croce negò la sua<br />
adesione, che ebbero come conseguenza la pubblicazione del volume Stu<strong>di</strong> e ricor<strong>di</strong><br />
Desanctisiani ricchi <strong>di</strong> contributi, criticamente apprezzabili, e quelli relativi alle<br />
celebrazioni del 1967 e del 1977, quest’ultime promosse dall’Università <strong>di</strong> Napoli per<br />
ricordare l’insegnamento del De Sanctis in quell’Ateneo e soprattutto le celebrazioni<br />
del 1983 in occasione del 1° centenario della morte del grande critico, che ebbero<br />
come conseguenza la pubblicazione e la ristampa <strong>di</strong> un nutrito numero <strong>di</strong> opere,<br />
alcune ad alta tiratura, quali il Viaggio elettorale a cura dell’in<strong>di</strong>menticabile <strong>Atti</strong>lio<br />
Marinari, e La Giovinezza a cura <strong>di</strong> Gennaro Savarese.<br />
Sono anche ben conservati i materiali bibliografici riguardanti le ultime<br />
celebrazioni, quella del 1989 in occasione del restauro della Casa natale qui a Morra e<br />
del convengo del 1996 con allestimento <strong>di</strong> un’interessante mostra dal titolo: “Leggere<br />
De Sanctis”, curata dal Prof. Iermano e da chi vi parla nell’intento <strong>di</strong> invitare i giovani<br />
a leggere De Sanctis con De Sanctis, anziché affidarsi alle tante interpretazioni critiche<br />
pur necessarie nel campo degli stu<strong>di</strong> specialistici.<br />
Sono tutti questi documenti ben conservati inerenti a celebrazioni che vengono<br />
ricordate come momenti significativi <strong>di</strong> un rapporto tra De Sanctis e l’Irpinia, rapporto<br />
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