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Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

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varie forme della mia esistenza sono stato sempre centro sinistro o sinistra moderata,<br />

così in politica come in arte. Perciò aborro dai sistemi e dalle loro esagerazioni”.<br />

Alcuni rimproverarono al critico irpino <strong>di</strong> avere alzata la ban<strong>di</strong>era della giovane<br />

Sinistra 6 ; ed egli, dal canto suo, quasi a voler dare una conferma più netta <strong>di</strong><br />

quest’accusa, sostenne sempre che quel suo atteggiamento rappresentava “il suo più<br />

meritevole atto politico”.<br />

Dell’attività politica del De Sanctis ci restano le lettere parlamentari e Un viaggio<br />

elettorale 7 , concepito sotto forma <strong>di</strong> lettere ad una sua allieva (Virginia Basco, poi<br />

contessa Riccar<strong>di</strong> <strong>di</strong> Lantosca, la stessa delle Lettere a Virginia, pubblicate da<br />

Benedetto Croce), allorché fu esule a Torino e con la quale mantenne contatti<br />

epistolari per tutta la vita.<br />

I fatti che presiedono e preludono all’esperienza <strong>di</strong> Un viaggio elettorale<br />

riguardano la can<strong>di</strong>datura del De Sanctis (deputato della “giovane Sinistra” e varie<br />

volte Ministro della RI., fin dal 1861) nei due collegi <strong>di</strong> S. Severo (Foggia) e <strong>di</strong><br />

Lacedonia (Avellino). L’elezione <strong>di</strong> quest’ultimo collegio fu invalidata; ma il De<br />

Sanctis, che avrebbe potuto optare tranquillamente per S. Severo, si impegnò, per<br />

motivi sentimentali, anche nel nuovo ballottaggio indetto per il 17 gennaio 1875 nel<br />

collegio <strong>di</strong> Lacedonia, cui apparteneva anche il suo paese natale Morra Irpino. Nel<br />

libretto egli narra del viaggio compiuto in quell’occasione per poter raggranellare i<br />

voti necessari a battere il suo rivale Serafino Sol<strong>di</strong>, che riuscì, infatti, a superare con<br />

386 voti contro 289.<br />

Sarà bene ricordare qui che nel 1874 gli elettori rappresentavano circa il due per<br />

cento della popolazione totale e che <strong>di</strong> questi soltanto una parte <strong>di</strong> poco superiore al<br />

cinquanta per cento degli aventi <strong>di</strong>ritto votava effettivamente 8 . è costituito dal curioso<br />

6 Non con<strong>di</strong>visero l’in<strong>di</strong>rizzo politico del De Sanctis alcuni degli stessi suoi <strong>di</strong>scepoli come<br />

Camillo De Meis, Diomede Marvasi e Petruccelli della Gattina, simpatizzanti dell’ala<br />

conservatrice.<br />

7 Il Viaggio elettorale, ritenuto ormai il testamento politico del De Sanctis, fu dapprima<br />

pubblicato a puntate sulla “Gazzetta <strong>di</strong> Torino” fra il 1 febbraio e il 1 giugno 1875; apparve<br />

successivamente in volume a Napoli, presso A. Morano, nel 1876, con alcune varianti e con<br />

l’aggiunta <strong>di</strong> alcune date. Ripubblicato nel 1905, sempre a Napoli, da V. Morano, il Viaggio ha<br />

avuto ulteriori e<strong>di</strong>zioni, curate rispettivamente da G.L. CAPOBIANCO, Napoli 1920; da N.<br />

CORTESE, Torino 1939, voi. XVII; da E. CIONE, Milano 1943; da E. TEDESCO, Milano<br />

1951; da A. MARINARI, Firenze 1970 e, infine, da G. FINZI. Milano 1977; a cura <strong>di</strong> A.<br />

Marinari Napoli, Guida, 1983.<br />

8 Questi dati son desunti dal <strong>di</strong>scorso che intorno al Viaggio elettorale tesse Asor Rosa (Cfr. il<br />

capitolo riguardante La cultura, in Storia d’Italia, vol. IV, tomo 2, Dall’Unità ad oggi,<br />

Torino, 1975); egli riporta, giustamente l’eloquenza delle cifre ad una interpretazione<br />

sociopolitica: “Si tratta .... <strong>di</strong> cifre che non lasciano dubbi sulla natura inevitabilmente<br />

clientelare e consortarile del rapporto politico dell’eletto con il proprio elettorato ... Il <strong>di</strong>sagio e<br />

le <strong>di</strong>fficoltà spesso avvilenti <strong>di</strong> tale rapporto furono del resto descritti a colori vivacissimi dallo<br />

stesso De Sanctis nel L’aspetto più caratteristico del Viaggio Viaggio elettorale, splen<strong>di</strong>da<br />

cronistoria <strong>di</strong> un’incomprensione fra un intellettuale-politico e il suo popolo” (pp. 840-841). Il<br />

Viaggio venne, comunque, compiuto tra la votazione <strong>di</strong> ballottaggio del 15 novembre e quella<br />

definitiva del 17 gennaio 1875: anzi, più precisamente, nei giorni imme<strong>di</strong>atamente precedenti il<br />

secondo ballottaggio, durante il quale il De Sanctis restò a Morra Irpino.<br />

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