Arcipelago Itaca 7
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VETRINA<br />
Il talento<br />
della<br />
malattia<br />
di<br />
Alessandro<br />
Moscè<br />
31<br />
era bella. Alta, slanciata, le calze nere e le scarpe con il tacco. Riesce a essere improvvisamente ironica dopo<br />
un interminabile silenzio. O malinconica e distratta, prima di sprofondare ancora in una coltre di ombrosità.<br />
Quell’essere fantasmatica è il suo fascino inconsapevole.<br />
- Porto Recanati è dall’altra parte, a sud. Andavamo al mare a Porto Recanati, quando ero bambino. Vincenzo,<br />
il bagnino, aveva un moscone bianco con i remi verde acqua che si confondevano con il colore del mare<br />
e delle alghe. Era il 1976, il 1977, durante il mese di luglio.<br />
- Ancora quei due anni. Ancora il 1976 e il 1977. È una fisima la tua. Ogni volta che mi parli escono dal<br />
cilindro i due anni. Gioca i numeri al lotto, vincerai.<br />
- Lo sai che mia nonna aveva un carillon di legno con al centro un tavolino dove ai lati, seduti su delle<br />
panche, stavano dei giocatori di carte le cui teste era nodi sughero? Dando la carica, la ballerina si muoveva al<br />
ritmo di una musica lenta, interminabile.<br />
- Perché non mi abbracci, visto che fa così freddo?<br />
- Non riesco a resistere ai miei gesti infantili, oltre che ai racconti dell’infanzia.<br />
- E quali sarebbero questi gesti irresistibili?<br />
- Eccone uno.<br />
La baciai. Marta si ritrasse e mi sorrise, scosse la testa, l’abbassò appena, timidamente.<br />
- Malinconico come a ottant’anni. Sei più unico che raro.<br />
Al secondo tentativo la sua bocca si unì alla mia. Erano anni che volevo baciare Marta passeggiando per via<br />
Pizzecolli. Mi riuscì al duomo. Scendemmo mano nella mano e mi fermai ancora davanti al palazzo dei nonni.<br />
Guardai in alto, verso la prima finestra, quella della cucina. Nonna Irma si affacciava sempre. La luce era<br />
accesa, fui tentato di suonare.<br />
- Andiamo, andiamo, siamo nel 2008, non più nel 1977 - mi suggerì Marta tirandomi per un braccio.<br />
Mi prese una stretta allo stomaco.<br />
[…]<br />
*<br />
[…]<br />
I bambini sanno tutto, quando presagiscono. Non sanno nulla quando vivono l’abitudine, che è un tempo<br />
smemorato. Ma può succedere che la crescita venga bloccata, che qualcosa non vada per il verso giusto. Al-