09.06.2013 Views

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sanctis definisce “situazione” e che altro non è se non il vero del contenuto che, ai fini<br />

della sua traduzione in forma, risulta concreto non in quanto fatto in sé ma in quanto<br />

motore della sensibilità dell’artista.<br />

Sulla base <strong>di</strong> principi estetici ormai compiutamente definiti, il De Sanctis dà inizio<br />

ad una vasta produzione: i Saggi critici che coprono un periodo che va dal 1849,<br />

l’anno dell’ “Epistolario” <strong>di</strong> Giacomo Leopar<strong>di</strong>, al 1883, l’anno del Darwinismo<br />

nell’arte che sarà anche l’anno della sua morte; tra il 1869 e il 1871 egli aveva intanto<br />

compilato quella Storia della Letteratura italiana che è anche una storia della civiltà<br />

italiana e che René Wellek ha potuto ben definire “la più bella storia letteraria che sia<br />

stata mai scritta”.<br />

Bisogna però a questo punto sottolineare che l’impatto con la realtà e con la storia<br />

si è per il De Sanctis realizzato, oltre che attraverso la me<strong>di</strong>azione della letteratura,<br />

nella maniera più <strong>di</strong>retta e rischiosa. Egli tiene effettivamente fede a quanto scrisse, il<br />

25 giugno 1869, in una lettera a Carlo Lozzi: “ La mia vita ha due pagine, una<br />

letteraria, una politica, né penso a lacerare nessuna delle due: sono due doveri della<br />

mia storia, che continuerò fino all’ultimo”.<br />

La sua fervida fede politica, che l’aveva già condotto sulle barricate <strong>di</strong> Piazza S.<br />

Fer<strong>di</strong>nando nella Napoli rivoluzionaria del 1848, gli farà conoscere anche il carcere e<br />

l’esilio prima a Torino e poi a Zurigo. La permanenza nella città svizzera in particolare<br />

gioverà tuttavia all’allargamento e al consolidamento della sua formazione umana e<br />

culturale. Nel suo stimolante ambiente egli infatti, oltre a venire in contatto con<br />

numerose personalità <strong>di</strong> rilievo europeo, poté meglio assorbire la tensione morale <strong>di</strong><br />

un Sismondo <strong>dei</strong> Sismon<strong>di</strong> che aveva già entusiasticamente apprezzato anche quando<br />

non ne aveva con<strong>di</strong>viso taluni giu<strong>di</strong>zi storico - letterari. Si definisce così quel vigoroso<br />

senso morale che primariamente alimentato da una nativa <strong>di</strong>sposizione davvero<br />

costituisce l’elemento archetipo del pensiero e dell’azione del De Sanctis.<br />

Tornato a Napoli nel 1860, egli riceverà da Garibal<strong>di</strong> l’incarico <strong>di</strong> Governatore <strong>di</strong><br />

Avellino, sarà eletto deputato al Parlamento italiano <strong>di</strong> cui resterà membro autorevole<br />

fino alla morte e sarà più volte Ministro della Pubblica Istruzione. Davvero fittissime<br />

risultano dunque le “due pagine” della vita <strong>di</strong> Francesco De Sanctis. In effetti, la<br />

robustezza del suo pensiero, il fascino della sua scrittura e l’inattingibile altezza della<br />

sua eticità si sono oltre tutto efficacemente riversati nella realtà culturale e civile <strong>di</strong><br />

tutto il Novecento sia attraverso il <strong>di</strong>retto tramite della sua opera che attraverso la<br />

me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> pensatori quali Croce, Gentile o Gramsci che lo hanno variamente<br />

interpretato quando non hanno preso per l’appunto da lui le mosse nell’elaborazione<br />

delle proprie teorie estetiche, filosofiche e politiche. Tutto questo anche se De Sanctis<br />

ha avuto la “sfortuna” <strong>di</strong> essere stato spesso chiamato a improprio sostegno delle<br />

rispettive idee da parte <strong>dei</strong> suoi interpreti, per cui occorrerebbe un nuovo e vero<br />

“ritorno a De Sanctis” che consista in un ritorno alla sua opera al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> ogni<br />

arbitrario e deviante filtro interpretativo.<br />

97

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!