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Arcipelago Itaca 7

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Dalle opere di narrativa<br />

Marco<br />

Ercolani<br />

39<br />

Da Le mani e la follia, 1979<br />

Le mie mani sono perfettamente tese.<br />

Già da un’ora sto guardandole: con le palme rivolte verso il viso, bianche. A volte le sento piegarsi con strappi<br />

fulminei, per un attimo tempo che possano colpirmi: allora le premo rapidamente sulle gambe; resto immobile<br />

uno o due minuti, attendo. Da molti mesi mi inquietano, da quando caddi su di esse senza spezzarle. I primi che<br />

mi soccorsero guardarono con stupore quelle dita magrissime, integre, bianche. Avevo le braccia e le spalle<br />

spaccate, sanguinavo in ogni punto del corpo, ma mi dissero che continuavo a sorridere e a guardare le mie mani,<br />

come fossi caduto in un delirio…<br />

Da Studi della paura, 1982<br />

* * *<br />

Quando la città viene devastata dal vento furibondo e inspiegabile, quando i pali e le antenne sono piegati dalle<br />

sue raffiche senza suono, le porte delle case diventano così sottili che i prigionieri, forzandole, rivelano attraverso<br />

il legno le forme tese dei loro corpi. A volte capita di scambiare con vele lontane, brune nella luce lunare, ombre<br />

di uomini che tentano di fuggire. Nei gesti delle famiglie che raccolgono la valigia e si preparano a lasciare la città<br />

si coglie una straordinaria stanchezza, come se i loro movimenti fossero già velati dall’acqua.<br />

Le campane della chiesa, lontane, oscillano senza mandare un suono.<br />

Dominati da un pensiero sconosciuto, uomini soli percorrono delle vie che i loro corpi sembrano rendere<br />

tristemente marine; il cielo è azzurro come gli abissi nei mattini estivi.<br />

Un uomo, camminando con elasticità sui marciapiedi di cemento, comincia ad abituarsi al pensiero della morte<br />

per acqua quando, sollevando la testa, vede sopra di lui le chiglie delle barche e i corpi che nuotano, mentre le<br />

stelle, velate dal mare, splendono lontane, irraggiungibili. Guarda a lungo, poi si trova, stordito, sulla terraferma.<br />

«Respira profondamente - sussurra un bambino - finché l’aria è intorno a noi».<br />

* * *

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