fuflus è una abbreviazione del già visto fufluns.lasl sembra il genitivo di lasa, che era il nome di divinitàfemminili di ordine inferiore, accompagnatrici di altresuperiori.pul probabilmente è l'abbreviazione di pultuce«Polluce», uno dei Dioscuri, con un riferimento allacostellazione dei Gemelli (iscr. 156, 208 TET).tvnth probabilm. è l'abbreviazione di tuntles «diTindaro» (ThLE I 348), che era il padre dei Dioscuri.marisl «di Marte» (iscr. 476 TET), in genitivo.lath probabilm. è l'abbreviazione di *lathuns(-l) «(di)Latona», madre di Apollo e Diana, derivato dal grecodorico Lató.leta(s), lethas probabilm. è da interpretare «di Leda»,moglie di Tindaro e madre dei Dioscuri, dal greco Léda.tur = turans «di Venere» lettura e interpretazione di A.Morandi, Nuovi lineamenti di lingua etrusca, Roma,1991, pagg. 200-202.mar, mari probabilm. è l'abbreviazione di marisl, giàvisto.herc è l'abbreviazione di hercles «di Ercole».metlvmth «nella (con)federazione (etrusca)» (inlocativo) od anche «durante la (festa, anche religiosa,della) confederazione», in complemento di tempo,dunque (iscr. 99, 131 TET).lethas così mi sembra che si debba correggere il lethamdel testo.satres «di Saturno», in genitivo.velkh è molto probabilm. l'abbreviazione di *velkhansl«di Vulcano» (iscr. 856 TET).usils «del Sole» (iscr. 934 TET), in genitivo.tivr è l'abbreviazione di tivrs «della Luna» (iscr. 181,718, 748 TET). È da precisare che questi due ultimivocaboli risultano incisi nella parte posteriore delfegato.Il dott. Giulio Facchetti nella Guida Insolita degliEtruschi edito da Newton and Compton (v. sitohttp://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Etruschi/fegato.html ) le seguenti informazioni ci dà:[…] In questo paragrafo affronteremo l’aspettolinguistico e la sua interpretazione.Il fegato etrusco di bronzo ha le seguenti dimensioni:mm 126 x 76 x 60. Per l'esame delle viscere essoveniva capovolto di sotto in su perché la parte inferioreera ritenuta la più importante, su questa si alzano treprotuberanze che sporgono: la più piccola a forma semimammellare (il processus papillaris), la secondapiramidale (il processus pyramidalis), la terza è lacistifellea.Su questa superficie si trovano quaranta iscrizioni chesi riferiscono a nomi di divinità tra le quali sonoidentificate: Tin (Giove), Uni (Giunone), Neth (Uns),(Nettuno), Vetisi (Veiove), Satres (Saturno), Ani(Giano), Selva (Silvani), Mari (Marte), Futlus (Bacco),Cath (Sole), Herole (Ercole), Mae (Maius) e altri cinqueo sei che non hanno corrispondente nella religioneromana. Nella parte convessa si trovano due iscrizioni,una su di un lobo (Usils = parte del sole), l'altrasull'altro (Tivs = parte della luna). Il fegato di bronzoreca attorno al margine esattamente sedici casellecontenenti ciascuna il nome di una divinità e questesedici caselle corrispondono alle altrettante parti in cuigli Etruschi dividevano il cielo.Fonte: http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Etruschi/fegato.htmlSul fegato etrusco sono stati fatti molti studi, i più ritrovata a Volterra che rappresentava un sacerdote (3°importanti furono quelli dei ricercatori tedeschi Deecke secolo a.C.) che tiene in mano un fegato come quello(1880), Korte (1905), Thulin (1906) che misero in ritrovato a Ciavernasco di Settima, vicino al ponte dellarisalto l'importanza di questo cimelio archeologico Ragione. Dunque il nostro bronzo è uno strumentodefinendolo un documento fondamentale per la originale della “disciplina”; l'aruspice interpretava ilconoscenza della religione e della lingua etrusca. Ma a volere divino da segni particolari riscontrati nel fegatoche cosa serviva questa riproduzione bronzea di un della vittima sacrificata, cioè poteva prevedere sefegato di pecora con tante iscrizioni in lingua etrusca? Il un'impresa si sarebbe compiuta sotto influssi favorevoliKorte lo confrontò con il coperchio di un'urna cineraria o sfavorevoli, confrontando il viscere ancora caldo col108<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> <strong>XIII</strong> – <strong>NN</strong>. 67/68 MARZO-APRILE/MAGGIO-GIUGNO 2009
