organizzazione snella e modulare. Come si adatta il sindacato
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M. Canauz – Oltre <strong>il</strong> taylorismo: l’Organizzazione Snella, quella Modulare e <strong>il</strong> loro Riflesso sul Sindacato<br />
Comunque <strong>si</strong>a, sulla base delle con<strong>si</strong>derazioni sopra esposte, i <strong>si</strong>ndacati <strong>si</strong> sono spesso<br />
opposti all’introduzione di programmi di collaborazione stretta cercati e voluti dal managment.<br />
Sono stati pochi <strong>si</strong>ndacalisti (Vaccaro 1997) che hanno tuttavia sottolineato come la nuova<br />
<strong>organizzazione</strong> non danneggiasse solo <strong>il</strong> <strong>si</strong>ndacato ma offrisse di fatto nuove prospettive e nuova<br />
forza alla rappresentanza collettiva dei lavoratori all’interno delle fabbriche.<br />
In un <strong>si</strong>stema produttivo che <strong>si</strong> basa (in larga parte) sul <strong>si</strong>stema di produzione del just in time<br />
<strong>il</strong> <strong>si</strong>ndacato potrebbe, infatti, infliggere seri danni (soprattutto in termini di costi più elevati)<br />
all’azienda attraverso l’azione organizzata di fermi delle linee produttive, di scioperi o anche solo<br />
di minacce di scioperi.<br />
<strong>Come</strong> hanno sostenuto Wormack, Jones e Ross (1990), infatti: «produrre senza scorte è come<br />
lavorare senza rete di protezione».<br />
UN ESEMPIO DELLA NUOVA FORZA DEL SINDACATO<br />
Nel 1992 i lavoratori di una azienda che forniva la General Motors dopo una serie di infruttuose<br />
trattative salariali decisero di effettuare alcune ore di sciopero.<br />
Tale azione comportò la sospen<strong>si</strong>one della produzione di molte delle fabbriche di<br />
E’<br />
assemblaggio<br />
evidente che<br />
della<br />
queste<br />
casa<br />
argomentazioni<br />
automob<strong>il</strong>istica<br />
comportano<br />
americana, compreso<br />
una metarifles<strong>si</strong>one<br />
<strong>il</strong> nuovis<strong>si</strong>mo<br />
del<br />
e tecnologicamente<br />
<strong>si</strong>ndacato sulla<br />
<strong>organizzazione</strong> fatta non in una logica partecipativa, ma ancora conflittuale.<br />
avanzatis<strong>si</strong>mo stab<strong>il</strong>imento Saturn.<br />
Il <strong>si</strong>ndacato non avrebbe di fatto modificato la sua concezione del rapporto con l’impresa ma<br />
solo la forma del confronto.<br />
Probab<strong>il</strong>mente l’accettazione piena del <strong>si</strong>stema richiederebbe un ulterio avanzamento della<br />
mentalità <strong>si</strong>ndacale sempreché naturalmente la lean production possa essere con<strong>si</strong>derata un valore<br />
condiviso e condivi<strong>si</strong>b<strong>il</strong>e.<br />
Macduffie (1995) tuttavia nota che al <strong>si</strong>ndacato anche di fronte a relazioni dirette tra<br />
managment e lavoratori rimarrebbe comunque uno spazio ampio.<br />
Ad esempio sul fronte della contrattazione collettiva i <strong>si</strong>ndacati potrebbero sempre cercare di<br />
ottenere salari più alti e maggiori benefici per i lavoratori della categoria.<br />
Sim<strong>il</strong>mente potrebbero agire avanzando richieste qualitative attinenti al miglioramento delle<br />
condizioni di lavoro (con particolare riguardo alla <strong>si</strong>curezza sul lavoro), all’ergonomia delle<br />
postazioni, alla gestione dei tempi e degli straordinari.<br />
Secondo Macduffie potrebbero poi, o dovrebbero, contrattare sui ritmi di lavoro (per limitare<br />
lo stress conseguente) direttamente riconducib<strong>il</strong>i alla nuova <strong>organizzazione</strong> del lavoro e della<br />
produzione. Tutti aspetti nei quali, secondo lo studioso, le probab<strong>il</strong>ità di successo del <strong>si</strong>ndacato<br />
64 © 2003 www.ea2000.it -<br />
- N. 4/2005