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Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

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PROF. GENNARO SAVARESE<br />

Università “La Sapienza ” – Roma<br />

Quale presidente della sessione inaugurale <strong>dei</strong> lavori, ritengo che sia mio compito<br />

<strong>di</strong> illustrare succintamente il programma dell’o<strong>di</strong>erno Seminario <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, che già nel<br />

titolo contiene le ragioni della sua peculiarità rispetto ad un normale incontro <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

intorno ad un grande tema culturale: da un lato un “intellettuale” (nella fattispecie F.<br />

De Sanctis), dall’altro un “territorio” (nella fattispecie l’Irpinia). Questa impostazione<br />

nasce dalla natura stessa <strong>di</strong> quell’istituto <strong>di</strong> recente ideazione, cui si è dato il nome <strong>di</strong><br />

“Parco Letterario”, e che per molti <strong>dei</strong> presenti, forse, come per me fino a qualche<br />

anno fa, può costituire un’assoluta novità. Ma del concetto <strong>di</strong> Parco Letterario, delle<br />

sue competenze e attuazioni pratiche, del suo inserimento tra le iniziative patrocinate<br />

dalla Comunità Europea, vi parleranno, dopo i saluti del Sindaco e <strong>di</strong> altri<br />

rappresentanti istituzionali, i responsabili del progetto generale <strong>di</strong> Sovvenzione<br />

Globale “I Parchi Letterari”, e <strong>di</strong> quello specifico intitolato a Francesco De Sanctis.<br />

Anche prima, però, <strong>di</strong> questi interventi esplicativi, <strong>di</strong>rò che è già <strong>di</strong>sponibile da mesi<br />

un dettagliato fascicolo <strong>di</strong> una novantina <strong>di</strong> pagine, elaborato dal CRESM Campania, e<br />

trasmesso dal Comune <strong>di</strong> Morra in data 30 settembre 1998 alla Società per<br />

l’impren<strong>di</strong>torialità Giovanile ai fini del concorso <strong>di</strong> selezione per nuove proposte <strong>di</strong><br />

Parchi Letterari, (Idea progetto per la creazione <strong>di</strong> un parco letterario intitolato a<br />

Francesco De Sanctis è il titolo <strong>di</strong> questo fascicolo), che è già <strong>di</strong> per sé, a mio avviso,<br />

una insostituibile base <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione per tutti gli interessati al futuro del progetto. Il<br />

fascicolo ha bisogno <strong>di</strong> essere qua e là riveduto e rior<strong>di</strong>nato, ma si tratta <strong>di</strong> modeste<br />

carenze, dovute in parte al bisogno <strong>di</strong> far presto per battere sul tempo la concorrenza:<br />

intanto sarebbe bene che esso fosse <strong>di</strong>stribuito ai partecipanti a questo Seminario, per<br />

essere <strong>di</strong>scusso in un prossimo incontro tra stu<strong>di</strong>osi, tecnici ed amministratori.<br />

Per quanto riguarda l’opportunità e le prospettive <strong>di</strong> un Parco Letterario De<br />

Sanctis, credo si possa ragionevolmente affermare che il suo progetto, anche nel<br />

confronto con altre iniziative analoghe della Campania (e non solo della Campania),<br />

venga, per così <strong>di</strong>re, nella pienezza <strong>dei</strong> tempi. Nei primi anni Novanta, infatti, quando<br />

incominciavano a manifestarsi e a circolare le prime idee <strong>dei</strong> Parchi Letterari, non si<br />

era ancora esaurita l’onda lunga delle numerose iniziative culturali messe in atto nella<br />

ricorrenza del primo centenario della morte del nostro grande critico. Si può <strong>di</strong>re anzi<br />

che i risultati dell’imponente messe <strong>di</strong> ricerche e <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> ai quali quell’occasione<br />

centenaria <strong>di</strong>ede luogo attendano ancora <strong>di</strong> essere proficuamente utilizzati, e <strong>di</strong> entrare<br />

così nel circolo vivo <strong>di</strong> nuove, giovani energie critiche.<br />

Proprio l’avvio <strong>di</strong> questo Parco Letterario, che ha in primo piano nei suoi progetti<br />

l’incentivazione alla ricerca in giovani leve <strong>di</strong> lettori e stu<strong>di</strong>osi del grande critico, può<br />

essere occasione <strong>di</strong> un altro “ritorno al De Sanctis”, che sarà quello dell’età<br />

dell’informatica e del Duemila. E giacché il <strong>di</strong>scorso è caduto sull’intenso lavoro degli<br />

anni Ottanta intorno al De Sanctis, colgo l’occasione per ricordare due figure che <strong>di</strong><br />

quel fervido periodo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>desanctisiani</strong> sono stati attivissimi protagonisti: Carlo<br />

Muscetta, “il grande vecchio” della critica desanctisiana del secondo Novecento, al<br />

quale solo la dura legge degli anni impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> essere oggi tra noi, e <strong>Atti</strong>lio Marinari,<br />

scomparso solo da qualche mese, autore <strong>di</strong> rigorose e<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> scritti del De Sanctis<br />

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