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Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

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inclinazione non era "<strong>di</strong> guardare dentro nel partito, ma <strong>di</strong> guardare al <strong>di</strong> sopra<br />

la situazione del Paese del quale i partiti sono solo strumenti" (un concetto alto<br />

e moderno del partito), ammonendo che "i partiti sono tanto più forti quanto<br />

meno pensano a se stessi c più pensano al Paese e hanno con questo il loro<br />

premio, perché cosi <strong>di</strong>ventano centri <strong>di</strong> attrazione e <strong>di</strong> simpatia".<br />

"Il vero patriottismo <strong>di</strong> un partito" - <strong>di</strong>ceva - "è quel sentire viva e<br />

presente la patria in mezzo al partito per tenersi in continua comunicazione con<br />

tutto il Paese".<br />

"Quando non c'è questo patriottismo, nasce quel terribile fenomeno che<br />

si chiama l'apatia; il Paese che abbandona i partiti, e talora <strong>di</strong>serta persino le<br />

urne. Bisogna pensare al Paese dunque, se volete che il Paese si occupi <strong>di</strong> voi".<br />

Questo l'ammonimento che Egli dava ai partiti. Queste parole furono dette<br />

cento anni fa e qualcuno può pensare <strong>di</strong> averle lette stamattina, perché l'analisi<br />

può riferirsi pari pari alla situazione attuale.<br />

Il secondo concetto fu quello dell'educazione. Egli <strong>di</strong>sse che "l'opera <strong>dei</strong><br />

secoli non si cancella in un giorno e che l'Italia giovane non può nascere che<br />

dall'educazione, come i costumi <strong>di</strong> vita che consistono in un ingran<strong>di</strong>mento del<br />

nostro io, che fa <strong>di</strong> sé quello che è fuori, e che è pure suo prodotto, la famiglia,<br />

il comune, la patria, l'umanità".<br />

Il terzo concetto fu quello della <strong>di</strong>stinzione tra unità e unificazione: era il<br />

periodo dell'unificazione dell'Italia. Egli <strong>di</strong>sse: "noi abbiamo ormai l'unità<br />

nazionale ma a questa unità manca ancora una base: l'unificazione è quel lento<br />

lavorio <strong>di</strong> assimilazione, che deve eliminare possibilmente le <strong>di</strong>stanze che<br />

separano ancora regione da regione e classe da classe".<br />

"L'organismo sociale è simile all'organismo umano, nel quale la malattia<br />

<strong>di</strong> un membro, se la trascuri, <strong>di</strong>viene malattia e morte <strong>di</strong> tutto l'organismo".<br />

"Se una regione langue" - probabilmente egli pensava alle nostre regioni<br />

- "quel languore si ripercuote in tutte le regioni d'Italia e una classe che soffre<br />

<strong>di</strong>viene una piaga nel corpo sociale e si fa cancrena e lo uccide. Il male <strong>di</strong> uno<br />

<strong>di</strong>viene il male <strong>di</strong> tutti e nasce quel sentimento <strong>di</strong> solidarietà, che ci fa sentire<br />

come nostra sventura, sventura <strong>di</strong> tutta Italia, la sventura che colpisce una<br />

regione <strong>di</strong> questa o una classe. Noi dobbiamo essere pronti all'aiuto, non solo<br />

in nome <strong>di</strong> questa o quella regione, <strong>di</strong> questa o quella classe, ma in nome <strong>di</strong><br />

tutta Italia, per il bene dell'Italia". Pensate quanto era forte l'attenzione per<br />

l'unità d'Italia che in quel periodo si costruiva!<br />

Questi tre concetti identificarono i mali maggiori dell'Italia cui De<br />

Sanctis non fece mancare il suo entusiasmo e la sua fede. De Sanctis non si<br />

limitava soltanto a contemplare e scrivere; nell'azione politica aveva dato come<br />

vedremo delle in<strong>di</strong>cazioni, delle linee <strong>di</strong> una politica <strong>di</strong> rinnovamento, che non<br />

potevano essere tracciate se non da un uomo come lui. Ancora oggi l'Italia si<br />

riconosce e si sente impegnata nelle linee <strong>di</strong> quel programma.<br />

De Sanctis morì il 29 <strong>di</strong>cembre 1883 - un<strong>di</strong>ci mesi dopo quel <strong>di</strong>scorso - e<br />

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