09.06.2013 Views

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

idevo un poco tra me e me <strong>di</strong> quella mia figura grottesca". 39<br />

Subito dopo, ritiratosi a riposare in casa del sindaco, viene chiamato dalla folla ed<br />

è costretto ad uscire sul balcone senza alcuna ufficialità:<br />

"Le acclamazioni andavano alle stelle e schiacciavano la musica. Balzai dal letto,<br />

mi avvolsi nel plaid, e mi affacciai con un berrettone in capo, che dovevo essere una<br />

figura curiosa. A vedermi, scoppiò tale tempesta d’applausi e <strong>di</strong> grida, che mi pareva<br />

tremasse il balcone (...)" 40 .<br />

La vita paesana, popolata da innumerevoli personaggi e centro talvolta <strong>di</strong> situazioni<br />

giocose ma anche <strong>di</strong> terribili quanto secolari soprusi, intanto non <strong>di</strong>viene mai oggetto<br />

<strong>di</strong> paternalistiche descrizioni, ma si connota come un vissuto palpitante. L’ironia<br />

smorza i toni sentimentali ed in<strong>di</strong>rizza il lettore a riconoscere la forte carica narrativa<br />

del testo. Spenti i fanali <strong>di</strong> un romanticismo libresco e genericamente sentimentale. De<br />

Sanctis, seguendo la lezione <strong>di</strong> Heinrich Heine autore letto con grande interesse<br />

durante la sua permanenza sia a Torino sia a Zurigo negli anni Cinquanta -, non evita<br />

"antisentimentali" sconfinamenti negli impervi quanto raffinati territori dell'umorismo.<br />

"A Morra s'era in una certa apprensione intorno al mio stato. A forza <strong>di</strong> vivere fra<br />

quella gente, papà s'era fatto un cervello morrese, voglio <strong>di</strong>re che vedeva il mondo<br />

attraverso <strong>di</strong> Morra. Spesso <strong>di</strong>ceva: «Bisogna mostrare a Morra»; ovvero: «Cosa <strong>di</strong>rà<br />

Morra?». Appena giunto, empì tutto il paese <strong>di</strong> mia grandezza, e raccontò che m'ero<br />

già messo in sofà e poltrona, e facevo sonare il borsellino delle mie piastre <strong>di</strong> argento,<br />

a gran consolazione della famiglia, e massime <strong>di</strong> zio Peppe, che mi voleva bene e<br />

credeva a quelle fole" 41 .<br />

Sia in talune lettere inviate dalla Calabria al padre e all'amico Oreste Fontana nel<br />

1850 sia nelle lezioni universitarie de<strong>di</strong>cate alla Scuola liberale (1872-73), De Sanctis<br />

stabilisce un confronto tra la vita a Morra e l'identità del villaggio meri<strong>di</strong>onale,<br />

rintracciando assoluti punti d'identificazione sociologica. In una lettera al padre<br />

Alessandro del 15 agosto 1850, scritta da Cervicati durante il suo esilio calabrese,<br />

rilevava:<br />

"Il luogo dove io sto è un villaggio <strong>di</strong> mille ottocento anime, simile in molte cose a<br />

Morra, specialmente per l'amore benedetto del vino. Ho notato però che qui i<br />

galantuomini passano tutti il loro tempo in campagna e alcuni non si ritirano che la<br />

sola domenica in paese. Sotto questo punto <strong>di</strong> vista il paese è meno barbaro <strong>di</strong> Morra,<br />

dove le Signorie Morresi non si degnano de' lavori campestri per non sprecare il nobile<br />

sangue de' loro illustri antenati, poltroni, superbi e pezzenti" 42 .<br />

Nella Siberia calabrese De Sanctis riusci a sopravvivere grazie ai ricor<strong>di</strong>: "Sai bene<br />

ch'io vivo <strong>di</strong> memorie poiché il presente è bruttissimo" scriveva all’amico Eduardo<br />

Pandola il 28 marzo '50 43<br />

Oltre vent'anni dopo quella forzata permanenza in Calabria, in una lezione<br />

39<br />

F. DE SANCTIS, Un viaggio elettorale con un'appen<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> documenti vari, a cura <strong>di</strong> <strong>Atti</strong>lio<br />

Marinari, Napoli. Guida. 1983, p. 131.<br />

40<br />

ivi, pp. 131-32.<br />

41<br />

( 19) F. DE SANCTIS, La Giovinezza, p. 92.<br />

42<br />

F. DE SANCTIS, Epistolario (1836-1856)a cura <strong>di</strong> Giovanni Ferretti e Muzio Mazzocchi<br />

Alemanni. Torino, Einau<strong>di</strong>. p. 122.<br />

43 ivi, p. 93.<br />

56

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!