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organizzazione snella e modulare. Come si adatta il sindacato

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M. Canauz – Oltre <strong>il</strong> taylorismo: l’Organizzazione Snella, quella Modulare e <strong>il</strong> loro Riflesso sul Sindacato<br />

un’aspetto maggiormente collaborativi rispetto a quello che dominava fino alla fine degli anni ’80<br />

quando l’un<strong>il</strong>ateralismo del managment dominava le relazioni industriali nei principali<br />

stab<strong>il</strong>imenti?<br />

A tale propo<strong>si</strong>to voglio riportare un mio studio 37 precedente sulle relazioni <strong>si</strong>ndacali in<br />

Michelin. Intervistando <strong>il</strong> direttore delle Risorse Umane e degli affari legali della Michelin risultò<br />

che l’azienda, la più numerosa in Italia per addetti nella produzione di pneumatici, gestiva i suoi<br />

collaboratori attraverso un forte paternalismo.<br />

Era l’azienda che pensava a loro e al <strong>si</strong>ndacato rimaneva solo un ruolo marginale da<br />

“guastafeste”, soprattutto se <strong>si</strong> contrapponeva alle scelte aziendali.<br />

Un male da sopportare ma che sarebbe potuto essere eliminato se l’azienda avesse sempre<br />

operato con giustizia.<br />

Il comportamento “giusto” dell’azienda avrebbe, infatti, fatto venire meno <strong>il</strong> malcontento che<br />

sarebbe stato secondo questa concezione alla base delle “tessere” e quindi del ruolo del <strong>si</strong>ndacato.<br />

Ma è questa la concezione del <strong>si</strong>ndacato che può portare a nuove relazioni <strong>si</strong>ndacali<br />

partecipative, così ut<strong>il</strong>i, se non proprio necessarie per una <strong>organizzazione</strong> aziendale “<strong>snella</strong>” ?<br />

Tuttavia quando le aziende dovettero modificare la loro struttura organizzativa dovettero<br />

ripensare i loro rapporti con i <strong>si</strong>ndacati.<br />

La diffu<strong>si</strong>one della lean production all’interno delle grandi imprese ed <strong>il</strong> forte coinvolgimento<br />

individuale su cui essa <strong>si</strong> basa, introducono grandi trasformazioni nella rappresentanza collettiva<br />

dei lavoratori.<br />

Il <strong>si</strong>ndacato <strong>si</strong> è trovato di fronte al bivio se mantenere <strong>il</strong> suo ruolo di organismo<br />

prevalentemente “conflittuale” o di diventare “partecipativo”.<br />

Tali caratteristiche sembrano anche essere legate ai cambiamenti nella compo<strong>si</strong>zione<br />

quantitativa e qualitativa della forza lavoro, ai metodi impiegati, dalle diverse organizzazioni per<br />

<strong>il</strong> raggiungimento dei propri obiettivi e più in generale, ai mutamenti nell’<strong>organizzazione</strong> del<br />

lavoro e della produzione.<br />

Per comprendere meglio le trasformazioni in atto è forse meglio brevemente ricostruire le<br />

principali forme <strong>si</strong>ndacali in riferimento anche all’evoluzione delle forme organizzative dalla<br />

produzione artigianale alla lean production.<br />

Una prima tipologia è rappresentata dal SINDACATO DI MESTIERE.<br />

Il <strong>si</strong>ndacato di mestiere <strong>si</strong> è sv<strong>il</strong>uppato soprattutto nel corso del XIX secolo principalmente in<br />

37 Bornengo M. and Canauz M. (2003), Anatomia della negoziazione <strong>si</strong>ndacale, FrancoAngeli, M<strong>il</strong>ano, soprattutto<br />

pag. 230 e ss.<br />

- © 2003 www.ea2000.it - N. 4/2005 59

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