Contratto ImpresaEuropa - Cedam

SAGGI 997
quanto il contesto è cambiato. In questi casi allora l’armonizzazione non
sarà solo possibile ma anche auspicabile, non solo per procedere nel cammino
di integrazione europea ma anche per modernizzare le proprie normative
e adeguarle al contesto in cui si inseriscono, per rendere i propri
cittadini più competitivi nel mercato comunitario.
Tuttavia la questione dell’armonizzazione rimane attuale ed aperta. In
questo periodo l’Unione Europea sta attuando precise pressioni – anche
sul nostro Paese – affinché si inietti « una robusta dose di concorrenza nel
campo delle professioni » in quanto questa circostanza « promuoverebbe
maggiore efficienza nei costi, prezzi più bassi, migliore qualità e servizi innovativi
» ( 45 ); questo attraverso l’introduzione di regolamenti più snelli volti
all’eliminazione di barriere all’accesso alle professioni ormai incompatibili
con l’attuale struttura economica e di mercato, e di vincoli tariffari e
divieti di pubblicità che di fatto ostacolano una fisiologica concorrenza.
Sul punto la risposta italiana, in particolare, è stata quanto mai emblematica
del permanere di una diversa percezione della situazione.
Infatti, tra le novità inserite dal regolamento recentemente elaborato
dal sottosegretario all’Istruzione ( 46 ), approvato in data 22 dicembre 2005
dal Consiglio dei Ministri troviamo un ulteriore freno alla « liberalizzazione
», in quanto introduce ulteriori limiti all’accesso di professioni (quali
quella di assistente sociale, biologo, chimico, ingegnere, psicologo) già
oggetto di filtri all’ingresso.
Questa situazione costituisce il più eloquente esempio di come la percezione
delle professioni e delle modalità di esercizio delle stesse sia
profondamente divergente nella coscienza nazionale e nella visione « comunitaria
»; probabilmente il tema delle discriminazioni « a rovescio » e il
riconoscimento di questa problematica a livello legislativo ha costituito il
catalizzatore per portare alla luce un problema che deve essere affrontato
– unitamente alla tematica della riforma degli ordini professionali – a livello
legislativo nazionale in tempi brevi.
( 45 ) Così il Commissario Europeo alla Concorrenza sig.ra Neelie Kroes nel corso di un
seminario sulle professioni organizzato dall’Unione Europea nel mese di novembre 2005.
( 46 ) Si veda a tale proposito De Cesari, ne Il Sole 24 Ore, 3 gennaio 2006.