progetto della collana Atlanti con la sola pecca di nonrisultare pienamente oggettiva nel paradosso di uncerto tecnicismo caratterizzante il corpo delle schede.Libro più propenso a mettere in luce il pianocollezionistico piuttosto che a forgiare nuove leve diaudiofili nazional-progressivi. Di fatto, è un prodottocurato e a buon mercato, che offre un’ampia gammad’immagini e informazioni in un’ottima veste grafica.Ragioni sufficienti per cedere alla tentazione diacquistarlo e consultarlo non senza provare unadiscreta dose di gratificazione. Introduzione lineare, conampio sguardo verso riviste, festival, media, e cheriesce nel suo scopo di aprire uno scorcio sul periodo. Siparte dagli Acqua Fragile, che i fan ricordano come iGenesis italiani, per chiudere con Il Volo prima deL’Uovo di Colombo. Elementi già sufficienti a percepiresia le dimensioni che i livelli di astrusa ricerca raggiuntidal fenomeno, spesso infarcito di riferimenti colti nelsuo essere permeabile a logiche spontaneiste. Delresto, nell’esuberante laboratorio progressive,improvvisazioni jazz, contaminazioni classiche, maanche matrici folk o componenti esotiche, sonopatrimoni eterogenei da cui attingere continuamente.Un lustro insigne caratterizzerà il fenomenorivoluzionando l’epopea beat attraverso psichedelia escuola di Canterbury. Si denota, da parte degli autori,una certa propensione al suono più hard. Ampio spazioviene lasciato agli Area, orfani del dotato Stratos, conTofani che condividerà un destino Hare Krishna insiemea Claudio Rocchi, originale protagonista della scenaquanto un altro importante caso, ovvero l’Alan Sorrentidi Aria accompagnato da Jean Luc Ponty. Arbeit machtfrei, per la cronaca, contiene una P38 sagomata “nellaprima edizione”. Le tematiche religiose dei Latte eMiele, invece, approderanno al Teatro Pontificio nel ’73e, sempre nello stesso anno, verranno boicottate neltour della Grecia dei “colonnelli”. Fede, speranza, caritàispirano i J.E.T. e non sono affatto ignote ai New Trolls,colossi della riviera. Il Banco e il suo “salvadanaio”restano uno dei punti cardine di tutto il filone. Spazio èriservato anche a Battiato, quello aureo, prima de L’eradel cinghiale bianco. Telaio Magnetico, tra gli altri,spicca come progetto d’avanguardia sperimentale che,in quegli anni, coinvolgerà anche gruppi come Dedaluse Opus Avantra. Biglietto per l’Inferno viene trattatoalla stregua di un punto di riferimento, con loro c’è “ilcarismatico” Canali che, a sua volta, finirà anche lui neltempio a cantare giri dei Santi Nomi. Satanismi d’epocasono invece i possibili risvolti degli Jacula riesumati ecelebrati dall’etichetta Black Widow. Notevoli esottovalutati sono gli Ibis di Sun Supreme con tanto disuite e dedica al Guru Maharaji. Anche Le Orme, peridentità e ruolo, sembrerebbero alquantoridimensionate. Osannati gli Osanna, certamente tra lepiù originali ed interessanti formazioni del periodo. LaP.F.M., naturalmente, è l’attrice mediterranea all’esteromentre Il Rovescio della Medaglia ricorre con l’aneddotodel “costosissimo impianto” sottratto. Da segnalareCarelli, “poeta-cantante” dei Pholas Dactylus con i suoirecitativi lisergico-jazz. Da evitare, magari, qualcheassenza, come quella del Gruppo d’Alternativa, Ipotesiesistenzialista senz’altro ragguardevole e da ricordare,se non fosse per altro, nei nefasti esiti delle sezionivocali. Fuori anche quei rari esempi di controtendenzapolitica, inclusa l’impronta celtica della prima ora che vasotto il nome di Janus. A malapena citato compare untardivo ed interessante caso in bilico tra i primissimiKing Crimson e la già dilagante fusion, ovvero i LivingLife di Betti già Circus 2000.E. Pietrangeli– Roma –SEGNALAZIONI:Alda MeriniMISTICA D’AMOREFrassinelli, novembre 2008, pp.434, € 19,00«Domandano tutti come si fa ascrivere un libro. Si va vicino aDio e gli si dice: feconda la miamente, mettiti nel mio cuore eportami via dagli altri… Cosìnascono i libri, così nascono ipoeti.»Mistica d’amore riunisce cinque opere di ispirazionereligiosa composte da Alda Merini tra il 2000 e il 2007,racconti poetici che hanno per protagonisti le figurefondamentali della fede cristiana. Le pagine di Corpod’amore indagano l’enigma di Gesù e il potere del suoamore per gli uomini, «fiamma che sciolse tutti ighiacciai dell’universo». Riflessioni riprese nel Poemadella croce, al centro del quale si staglia il teatro dellacrocifissione, il luogo terribile dove il dolore di Dio equello dell’uomo convergono e la pietà e la speranzasembrano bandite per sempre. In Magnificat, unaVergine Maria fragile e umanissima rivive il suosmarrimento di fronte al mistero della divinità del figlioe, in Cantico dei Vangeli, Pietro, Giovanni, Giuda, Filato,Maria Maddalena intessono con Gesù un dialogointenso, ciascuno con accenti diversi — pensosi, drammaticio intimi. In Francesco, infine, il santo di Assisiripercorre, in un monologo che è a un tempoconfessione e preghiera, le tappe fondamentali dellasua vita, dalla rinuncia ai beni del padre all’attesa dellamorte. Ne risulta un unico canto di amore mistico, dovepoesia e professione di fede si intrecciano in versi dipotente suggestione e grande forza espressiva. (DaCopertina)Un regalo meraviglioso dove poesia e fede siintrecciano in versi di potente suggestione.