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OSSERVATORIO LETTERARIO Ferrara e l'Altrove ANNO XIII – NN ...

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45 A. MIKÓ, Mathias Corvinus – Mathias Augustus. L’arteall’antica nel servizio del potere, in Cultura e potere nelrinascimento, a cura di L. Secchi Tarugi, Firenze 1999, pp.209-220.46 Il suo esame sistematico in lingua straniera : In Millénairede l’histoire de Hongrie, sous la dir. De P. Hanák, Budapest1986 ; L. MAKKAI, La scission dupays en troisparties, pp. 51-63, K. BENDA, La réunification de la Hongrie dans l’Empiredes Habsbourg, pp. 64-88, in Histoire de la Transylvanie, sousla dir. De B. Köpeczi, Budapest 1992 ; G. BARTA, La premierepériode de la Principauté de Transylvanie 1526-1606, pp.239-292, K. PÉTER, L’ age d’or de la Principauté deTransylvanie 1606-1660, pp. 293-345 ; I. NEMESKÜRTY,Nous, les Hongrois, Histoire de Hongrie, Budapest 1994, pp.130-207 ; B. KÖPECZI, Histoire de l’histoire de la culturehongroise, Budapest 1994.47 Annales ecclesiastici Regni Hungariae, Roma 1644.D. DÜMMERTH, Inchofer Menyhért küzdelmei és tragédiájaRómában (1641-1648), [Le lotte e la tragedia di MelchioreInchofer in Roma (1641-1648)], id. Írástudók küzdelmei.Magyar Művelődéstörténeti tanulmányok, [Le lotte deglieruditi. Saggi sulla storia della civiltà ungherese], Budapest1987, pp. 155-204.48 cfr. L. LUKÁCS, A független magyar jezsuita rendtartománykérdése és az osztrák abszolutizmus (1649-1773), [Laquestione della provincia ungherese autonoma e l’assolutismoaustriaco (1649-1773)], in “Adattár” 25, [Raccolta di materialisulla storia dei movimenti intellettuali ungheresi dei secoliXVI-XVIII], Szeged 1989.49 Per il quarto periodo cfr. nota 6.Fonte: «Nel segno del corvo. Libri e miniature della bibliotecadi Mattia Corvino re d’ Ungheria (1443-1490)», Modena,2002. pp. 33-41.Dr. Prof. István Monok,Direttore Generale della BiblicotecaNazionale Széchényi,massimo esperto della storiadella letteratura e del libro inUngheria, si è occupato anchedella famosa collezione librariadi Mattia Corvino, che siintreccia strettamente con lastoria del manoscritto rinascimentaleitaliano.N.d.R.: Rif. GyulaPaczolay: ADAGIORUMGRAECO-LATINOUNGARICORUM CHILIADES QUINQUE diJános Baranyai Decsi (La prima raccolta dei proverbiungheresi.) In N. 15-16 Luglio-Agosto/Settembre-Ottobre2000 dell'Osservatorio Letterario. In internet:http://digilander.libero.it/osservletter/paczolay.htm______Recensioni & Segnalazioni______RECENSIONI:Fabrizio MegaleDIRITTO D’AUTORE DEL TRADUTTOREEditoriale Scientifica: Napoli 2004, pp. 279, € 16,00Il volume e la sua genesiCome precisa Fabrizio Megale nella premessa, il libro“è dedicato al diritto d’autore di tre figure professionali,il traduttore letterario o editoriale, il dialoghistaadattorecinetelevisivo e il localizzatore, pococonosciute e studiate nel nostro paese, sebbene sianoall’origine dello sviluppo di attività economiche di tuttorispetto e svolgano dei ruoli chiave in tre settoriindustriali “strategici”: l’editoria cartacea ed elettronica,la produzione cinematografica e televisiva, il softwareed il web ” (p.13). Il titolo è esemplare e traduce lereali intenzione del suo autore. Si badi bene, ilriferimento non è al diritto d’autore del settore o, se sipreferisce, dell’industria della traduzione, non ènemmeno al diritto d’autore del prodotto ‘derivato’ o ‘dielaborazione’ come viene giuridicamente definita latraduzione nella normativa in materia. Il riferimento è acolui che concretamente compie l’opera ditraghettamento che sfocia in un’opera derivata, allapersona in carne ed ossa che lavora sui testi: iltraduttore. Se il riferimento è alla persona fisica deltraduttore, è naturale che ad essere analizzati saranno isuoi diritti, i suoi compensi, il regime fiscale ad essiapplicabile, la posizione del suo nome all’internodell’opera, la tipologia di contratto che lo lega alcommittente.Il libro di Fabrizio Megale, primo del genere in Italia,ha grandi meriti e proprio per questo dovrebbeobbligatoriamente fare parte della scatola degli attrezzidi qualsiasi operatore del settore, a maggior ragione, sealle prime armi. Il volume è di quelli preziosi perchérappresenta una miniera di informazioni indispensabili,di quelli che si dovrebbero tenere a portata di manoperché aiutano a percepire come meno estranea “laconoscenza degli aspetti economico-giuridicidell’editoria”, favorendo così “la partecipazioneconsapevole” (pp. 16-17). L’autore, che al dono dellachiarezza espositiva affianca quello della precisionenormativa, sfoggia una testardaggine rara nel condurreuna ricerca che lo porta a estrapolare (è il verbo chemeglio si attaglia alla sua intrapresa) il diritto d’autore“dalla normativa generale sul diritto d’autore degliautori” [1], nonché “da usi e prassi editoriali, che sitrattava di individuare, censire, e ordinare” [2], a frontedi uno scenario caratterizzato dalla pressoché totaleinsussistenza di dottrina e giurisprudenza in materia[3]. L’opera che ora sfogliamo è frutto di un lavoroimprobo, è la ricerca di un filo conduttore in un orditocomplesso, un sogno perseguito pervicacemente fin dallontano 1984 (il presente volume è uscito nel 2004)quando l’autore ha curato un numero specialesull’argomento per conto de Il Traduttore Nuovo, rivistasemestrale dell’AITI (Associazione Italiana Traduttori eInterpreti).Al cuore del problemaQual è il requisito necessario perché un’opera siatutelata dal diritto d’autore?<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> <strong>XIII</strong> – <strong>NN</strong>. 67/68 MARZO-APRILE/MAGGIO-GIUGNO 200925

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