modello bronzeo inscritto, che fungeva da guida, daprontuario.Il Fegato Etrusco risale al periodo tra il secondo e ilprimo secolo avanti Cristo (come denunciano lecaratteristiche delle scritture usate nelle iscrizioni) enon all'epoca della dominazione etrusca nella PianuraPadana (V - IV - sec. a.C.). Quindi il fegato non è daritenersi un documento della dominazione etrusca nellaprovincia di Piacenza, ma un oggetto prodottosuccessivamente da nuclei etruschi presenti nellecolonie tra Pesaro e Rimini o nella stessa Piacenza,oppure è da ritenersi un oggetto erratico perduto da unauspice che seguiva una legione romana (Ducati). Lasua relativa "tardità" nulla toglie all'interesse che destain noi, perché rappresenta una lunga tradizioneconservatasi intatta attraverso i secoli (Terzaghi). Più diquaranta saggi sono stati pubblicati in tutto il mondosul Fegato piacentino, ciò testimonia la "fama" a livellomondiale del nostro reperto, unico esemplare nella suaforma (esiste un altro Fegato di Alabastro al museoGuarnacci di Volterra); modelli di fegato con le stessecaratteristiche suddivisioni, sono stati ritrovati aBabilonia, nella valle del Tigri e dell'Eufrate e adHattusas la capitale degli Ittici. Questi sono in terracotta ma utilizzati con lo stesso scopo religioso di quellodi Piacenza.Esiste anche un’interpretazione geografica delfegato, di cui si riporta una breve descrizione:· le scritte sulla parte posteriore della mappaindicano le due regioni principali della mappa,la parte meridionale LIVR (o TIVR, non è chiarala lattera iniziale) diventa YHDS (oppure T-HDS) che ricorda sia la parola GIUDA che laHADESH (Kadesh) storicamente famosa eattualmente localizzata erroneamente nella Siriamediorientale· la regione settentrionale viene invecedenominata YSILS che diventa P^HY^,leggibile come PNHYN (in queste scritte le duelettere S etrusche appaiono unificate e quindic'è equivalenza tra la N semitica e la sua quasiuguale ^, la lettera "muta"), la regione delmonte PAN-Cervino nonchè legata allaquestione punica Tra le scritte delle singoleregioni appaiono evidenti le seguentiinterpretazioni:· la montagna a forma di conoide, il monteCervino, si presenta con la scritta TLUS chediventa TYP^ (TYPN), il nome della divinita'TIFEO (TIFONE)· Tifeo-Tifone è legato storicamente ai vulcanidell'Italia meridionale, dall'area vesuviana alvulcano Etna e difatti nella mappa compare lascritta TYP^ esattamente nel settore checorrisponde alla Campania e nello spicchioesterno corrispondente alla Sicilia· tra la regione Sicilia (TLUS che diventaTYP^) e la regione Calabria c'è un segno lungoche indica chiaramente lo stretto di Messina· la regione Calabria, indica con il nomeLEThA tale stretto di Messina e la paroladiventa YG-ZB· a prescindere dal significato suo originale(per esempio Z-B, "questo è il padre"), ZB è loZEB famoso nelle cronache assire, un fiume chenasce dal Monviso, scorre nell'Adriatico, passadallo stretto di Messina e arriva a sfociarenell'oceano Atlantico· che la parola ZB sia legata a questo fiumeappena descritto lo ritroviamo nella parolaaccanto al Monviso, che anch'essa la si leggecome YG-ZB-K (LEThAM etrusco)· sappiamo per certo che il fiume ZEB eranodue, uno meridionale e uno settentrionale, edifatti troviamo aldila' della catena alpina, dovenasce il fiume Danubio, la parola CAThA chediventa tB-ZB, il "doppio Zeb", o meglio l'altroZeb da identificare come Danubio· nella parte centrale del fegato abbiamo lacatena alpina e sotto di essa abbiamo il fiumeche nasce dalla protuberanza a sinistra, il Po eil Monviso· la catena montuosa alpina si abbassa nellaparte occidentale· l'ultima lingua della protuberanzarappresenta la striscia morenica all'imboccodella valle d'Aosta (la più grande morenaglaciale d'Europa, un panorama unico che lo sinota fin da lontano)· si raggiunge così la zona della grandepiramide, così alta da essere visibile da tutta lapianura· finchè siamo in pianura la piramide èrappresentata dal Monterosa (un riferimentounico per come si distingua nettamente dalresto della catena)· girando dietro la morena ed entrando nellavalle d'Aosta la vera montagna-piramide laidentifichiamo con il monte Cervino· la regione Toscana appare come YD^Y,chiaramente legata a Giuda e la parolasuccessiva contiene il DG che contraddistinguela civilta' etrusca, il VEL che diventa appuntoDGY, con DG uguale a "pesce" ma anche aisuccessivi DOGI· la regione delle Marche appare come"tHYGL", chiaramente legata ai TIGLAT assiri dicui troviamo tracce nei reperti Piceni· la regione degli Abruzzi appare come NGY-DB e sembra legata all'influenza della linguaungherese (non è un caso che sia così dato cheil popolo Israelitico abitava a fianco di altrepopolazioni e gli stessi Edomiti balcanici preseroil loro posto durante le deportazioni), SELVAdiventa NGY-DB, il "grande dio" ("nagy deba")· la stessa scritta NGY-DB la ritroviamo difattinella zona balcanica a mostrare il collegamentodi questa regione italica con quelle balcanichedanubiane· nelle regioni tedesche, nella partesettentrionale della mappa, troviamo riferimentiai "fasci", P-Sh (con la P che semiticamente sitramuta facilmente in F, come Fenici e Punici)· la parte più settentrionale, all'incirca laDanimarca, viene scritta come TINSRNE chediventa THLNS-LG, i "luoghi di Atlans" e mi<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> <strong>XIII</strong> – <strong>NN</strong>. 67/68 MARZO-APRILE/MAGGIO-GIUGNO 2009 109
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