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Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

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aveva scandalizzato il toscano D'Ancona ma non il napoletano Croce 92 -, De Sanctis univa,<br />

però, momenti <strong>di</strong> grande intensità patriottica e civile. Non a caso proprio al Mazzini<br />

riservò uno <strong>dei</strong> più alti giu<strong>di</strong>zi espressi nelle lezioni sulle due scuole; infatti gli riconobbe<br />

il merito <strong>di</strong> essere stato l'ideatore del primo programma <strong>di</strong> "unità e libertà nazionale".<br />

Precursore e non profeta <strong>dei</strong> valori dell'unità e <strong>di</strong> democrazia, Mazzini, nell'analisi<br />

desanctisiana, conquistò, pur tra critiche, talvolta severe, un posto <strong>di</strong> rilevante<br />

considerazione morale.<br />

Straor<strong>di</strong>naria commozione suscitarono tra il pubblico <strong>di</strong> studenti ed ammiratori le<br />

parole conclusive che il critico volle de<strong>di</strong>care al leader della scuola democratica; in esse si<br />

colgono la passione civile e l'attaccamento agli ideali risorgimentali del fervido oppositore<br />

della tirannide borbonica e <strong>di</strong> colui che aveva accettato il carcere e l'esilio in nome <strong>di</strong> una<br />

non generica idea <strong>di</strong> libertà e <strong>di</strong> democrazia.<br />

"E quando si farà qualche passo nella via della libertà e dell'eguaglianza, qualche<br />

progresso nella via dell'emancipazione religiosa, qualche cammino nella via<br />

dell'educazione nazionale, certo voi, nella vostra giustizia, guarderete lì in fondo e vedrete<br />

l'uomo che aveva levato quella ban<strong>di</strong>era, lo ricorderete con rispetto e <strong>di</strong>rete: ecco il<br />

precursore. Questo è il vero carattere, questa è la vera importanza e la vera gloria del<br />

Mazzini" 93 .<br />

Parole roride <strong>di</strong> magico ardore che risvegliarono nei giovani ascoltatori sentimenti<br />

civili e patriottici intensi. D’altronde Francesco Torraca, ricordando quella seconda scuola,<br />

scriveva: “Sotto i nostri occhi ammirati, si svolse la storia del risorgimento nazionale - non<br />

soltanto la storia esterna, fatti, aspirazioni, tendenze, contrasti, passioni, che generano i<br />

fatti. Grande, gloriosa storia, non ha avuto, sinora, narratore più acuto e più eloquente, più<br />

imparziale e più commosso <strong>di</strong> lui 94<br />

La partecipazione <strong>di</strong>retta a taluni importanti avvenimenti storici e al tempo stesso la<br />

rigorosa acribia critica permettevano al De Sanctis <strong>di</strong> affrontare argomenti quantomai<br />

contemporanei al proprio tempo senza mai cadere in semplificazioni <strong>di</strong> comodo o in<br />

retoriche quanto false ricostruzioni storiche. La nuova letteratura portava dentro <strong>di</strong> se<br />

motivi <strong>di</strong> confronto estremamente impegnativi. Solo un uomo dal suo passato politico e<br />

civile poteva cimentarsi con essi senza correre il pericolo <strong>di</strong> cadere in arbitrarietà ed<br />

eccessi.<br />

Nelle recensioni all’e<strong>di</strong>zione del ‘97 delle lezioni sulle due scuole fu rimproverato al De<br />

Sanctis, fra l‘altro, lo stretto legame esistente nella critica tra questioni letterarie e motivi<br />

politici: accuse queste destinate ad infrangersi contro una scelta <strong>di</strong> metodo coerente ed<br />

omogeneo anche alle sue valutazioni estetiche. Ancora Bertana, come si è visto uno <strong>dei</strong><br />

più accesi tra i critici del pensiero desanctisiano, scriveva:<br />

“La sintesi dunque che il De Sanctis ha tentato, applicando alla letteratura i concetti<br />

essenzialmente politici <strong>di</strong> libertà e democrazia, non è soltanto un po’ artificiosa, ma<br />

92 Cfr. BENEDETTO CROCE, Il De Sanctis e i suoi critici recenti, in id, Una famiglia <strong>di</strong><br />

patrioti ed altri saggi storici e critici, Bari, Laterza, 1927 2 , pp. 226-27.<br />

93 F. DE SANCTIS, La letteratura italiana nel secolo XIX. cit. p. 441<br />

94 F. TORRACA, Francesco De Sanctis e la sua seconda scuola (1903), in La Giovinezza, cit.<br />

p. 464.<br />

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