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Contratto ImpresaEuropa - Cedam

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692 CONTRATTO E IMPRESA / EUROPA<br />

sistema commerciale multilaterale non discriminatorio ». In altre parole,<br />

« le iniziative di commercio equo e solidale agiscono alla stregua di un<br />

meccanismo di mercato che offre una scelta più ampia sia ai produttori che<br />

ai consumatori » e pertanto, « se i governi volessero introdurre provvedimenti<br />

normativi basati sul commercio equo e solidale, essi dovrebbero tenere<br />

conto degli obblighi derivanti dalla loro appartenenza all’OMC » ( 56 ).<br />

Simili affermazioni sono riprese anche in un recente documento comunitario,<br />

in cui il commercio equo e solidale viene ricondotto alla categoria<br />

più ampia del commercio etico e quindi considerato un aspetto della<br />

cosiddetta responsabilità sociale dell’impresa ( 57 ). In tal senso si esplicita<br />

il proposito di ricorrere ad uno strumentario tipicamente privilegiato<br />

dall’economia sociale di mercato: il meccanismo informativo, inteso come<br />

strumento idoneo a consolidare « il potere esercitato dai cittadini in<br />

qualità di consumatori » in una fase caratterizzata – attraverso i processi di<br />

mondializzazione – dalla « configurazione del mondo come una società di<br />

consumatori ». Il tutto condito da un rilievo riconducibile ad una preoccupazione<br />

ricorrente presso i fautori dell’economia sociale di mercato:<br />

che l’incontro di domanda ed offerta non sia alterato da asimmetrie informative<br />

e che queste non producano « una mancanza di fiducia a scapito di<br />

tutti » ( 58 ).<br />

Alla luce di ciò si ribadisce che il commercio equo e solidale « dipende<br />

da una serie di sistemi basati sulla conoscenza concepiti per informare<br />

i produttori e i fornitori di beni e servizi » e che ciò comporta il ricorso a<br />

misure « che garantiscano ai consumatori il soddisfacimento dei loro desideri<br />

» ( 59 ): misure – evidentemente considerate in linea con un nuovo modo<br />

di intendere l’edonismo consumistico – quali lo sviluppo di un sistema<br />

di certificazione attraverso marchi « fair trade » ( 60 ).<br />

( 56 ) COM (1999) 619 def., cit.<br />

( 57 ) Parere del Comitato economico e sociale sul tema del Commercio etico e programmi di<br />

garanzia per i consumatori del 10 ottobre 2005, in G.U.C.E., C 28, 3 febbraio 2006. Nel documento<br />

si definisce il commercio etico come « il tentativo consapevole di adeguare le attività<br />

commerciali (produzione, vendita, acquisto) di un’impresa, organizzazione o singolo<br />

individuo ad una serie di valori etici ». Il commercio equo solidale è invece « il commercio<br />

in cui gli operatori coinvolti, siano essi produttori, consumatori o acquirenti, non sono<br />

svantaggiati e ottengono un beneficio ragionevole e proporzionato ».<br />

( 58 ) Ibidem. Al proposito i rilievi critici di Wilhelmsson, The Abuse of the « Confident<br />

Consumer » as a Justufucation for EC Consumer Law, in Journ. Cons. Pol., 2004, p. 317 ss.<br />

( 59 ) Parere del Comitato economico e sociale sul tema del Commercio etico, cit.<br />

( 60 ) Su cui ad es. la risoluzione del Parlamento europeo A4-0198/98 (sul commercio<br />

equo e solidale).

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