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Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

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spettacolo del grande critico alle prese con i notabili degli oscuri centri della sua<br />

Irpinia, sulle sparute scolaresche mobilitate a rendergli omaggio e sui <strong>di</strong>spetti che i<br />

suoi avversari gli fanno. “Ne emerge - osserva il Giu<strong>di</strong>ci - un panorama <strong>di</strong> costume<br />

politico locale, <strong>di</strong> piccoli trasformismi, <strong>di</strong> mene e gelosie, che ai nostri giorni potrà<br />

anche apparire scontato; ma ne emerge pure la figura dell’uomo non più giovane,<br />

ormai vicino ai sessant’anni, che la passione politica sospinge per quelle ingrate<br />

contrade con un senso <strong>di</strong> impegno e <strong>di</strong> dovere e infine <strong>di</strong> umiltà quasi inimmaginabile<br />

nel letterato moderno... Sì, è un can<strong>di</strong>dato che cerca voti e che (abbastanza<br />

ingenuamente anche per quei tempi) punta tutto o quasi sulla capacità <strong>di</strong> persuasione<br />

della parola; ma è anche un can<strong>di</strong>dato che si chiama Francesco De Sanctis e che non<br />

può cancellare dalle pagine del suo piccolo <strong>di</strong>ario la più vera immagine <strong>di</strong> se stesso, la<br />

sua me<strong>di</strong>tazione sugli uomini e sulla storia. La <strong>di</strong>sputa in sogno fra lui e il “teologo”<br />

(che è in effetti Antonio Pescatore) può essere in<strong>di</strong>cata a questo proposito come un<br />

tratto esemplare, quasi una simbolica contesa o tenzone per <strong>di</strong>rla in termini<br />

gramsciani, fra 1’ “ottimismo della volontà” che guida l’aspirazione desanctisiana a<br />

una società migliore e il “pessimismo dell’intelligenza” che, impersonato<br />

dall’interlocutore, richiama a una più cinica e quasi guicciar<strong>di</strong>niana valutazione della<br />

realtà: “In questi piccoli centri, il mondo comincia e finisce lì. Il campanile è la stella<br />

maggiore <strong>di</strong> quel piccolo cielo... Ciascuno ha la sua epopea e a modo suo. L’epopea<br />

del fanciullo è il suo castello <strong>di</strong> carte. E l’epopea loro è l’assalto al municipio. E tu...<br />

vuoi essere deputato <strong>di</strong> tutti, che è a <strong>di</strong>re <strong>di</strong> nessuno ... L’entusiasmo è fuoco fatuo.<br />

Passioni e interessi, questa è la pasta umana ...” 9 .<br />

Il Viaggio elettorale ha una bellezza ed una forza che superano <strong>di</strong> gran lunga<br />

l’occasione da cui è nato, in quanto la funzione elettorale vi è sentita con un senso <strong>di</strong><br />

eticità che ha davvero qualcosa <strong>di</strong> religioso.<br />

Fu per questo che il Trompeo in un suo elzeviro 10 notò che “in ogni occasione in<br />

cui siano in gioco le sorti d’Italia elettori ed elegen<strong>di</strong> dovrebbero da quel libretto<br />

attingere conforto e impulsi per adempiere con ferma e lieta coscienza la loro<br />

missione”. Ed è per la stessa ragione, in fondo, che ad uno scrittore così vigile come il<br />

Cassieri è sembrato, nelle “poche pagine”, e “neppure tutte in fila” del Viaggio, <strong>di</strong><br />

poter rinvenire “l’essenza del miglior romanzo meri<strong>di</strong>onalista, dal verismo al<br />

neorealismo” 11 .<br />

L’attività politica del De Sanctis non è testimoniata solamente da quest’agile<br />

volumetto sotto forma <strong>di</strong> “<strong>di</strong>ario”, bensì anche dalla raccolta degli Scritti Politici,<br />

curati da Giuseppe Ferrarelli 12 , che riunisce articoli e <strong>di</strong>scorsi, ritenuti dal Croce non<br />

<strong>di</strong> valore transitorio ma profondamente attuali. Parlando, ad esempio, dell’educazione<br />

e della cultura politica italiana del tempo, il De Sanctis constata come essa sia<br />

“ristretta in gruppi più o meno numerosi, più o meno attivi”, secondo gli interessi da<br />

9 G. GIUDICI, Votate Francesco De Sanctis, in “Corriere della Sera”, 28 agosto 1977.<br />

10 P.P. TROMPEO, F. De Sanctis can<strong>di</strong>dato, pubblicato dapprima in Antico e Nuovo, III- I,<br />

Bari 1947, pp. 16-22 e riapparso poi in La pantofola <strong>di</strong> vetro, Napoli 1952, pp. 143-150.<br />

11 G. CASSIERI, L'Onorevole De Sanctis, in “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 8 ottobre 1977.<br />

12 Gli articoli, apparsi prima perio<strong>di</strong>camente sui giornali “L’Italia” e “Il Diritto” misero in luce<br />

la lungimiranza politica del De Sanctis che, del resto, può essere più ampiamente colta nei suoi<br />

Scritti e Discorsi politici, a cura <strong>di</strong> N. CORTESE, Napoli 1939.<br />

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