Arcipelago Itaca 7
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Inediti. Da Due dimensioni (2009-2010)<br />
Mariangela<br />
Guàtteri<br />
154<br />
x<br />
[Videorama III]<br />
un’alba uguale al tramonto<br />
giallo che fonde nel fuxia<br />
appena accennato che versa<br />
in affronto a quel grigio che ha dentro<br />
la luce neonata da un tubo<br />
è un’overdose di mancanza<br />
di cielo che muta di giorni stagioni<br />
alterni percorsi di stella spariti<br />
cammina<br />
in cerca di mossa visiva<br />
calibra l’occhio ed è breve<br />
il tempo di scatto<br />
e sei fotogrammi al secondo<br />
stroboscopia di visioni<br />
di movimento apparente<br />
periodico in brancolo<br />
di articolazioni<br />
[Uno]<br />
Premio “Lorenzo Montano”, XXVa ediz. 2011<br />
(da cui è tratto Stati di Assedio, Anterem, 2011)<br />
È visibile in moto<br />
come un Grande Vetro (1)<br />
[ci si vede attraverso<br />
(l’ambiente e dentro)]<br />
celibe<br />
tutta una storia<br />
un concetto mentale<br />
un mito inerte<br />
sulla soglia immateriale<br />
esiguo ubiquo<br />
un labirinto un grafo<br />
che lavora intimamente<br />
pare un ragno<br />
in crescita frattàle<br />
è ragno<br />
tesse qualcosa<br />
nel primo settore<br />
si disorienta<br />
al ritmo crescente<br />
un disegno un assente<br />
(1): Esplicito riferimento all’opera<br />
duchampiana. «La posizione dello stallo<br />
è quella che non ammette movimento<br />
univoco, non ammette direzione del<br />
desiderio, è quello circolare in cui il<br />
movimento è la massima accelerazione<br />
della stasi e la stasi la minima unità del<br />
movimento. Tale posizione è quella<br />
dell’indeterminazione, in cui il segno più<br />
che essere impreciso è direttamente<br />
collegato all’immaginario, senza che<br />
intervenga la nozione del lavoro.<br />
Il lavoro è il momento dell’elaborazione<br />
del segno, ciò che stabilisce la cesura e<br />
dà all’immaginario uno statuto di<br />
oggettività. Nel Vetro la nozione di<br />
lavoro è sostituita da quella del<br />
labirinto, letteralmente lavoro dentro.»<br />
Achille Bonito Oliva, Vita di Marcel<br />
Duchamp, Marani editore