Atti dei seminari di studi desanctisiani - Morreseemigrato.Ch

PROF. GIUSEPPE CARFAGNA
Preside dell’Istituto Magistrale “F. De Sanctis ” Lacedonia (AV)
Porgo il cordiale benvenuto e saluto a tutti i partecipanti al seminario di studi
desanctisiani, il cui tema è “Dalla grammatica alla storia: per discutere di Francesco
De Sanctis”.
Saluto in particolare il sig. sindaco di Morra De Sanctis, dott. Rocco Di Santo, i
relatori Proff. Mario G. Giordano, direttore della rivista “Riscontri”, e Toni fermano,
docente di Storia della critica e della storiografia letteraria presso l’Università degli
Studi di Cassino.
Un affettuoso saluto e ringraziamento rivolgo ai giovani del Liceo- Ginnasio di
Sant’Angelo dei Lombardi, dell’istituto Tecnico per Geometri “O. D’Agostino” di
Avellino e del Liceo-Ginnasio “Colletta” di Avellino, accorsi così numerosi a questo
seminario, guidati dai dirigenti scolastici Proff. Marandino e Malanga e dai Proff.
Baldassarre, De Falco e Sasso.
Sono grato ai rappresentanti del CRESM, ed in particolare al Dott. Salzarulo e al
Prof. Pelullo per averci dato la possibilità di “vivere”, e anche di “gustare” questa
giornata desanctisiana, considerato che al termine del seminario è previsto un buffet
con assaggio di “piatti desanctisiani”.
Spiace che questo seminario non si sia potuto svolgere nell’ultracentenario
edificio, che, purtroppo, non dispone di una sala idonea ad ospitare così numerosi
partecipanti.
Rivolgo, perciò, un sentito ringraziamento alla Superiora dell’istituto “Cerchione”
suor Armanda Farro, che ci ha consentito di fruire di questo ampio e accogliente
salone.
Sentimenti di perenne gratitudine professiamo al Sommo Critico Irpino per avere
istituito qui, a Lacedonia, nel 1878 la Scuola Normale Governativa Rurale, oggi
Istituto Magistrale, onore e vanto dell’Irpinia.
Oggi, purtroppo, come dicevo poco fa con alcuni colleghi, l’istituto Magistrale è
in declino.
Varie le cause: il pauroso calo demografico, la proliferazione di istituzioni di
scuole di secondo grado in molti paesi viciniori dovuta alla politica clientelare
praticata negli ultimi decenni, e, infine, il decreto del marzo 1997 che, prevedendo la
formazione universitaria del “maestro” ed abolendo il corso quadriennale con il quale
si conseguiva il titolo con valore abilitante per l’accesso ai concorsi a posti di
insegnante nella Scuola Elementare e Materna, ne ha di fatto decretato la “morte”.
Un declino che si tenta di contrastare ed impedire con l’istituzione di un corso
sperimentale di Scienze della Formazione, per non “tradire” la natura pedagogica
dell’istituzione fortemente voluta dal De Sanctis per operare il riscatto culturale,
morale e civile del popolo del Sud bisognoso di vita nuova.
Il De Sanctis, come dicevo, istituì nel 1878 la Scuola Normale Governativa Rurale
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