Arcipelago Itaca 7

Da Da una soglia infinita. Prove e poesie 1983-2002
HYDRA
Inghiotti ròdimi ripuliscìti
Idra e fauce
Zannuta di sangue
E raschiati ossi prelibati
Da altri più urbani ossi
E le briciole
Residui di beccaio alla bocca
Ti insistono
Da mitissimi corpi
Tali e quali le mie che qui… Ma no
Ché veruna importanza e diciamo piuttosto le tue
Inclitamente più che vive
Briciole del tuo umore irrorate -
Idra e fauce che mai
Del misero me non colmerò
Valore e lagrime
Tale è sì la tua fame
Che a ammansirla non basti
Te nemmeno tuo corpo a brani
E scricchiolìo osso a osso
Da te se potessi medesima e come fai
Briciola te sola a mangiarti
8 febbraio 1987
QUARTINA
Io te mi spalmo del diverso miele
Onde stillasti, amara vita mia:
Da spietate ferita e aguzze chele,
Nuda madre - Nostalgia…
Estate (?) 1987
Sì, perdonate
Al faticato attore:
Con tremante tremore ei se ne va
Tra le quinte si rotola via
Perché al patire luogo più non sia
Segreto del segreto
E quel che al suo tacere insiste dietro
Meno del meno fu la verità
Come mi graffiano questi panni
Inganni di scena
Consumata mia sempre duplicità:
Ut unum sint - cuore intero
Pancia del perfetto zero
22 novembre - 2 dicembre 1987
*
Giovanni
Giudici
18