“Tratti,42” Estate 1996 (Moby Dick, Faenza 1996);“Testo a fronte” (Marcos y Marcos, Milano, marzo1999), “MezzagoArte, antologia del premio”; Ed. Le vocidella luna, Sasso Marconi (Bologna), maggio 2008 ; 25anni di poesia, “I poeti del premio città di LegnanoGiuseppe Tirinnanzi 1981-2007.Si sono interessati alle sue arti: Tolmino Baladassari,Umberto Bellintani, Franco Buffoni, FedericoFormignani, Franco Loi, Vittorio Messori, Ermanno Olmi,Franco Piavoli, Mario Lodi, Umberto Zanetti, GilbertoCavicchioli, Franco Gottardi, Alberto Cappi, PietroCivitareale, Vittorio Montanari, Eugenio Camerlenghi,Guido Leotta, Adriano Amati, Antonio Piromalli,Pasquale Amato, Nadia Crucitti, Leoluca Orlando,Christian Förch, Dieter Jost, Wolfgang Bauernfeind.Ha partecipato, conseguendo significativi consensi, anumerosi premi nazionali ed internazionali di pittura egrafica. Suoi disegni appaiono in riviste e volumi.Per la musica, con la collaborazione di MAUROCONFORTI, ha conseguito il Premio “CITTA’ DICASALMAGGIORE” (Cr) 1988, il premio internazionale dipoesia in musica “NOSSIDE “ (Reggio Calabria ) anno1991, e 1992; Il “CANTANORD”, (Milano 1994). HaPartecipato al “FOLK FESTIVAL TRATTI “ Lugo diRomagna (Ra), 1997 e 1999.Ha inoltre partecipato a numerose interviste etrasmissioni radiofoniche e televisive:per la R.A.I. per latrasmissione di Rai educational “la scuola in diretta –donna nel sociale-“, questione della donna lavoratricenel passato.Per la trasmissione di R.A.I.3 “GEOeGEO” condotta daSveva Sagramola e le trasmissione “IL BACO DELMILLE<strong>NN</strong>IO” sulle frequenze di Radio R.A.I. 2.Berlino, 2 dicembre 2007 in un radio documentarioche prende spunto dalla sua vita e dalla sua opera(“missione bellezza”), scritto da CHRISTIAN FÖRSCH(scrittore e giornalista tedesco), per le frequenze dellaKultur-radio rbb (emittente nazionale radiotelevisivatedesca).Berlino, 6 giugno 2008, rappresentazione teatraledello stesso nella cattedrale di Berlino, (voce narranteTILMAR KUHN attrice protagonista PETRA KELLING ,regia di NIKOLAI von KOSLOWSKI.) A finerappresentazione viene tenuto un concerto “live” dipoesie e canzoni con Riccardo Cappelli alla chitarra.Berlino, 22 ottobre 2008, al radio documentario vieneassegnata una “nomination”, che consentirà all’autore, ealla produzione, di accedere alla finale del PRIX EUROPA2008.Attualmente sta registrando un CD musicale che saràallegato al libro: “FIÜMA” , (poesie e canzoni in dialettolombardo/mantovano, con oli, disegni e fotografie –della stessa autrice – relative al Po e alle “tematiche”della donna). Il libro sarà edito nel 2009.Fonte :http ://danielaraimondi.splinder.com/post/19783095/ORNELLA+FIORINILink di un brano musicale e di alcuni testi recitati dell’Autrice:http://www.myspace.com/ornellafioriniDaniela Raimondi- Londra -Franco Santamaria (1937-) — Poviglio (Re)MILLE<strong>NN</strong>IUM TERTIUM / TROISIÈNE MILLÉNAIRE48<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> <strong>XIII</strong> – <strong>NN</strong>. 67/68 MARZO-APRILE/MAGGIO-GIUGNO 2009
MILLE<strong>NN</strong>IUM TERTIUM, Opera eseguita a olio su tela, 70x50 di Franco SantamariaMillennium tertium,speranza di semeche sbocci in un’alba felicetra ali che si preparano al primo volo.S’annulla il sonno della notte.…tre, due, uno, evviva! Scoppiain visioni di neonato amore,in bollicine colorate di stellediscese tra noi,in giochi pirotecnici di lucicome onda di fuoco che scorredalle mani.Ma, nella brina dell’ombra fumogenadi quest’albauna croce di terra mortasorvolacaverne ancestrali:da alberi pendono – ancora -come ghiaccioli,spezzateali,larve di uomini vanno a fiumi di nuda pietrao a vulcani di zolfo,occhi roventi di canne fumanosu prigioniere predeo mirano a superstiti tra alti fili spinati.Millennium tertium,espoir de semence :qu’elle s’épanouisse dans une aube heureuseparmi des ailes qui se préparent au premier vol.S’annule le sommeil de la nuit.