Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

contenuto deve essere sociale e direi oggi democratico, perché sono necessarie le
riforme per assicurare il benessere e l’istruzione, e soprattutto per venire incontro ai
bisogni delle classi più povere. Pensate che Francesco De Sanctis presentò le riforme
tributarie ed amministrative. Sembra incredibile come un uomo che ha scritto al di là
di queste cose si potesse occupare profondamente della finanza, delle imposte e delle
tasse. E quando egli presentò queste riforme, che dovevano aprire la via al suo partito
per andare al governo, i suoi avversari, anziché gradirle, come egli pensava avrebbero
dovuto, le rigettarono perché l’opposizione che egli faceva non era violenta, anarchica,
radicale, ma era legale, costituzionale, questi suoi avversari - dicevo - non soltanto non
gradirono, ma attaccarono e dimostrarono di preferire un’opposizione violenta. Il
guaio fu che non seguirono la politica di De Sanctis, che non poteva piacere perché era
una politica accompagnata da un forte senso dell’onestà e da un profondo senso
morale. Il De Sanctis aveva ben capito che occorrevano due separazioni distinte tra
partito conservatore e partito progressista: questa separazione non fu mai realizzata.
Quindi bisogna una buona volta fare queste riforme che possono e che debbono
risolvere la crisi che oggi attraversiamo.
Vorrei dire un'ultima cosa ai giovani: conservate sacra la memori» H- Francesco
De Sancita, conservatela nel vostro cuore perché ricordate è gloria vostra.
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