«Questa libera interpretazione dell’autrice non vuoleminimamente intaccare i dogmi del cristianesimo. È unomaggio personale alla figura di Cristo, con tutti i limitiche può avere l’intelligenza dell’Autrice.» (A. M.)34<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> <strong>XIII</strong> – <strong>NN</strong>. 67/68 MARZO-APRILE/MAGGIO-GIUGNO 2009
Ecco un brano del Poema della Croce (pp. 206-209):Portato sul monte,Gesù vide addensarsi intorno a luiuna schiera di anime dannateche volevano deturpare il suo volto.E un demone, il più forte,Io apostrofò dicendo che il suo sacrificiovaleva meno di nientee che lui era l’imperatore sovranodi tutte le genti.Sotto questa tremenda accusaGesù chinava il caposentendo che le tenebregli discendevano nel profondo del cuore.Il demonio è potente,è talmente potente che esce drittodal profondo della terrae attenta al cielo.Però vuole tornale al suo fulgore primitivo,vuole di nuovo recare dannoe soprattutto disconosce la paternità di Dio.Ma quando Gesù chiamava «Padre» il Creatore,il demonio si gonfiava di lacrime e di rabbiain quanto nella sua grande demenzail demonio si sentiva autogenerato.La parola «Padre», gergo di sottomissione e di colpa,èra sul labbro di Gesùcon tutta la dolcezza verginaleche aveva incoronato Maria fanciulla,l’obbedienza,l’umiltà,la terra selvaggia del desiderio,l’assunzione del desiderio,la devastazione della passione.B tutta questa pena del cuore’era ammansita apparentementedall’oscura presenza del demonio.In realtà si trattava di un trucco feroceperché Gesù fosse confusocome tutte le anime dannatechiuse nell’inferno.«Ruota verso di me la tua passione:è la ruota di un carro che mi schiaccia.Ti giuro, Padre,mi fanno meno male i chiodidi quell’enorme fascio di nervi e di muscoliche mi stringe i visceri.La tua passione, Dio,mi sconvolge.Io sto diventando un uomo di pietra.Sarà la prima pietra di quella chiesadove tu trionferai.Un uomo fatto di sola pietra.Ma mentre le pietre gridano,tuo figlio non urlerà,non piangerà.E come fa, secondo Te, Padre,un uomo così tenero come me,il figlio di Maria,a non farsi udire?Ma io sono nato nel silenzio,sono stato concepito nel silenzio,sono stato il fuggiasco del silenzio.E adesso,se mi inchiodano sopra una croce,non fanno che inchiodarele ali di una farfallafinalmente libera.Posso significare, Signore,questa piccola mia grande scoperta:che la viltà è solo un ingannoe la passione è solo un tremore di carne,la passione è solo una rosache splende al sole.»Stefano VestriniUN CHICCO D’UVAChiara d’Assisi: appunti da unviaggio«Improvvisamente Chiara miprende la mano e la stringe conforza, poi alza lo sguardo e si voltaverso di me, come faceva dapiccola.Ed io vedo che piange con gliocchi, mentre un sorriso d’infinitadolcezza le fiorisce sulla bocca.»Titivillus Edizioni 2008, Corazzano (Pi), pp. 88, € 12,00Una notte insonne a navigare su internet puòriservare delle sorprese.Questa personale indagine emotiva su Santa Chiarad’Assisi è iniziata così, per caso ed insieme comerisposta urgentissima ad una ricerca.Le pagine che seguono sono il frutto immediato evolutamente non rielaborato di questa esperienza fattadi entusiasmo, di dubbi, di riflessioni e di commozione.E come per ogni avventura affettiva, si passa in modosfacciato dalla poesia alla analisi razionale, nutrendosidi scritti e di raffigurazioni pittoriche. C’è poi un realeviaggio ad Assisi, oltre quello interiore richiamato dalsottotitolo, di cui l’autore riporta le suggestioni visive.In sintesi, il testo è la cronaca semplice dell’incontrocon una delle figure centrali della spiritualitàoccidentale. (Dalla Copertina)È superfluo aggiungere qualsiasi cosa, è piuttosto piùopportuno citare alcuni brani iniziali dal libro:1.Come è lungo questo viaggio all’indietro.La nebbia della storia, le figurine scolorite, un paeseche esiste ancora.E poi gli inganni dei ricordi, le mille incertezze di unmosaico mancante.L’abisso del tempo, l’ipocrisia, una vocina impercettibile,il frastuono del mondo.Decido comunque di provare a capire, e così vado acomprare un libro che parla di lei.All’amica libraia: “Ricordo solo il titolo: Una solitudineabitata.”Lei controlla sul video: “Ne abbiamo una copia, aspettache la cerco…”Non ricordo l’autrice, ma rammento il titolo perché èbello.<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> <strong>XIII</strong> – <strong>NN</strong>. 67/68 MARZO-APRILE/MAGGIO-GIUGNO 200935
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