Contratto ImpresaEuropa - Cedam

1016 CONTRATTO E IMPRESA / EUROPA
2. – Le nuove controversie
Dazi anti-dumping definitivi imposti dagli Stati Uniti sull’acciaio inossidabile
messicano ( 5 )
Il 26 maggio 2006, il Messico ha richiesto consultazioni con gli Stati
Uniti in merito ad una serie di determinazioni anti-dumping definitive
adottate dal Dipartimento del Commercio statunitense («US Department
of Commerce »). Le determinazioni in questione riguardano le importazioni
di acciaio inossidabile provenienti dal Messico.
La richiesta di consultazioni messicana prende di mira anche alcune
disposizioni legislative e regolamentari e la metodologia utilizzata dal Dipartimento
del Commercio statunitense che risultava nell’applicazione
dello “zeroing”. Per “zeroing” si fa riferimento alla prassi di assegnare, nel
calcolo dei margini di dumping, un margine equivalente a zero a quelle
transazioni nelle quali il prezzo di esportazione del prodotto in questione
risulta superiore a quello applicato nel paese di origine. Tale prassi ha lo
scopo di prevenire che il margine negativo di dumping per una categoria di
prodotti possa compensare un margine positivo di dumping per un’altra
categoria di beni. Così facendo, lo “zeroing” finisce per aumentare l’ammontare
del margine di dumping finale.
In particolare, il Messico sostiene la violazione dell’articolo VI dell’Accordo
Generale sulle Tariffe ed il Commercio (“GATT”) ( 6 ) e di diverse
disposizioni dell’Accordo Anti-dumping ( 7 ).
Il 12 giugno 2006, il Giappone ha richiesto di partecipare alle consultazioni
( 8 ).
Misure statunitensi relative ai gamberetti tailandesi ( 9 )
Il 24 aprile 2006, la Tailandia ha richiesto consultazioni con gli Stati
Uniti in merito ad alcune misure da quest’ultimi imposte sulle importa-
( 5 ) «United States — Final Anti-dumping Measures on Stainless Steel from Mexico »,
WT/DS344/1.
( 6 ) «The General Agreement on Tariffs and Trade ».
( 7 ) Tra le disposizioni che il Messico ritiene violate vi sono gli articoli 1, 2.1, 2.4, 5, 6.10,
9, 11 e 18.
( 8 ) In base all’articolo 4:11 dell’Intesa, se un paese Membro, estraneo alla controversia,
ritiene di avere un interesse commerciale sostanziale nella controversia in questione può
notificare alle parti in causa la propria richiesta di partecipazione. Questa deve essere accettata
dalla parte convenuta.
( 9 ) «United States – Measures Relating to Shrimp from Thailand », WT/DS343/1.