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Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

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Francesco De Sanctis interprete dell’elettorato<br />

meri<strong>di</strong>onale del tempo<br />

PROF. GIUSEPPE DE MATTEIS<br />

Università <strong>di</strong> Pescara<br />

Io ringrazio il Prof. Gennaro Savarese, ringrazio tutti gli amici <strong>di</strong> Morra per<br />

l’invito rivoltomi a prendere parte a questa bella giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>desanctisiani</strong>.<br />

Cercherò <strong>di</strong> essere breve, con la speranza che questa relazione possa essere poi<br />

accolta in una miscellanea <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>; ciò mi invoglia ad essere piuttosto sintetico.<br />

Io parlo dell’impegno politico del De Sanctis, naturalmente riferito alla nostra<br />

realtà culturale e sociale, non solo foggiana, ma anche barese, dal momento che il De<br />

Sanctis operò in questa <strong>di</strong>rezione politica, eletto sia a San Severo, prima che, negli<br />

ultimissimi anni della sua vita, a Trani.<br />

Una personalità aperta a tutte le manifestazioni della vita, legata non solo ad<br />

“interessi” <strong>di</strong> carattere artistico, letterario, filosofico, ma anche politici e parlamentari,<br />

intesi come partecipazione attiva ai problemi della vita civile, fu quella <strong>di</strong> Francesco<br />

De Sanctis.<br />

Politicamente il critico irpino appartenne alla Sinistra detta “giovane”, che si<br />

<strong>di</strong>stinse dalla vecchia Sinistra storica <strong>dei</strong> ra<strong>di</strong>cali e <strong>dei</strong> rivoluzionari 2 .<br />

La destra 3 , rinsaldata dall’adesione <strong>di</strong> Rattazzi e <strong>di</strong> Manin alla politica <strong>di</strong> Cavour,<br />

superando le posizioni moderate tra<strong>di</strong>zionali e il neoguelfismo, preparò l’Italia e<br />

<strong>di</strong>resse la politica del nuovo Stato unitario dal 1860 al 1876, sopravvivendo<br />

all’avvento al potere della “Sinistra” con le personalità <strong>di</strong> Minghetti, Spaventa, Sella,<br />

Ricasoli, Lanza; consolidò l’e<strong>di</strong>ficio dell’in<strong>di</strong>pendenza, e condusse l’Italia a Roma ed<br />

al pareggio del bilancio, con una politica lealmente liberale nei confronti della <strong>Ch</strong>iesa,<br />

ispirata, nell’opera legislativa, all’ideale moderno dello “stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto”, con una<br />

rigida amministrazione della giustizia e una costante <strong>di</strong>ffusione <strong>dei</strong> sentimenti<br />

legalitari, come scrisse il De Ruggiero.<br />

Nel Parlamento subalpino fu denominata Sinistra storica l’opposizione capitanata<br />

dal Valerio e dal Brofferio che cedette il passo alla Sinistra giovane, e <strong>di</strong> tendenza<br />

democratica e progressista, ma non intransigente, che salì al potere il 18 marzo 1876, e<br />

<strong>di</strong> cui Francesco De Sanctis fu tra i maggiori esponenti, con Crispi, Zanardelli,<br />

Nicotera.<br />

Nelle file della “Sinistra giovane” predominarono i professionisti, i borghesi me<strong>di</strong>,<br />

<strong>di</strong> cui parecchi recavano l’impronta del “vecchio cospiratore, del garibal<strong>di</strong>no, del<br />

mazziniano convertito all’or<strong>di</strong>ne”, come solé ripetere in più occasioni il Moran<strong>di</strong> e<br />

come scrisse poi più chiaramente il Carbonara nella Premessa al saggio <strong>di</strong> Nino<br />

Cortese, intitolato Francesco De Sanctis e Giuseppe Mazzini, Napoli, Centro Stu<strong>di</strong><br />

2<br />

Si veda l'opera, ormai <strong>di</strong> primaria importanza sull’argomento, <strong>di</strong> S. SPAVENTA, La politica<br />

della destra, Bari 1910.<br />

3<br />

Sull’evoluzione politica della Destra e della Sinistra nel Parlamento Italiano, e sulla genesi<br />

del “trasformismo” si vedano, oltre al libro <strong>di</strong> G. MALCANGI, F. De Sanctis, Deputato <strong>di</strong><br />

Trani, Bari, S. Spirito, pp. 21-30, le sintetiche e sempre pregevoli pagine dettate da A.<br />

LABRIOLA, Storia <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci anni (1899-1909), Milano 1910, pp. 109-113<br />

42

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