…trois, deux, un, hourra ! Il éclateen visions d’amour nouveau-né,en petites bulles colorées d’étoilesdescendues parmi nous,en jeux pyrotechniques de lumièrescomme une vague de feu qui s’écouledes mains.Mais, dans le givre de l’ombre fumigènede cette aube-ci,une croix de terre mortesurvoleles cavernes ancestrales :des arbres sont suspendues – encore -,comme des glaçons,des ailesbrisées,des larves humaines s’en vont vers les fleuves de pierrenueou vers les volcans de soufre,des yeux ardents de canons fumentau-dessus des proies prisonnièresou braquent les survivantes derrière les hauts barbelés.Fonte: «Franco Santamaria – Parola e Immagine (Poesia e Pittura)», il testo francese è dello stesso Autore.SAGGISTICA GENERALEL’IMMAGINE DELL’ITALIA NELLA POESIA UNGHERESE DEL PRIMO NOVECENTO *III. Il MITO DELL’ITALIA NELLA LETTERATURA DEL PRIMO NOVECENTO UNGHERESEL’Italia descritta dagli ungheresi durante ilRisorgimento italiano (1820-1848), e le cui circostanzepolitiche inducevano al confronto con le condizioni dellapatria, rilevando l’arretratezza dell’industria, delcommercio, la povertà delle città dell’Ungheria el’insufficienza della cultura artistica, è un’Italia cheviene trasfigurata esteticamente dal sentimentonostalgico e insieme autocritico di chi deve scoprirel’adempimento delle proprie aspirazioni inappagate inun altro processo storico nazionale più felicementeconcluso. Questo sentimento, ha influito fortementesull’espressione artistica di vari autori ungheresi e di unintero periodo storico-letterario che va dal 1870 al 1910e che si manifesta in atteggiamenti di disillusione perremoti e non realizzati ideali civili e politici, di fuga nelpassato, nell’esotico, nell’arte, di negazione delle formepoetiche precedenti, in un linguaggio nuovo.Uno stato d’animo che ha dato vita al mitodell’Italia risorgimentale, alla rievocazione dell’Italia,culla dell’arte nei secoli e ricca di esotico color locale.L’esotismo è nostalgia per il Rinascimento italiano,che a sua volta è espressione di un nuovo desiderio dibellezza.La nostalgia del Rinascimento non vuol direrecupero dell’età dell’oro, ma aspirazione a rifiutarel’ingresso nell’arte ai conflitti interiori, alle riflessionifilosofiche dell’io poetante, alle analisi inquiete suldissesto della società e della vita civile d’Ungheria. Ilmotivo esotico è consapevolezza del dissidio fra vita ecultura, del disagio esistenziale, frutto dello scontrodella vita interiore con la realtà esterna, la disillusione,la noia e l’angoscia; ma anche la rinnovata tendenzaalla speranza ed alla lotta, e allo stesso tempo il finesempre mutevole. Tutto questo fa sì che tanti spiritiinquieti cercheranno di sottrarsi al loro ambienteoriginario ed alle loro contraddizioni interiori, epenseranno di ritrovare se stessi nel rifugio dellamemoria di civiltà scomparse e diverse. Queste animein pena si metteranno in viaggio per fingere il contattocon la realtà ungherese, per allontanarsi fisicamentedalla loro patria e raggiungere l’Italia, luogo esoticodove poter rivivere poeticamente vicende umane<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>A<strong>NN</strong>O</strong> <strong>XIII</strong> – <strong>NN</strong>. 67/68 MARZO-APRILE/MAGGIO-GIUGNO 200949
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