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organizzazione snella e modulare. Come si adatta il sindacato

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M. Canauz – Oltre <strong>il</strong> taylorismo: l’Organizzazione Snella, quella Modulare e <strong>il</strong> loro Riflesso sul Sindacato<br />

stampaggio termoindurente, una di tornitura metallo e una di assemblaggio (unendo la<br />

componentistica metallica con l’involucro in plastica).<br />

L’<strong>organizzazione</strong> del personale dell’azienda che nel frattempo aveva raggiunto le cento unità<br />

(inizio anni ’60) <strong>si</strong> basava su una forma rigida di taylorismo.<br />

Ogni reparto aveva una precisa scala gerarchica e le man<strong>si</strong>oni erano estremamente<br />

dettagliate. Partendo dalle indicazioni previste in maniera generica dal CCNL applicato erano<br />

stati ricavati preci<strong>si</strong> man<strong>si</strong>onari.<br />

Alla base della scala gerarchica vi erano gli operatori che avevano <strong>il</strong> compito precipuo di<br />

condurre macchine secondo procedure prescritte ed eseguendo semplici operazioni manuali sul<br />

prodotto.<br />

Oltre a ciò l’operatore effettuava interventi manuali di avviamento e di regolazione per<br />

as<strong>si</strong>curare la continuità del funzionamento della macchina.<br />

In caso di anomalia l’operatore doveva astener<strong>si</strong> da qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> intervento meccanico pena <strong>il</strong><br />

provvedimento disciplinare a suo carico. Anche i carichi di lavoro erano rigorosamente stab<strong>il</strong>iti<br />

con un preciso rapporto uomo-macchina concordati con le nascenti rappresentanze <strong>si</strong>ndacali.<br />

Ogni due gruppi di macchine vi era un co<strong>si</strong>ddetto “specialista” che aveva <strong>il</strong> compito di<br />

intervenire in caso di lieve anomalia della macchina. Tendenzialmente gli interventi erano di<br />

natura meccanica mentre non rientravano tra le competenze dello specialista gli interventi di<br />

natura elettrica (tali interventi erano di esclu<strong>si</strong>va competenza di personale specializzato all’uopo<br />

formato).<br />

Sopra gli specialisti operavano gli as<strong>si</strong>stenti di reparto che avevano <strong>il</strong> compito di intervenire<br />

nel caso di guasti meccanici più comples<strong>si</strong>, per la regolazione delle macchine e per <strong>il</strong> cambio<br />

stampi.<br />

L’operazione di cambio stampi venivano effettuata <strong>si</strong>a nel reparto di stampaggio <strong>si</strong>a nei<br />

reparti di tornitura metallica.<br />

Nei reparti di stampaggio operavano due tipi di macchine di diverso tonnellaggio. Di<br />

conseguenza gli stampi avevano pe<strong>si</strong> e dimen<strong>si</strong>oni diverse e richiedevano personale<br />

specificamente formato.<br />

A tale propo<strong>si</strong>to bisogna affermare che l’azienda aveva un mix culturale non troppo elevato.<br />

Nella fase iniziale dell’azienda non era, infatti, presente nessun laureato e la percentuale dei<br />

diplomati, compreso <strong>il</strong> titolare, raggiungeva <strong>il</strong> 15% della forza lavoro. La formazione dei neo<br />

assunti, che in<strong>si</strong>stevano qua<strong>si</strong> totalmente sugli abitanti della zona, avveniva principalmente con<br />

l’accostamento al personale più esperto.<br />

Intorno agli anni ‘70 l’azienda per aumentare la sua produzione e per evitare un impatto<br />

- © 2003 www.ea2000.it - N. 4/2005 109

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