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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l'Altrove ANNO XIII – NN ...

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continua da diversi millenni. Questo fenomeno naturaleè causato dallo scompenso tra l’acqua versata dai fiumie quella che scompare per evaporazione. Ora, lasciandoda parte l’ipotesi di una recente diminuzione dellepiogge, si deve spiegare come vennero a formarsibacini d’acqua interni molto grandi. Una spiegazionenaturale è che si formarono all’improvviso duranteeventi catastrofici non molti millenni fa, quandodepressioni interne, isolate dagli oceani, venneroriempite ad un livello assai maggiore di quellopreesistente dato dall’equilibrio tra evaporazione eapporto delle piogge. Eventi catastrofici capaci diriempire depressioni interne sono ondate tsunamicheprovenienti dagli oceani, dovute per esempio ad impatticon asteroidi, vedasi[43], o a rapidi cambiamentidell’asse terrestre, vedasi Barbiero[44] o Woelfli eBaltensperger[45], o perfino arrivo di acqua da fontiextraterrestri (p.e. comete). Ora c’è evidenza che ibacini interni all’Asia Centrale furono assai più estesi inpassato. Per esempio fonti letterarie come loShahnameh descrivono la regione del Sistan, oravirtualmente un deserto con il lago Hamun prossimo adestinguersi, come una ricca prateria piena diselvaggina, la riserva di caccia preferita di Rostam (lapreda più ambita era l’asino selvaggio….dalle squisitecarni arrostite sul fuoco); il Sistan fu nel terzo e nelsecondo millennio A.C. una delle aree maggiormentesviluppate al mondo, con grandi città, centri dicommercio e di lavorazione di metalli. La mappa dellaregione iranico-turanica nell’atlante di Tolomeo, di circa2000 anni fa e di cui sopravvivono tarde copie, mostraun immenso mare Caspio non separato dall’Aral, chesembra esservi incorporato, e la cui maggiorelunghezza è nella direzione est-ovest, non sud-nordcome oggi. Sebbene le mappe antiche non rispettino gliattuali standard di accuratezza, la regione erasicuramente ben nota a mercanti e viaggiatori e fu alungo sotto controllo dei persiani, il cui sistema dicomunicazione era ben organizzato con stime didistanza abbastanza precise tra i diversi punti di sostadelle carovane. Pertanto sembra improbabile un erroredi tale portata.La più forte conferma che l’Asia Centrale qualchemigliaia d’anni fa fosse molto più ricca d’acqua è stataottenuta di recente dall’analisi di foto da satellite. Peresempio queste hanno mostrato che il deserto di TaklaMakan, ora una distesa di dune alte anche oltre 200metri, era un mare interno d’acqua dolce alla finedell’ultima glaciazione, profondo più di un migliaio dimetri, vedasi Ryan e Pittman[18], che citano il lavorodel geomorfologo turco Erol Orguz. Tali ritrovamentiaprono una nuova prospettiva sulla nascita delle civiltà.Infatti i deserti dell’Asia Centrale, dove gli scaviarcheologici sono stati in passato quasi inesistenti, orastanno iniziando a fornire reperti stupefacenti, vedasiMallory e Mair[27], e potrebbero aver visto nascereciviltà antecedenti anche a quella sumerica edegiziana. Forse le evidenze descritte da Hummel[28]come “tracce di Eurasia nell’Asia Centrale” potranno infuturo essere classificata come “tracce di Asia Centralein Eurasia”.Le considerazioni di sopra offrono pertanto un certopeso all’ipotesi che, diciamo nel 5500 A.C., il periodo alquale la storia di Adamo potrebbe essere collocata,seguendo la cronologia della Septuaginta (datacorrispondente all’inizio dei calendari etiopici ebizantini), il fiume Gihon, alla sua uscita dallemontagne, sarebbe quasi subito confluito in un vastomare interno incorporante il Caspio e l’Aral e ricoprentemolta della pianura turanica. Un vero mare pertanto, dachiamarsi appropriatamente il mare di Adamo, se èlecito considerare Amu una forma contratta di Adamu,e se il tragitto preso da Adamo dopo la sua espulsionedall’Eden, seguendo la lettera del racconto biblico, loportò ad ovest, verso il sole cadente, via la valle delGihon. Possiamo allora ipotizzare che Adamo si siafermato ai piedi delle montagne, di fronte al grandemare che ora si è ritirato; si potrebbe addiritturaipotizzare che lo specifico luogo dove si stabilì all’iniziofosse dove la città di Amu/Amol fu poi costruita.Ora parleremo degli altri elementi della Genesiassociati al Gihon, ovvero del territorio di Kush,circondato dal Gihon. L’identificazione di Kush èimmediata nel nostro scenario. È la catena montuosaappena a sud del Gihon/Pandj, chiamata tuttoraHindukush, una delle quattro grandi catene montuose,col Pamir, il Kunlun e il Karakorum, che confluiscono nelmassiccio che separa la valle di Hunza dalla valle diWakhan, da cui hanno origine i quattro fiumi dell’Edensecondo la nostra ipotesi.La parola Kush si può associare al verbo kushtan, chein persiano significa “uccidere”. È pertanto il “luogodell’uccisione”. Quale uccisione tuttavia? Di nuovo,secondo un’interpretazione letterale della Genesi,l’uccisione di Abele è la principale ipotesi, e questaidentificazione è rafforzata dal significato che troveremoper l’altra regione nominata Havilah.È inoltre possibile, crediamo, spiegare come mai ilnome Kush fu ad un certo tempo cambiato inHindukush e perché si trovi anche a sud dell’Egitto unterritorio Kush, il che ha portato poi alla comunetraduzione di Kush come Etiopia e all’identificazione diun ramo del Nilo con il Gihon, sostenuta dagli Etiopi edai Copti. La nostra spiegazione, se corretta, puòilluminare alcuni aspetti dell’Esodo e della vita di Mosè.Si veda l’appendice.La parte dell’Afghanistan delimitata dall’antico Gihonha oggi il nome di Badakshan. Ci domandiamo sequesto nome derivi da antichi toponimi. Possiamovederlo come una forma contratta di Badakushstan.Ora “stan” significa “terra di”, “kush” è stato discusso,ma quale significato per “bada”? Come abbiamoricordato precedentemente, Bad Tibira era una dellecinque città prediluviane nominate nei testi sumerici,centro di lavorazione di metalli (rame e oro) e di pietrepreziose. Ivi il corpo di Dumuzi fu imbalsamato e postosu una lastra di lapislazzuli. I sumeri venivano daDilmun, una terra ad oriente, e di conseguenzadovevano avere portato informazioni su cittàprediluviane collocate ad oriente, e non nel MedioOriente (Mesopotamia), dove le città furono ricostruitedopo il diluvio assegnandovi i nomi antichi di città piùad oriente. Ora la presenza di oro e rame inAfghanistan non è un problema, tenuto conto che l’ oroin passato si trovava facilmente nel letto dei fiumi(prima che lo sfruttamento lo esaurisse) e che il rame ètuttora un prodotto della regione. Lapislazzuli sonostati estratti per tempi immemorabili da un’unica94<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> <strong>XIII</strong> – <strong>NN</strong>. 67/68 MARZO-APRILE/MAGGIO-GIUGNO 2009

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