Arcipelago Itaca 7
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SOLO INEDITI<br />
Da<br />
Tutto<br />
il tempo<br />
di Giovanni<br />
Commare<br />
187<br />
Letizia trova un tono di voce calmo e caldo per domandare, «Allora, c'è una via d'uscita?»<br />
«Certo, è quella che vedi. Sei ancora una ragazza che gioca con ossessioni di cartapesta, ma autentica mi<br />
sembra la ricerca di una via di libertà.»<br />
«Ti pare che questo sia un mondo in cui si possa essere felici?»<br />
Una domanda che immerge in una di quelle discussioni che si fanno da ragazzi, sulle ‘cose fondamentali’.<br />
Su una cosa siamo d’accordo. Lei è convinta, nonostante il pessimismo esibito, che non è importante saper<br />
dare risposte alle domande sulla felicità, quanto sapere vivere il presente. Il fatto che la felicità non sia<br />
possibile - aggiungo io - non uccide la speranza della felicità, la gioia di cogliere l'attimo di sole, la bellezza,<br />
l'amore.<br />
Letizia ci prende gusto, a me fa piacere ripercorrere il terreno delle illusioni.<br />
«E la poesia?»<br />
«È speranza di felicità la poesia. È verità. Se no è nulla.»<br />
«Si dice che da ragazzi tutti scrivano poesie.»<br />
«Chissà s’è poi vero! Io, per esempio, non ne ho mai scritte. Vero è che da adulti le scrivono i poeti e gli<br />
imbecilli. La poesia dei poeti , secondo me, ha una sua propria necessità, nel senso che dice di noi, della vita,<br />
qualcosa di non detto prima, che alla vita dà un qualche senso anche quando sembra negarlo, perché le<br />
parole della poesia ordinano l'esperienza del mondo.»<br />
«Perciò scrivo.»<br />
«Ma non avere fretta. Per arrivare al senso le parole, come la vita, devono sedimentarsi nella mente,<br />
dentro il corpo desiderio e pensiero, e trovare la loro musica insieme alla loro necessità. Se vuoi giungere a<br />
tanta bellezza, cerca di darti tempo e coltiva una mente aperta. Intanto, separati dall'odore di morticina e<br />
abbraccia il sole.»<br />
A Letizia posso, anzi devo dirlo. Tengo per me la consapevolezza che la vita eccede le potenzialità della<br />
parola. Sarà per questo che scrivo questo diario, e non poesie. Nessun discorso è definitivo, nessuno<br />
definisce per davvero la vita.<br />
Chiamo Sara, e sempre risponde la segreteria. Ho bisogno di sentire quella voce. Come se potesse<br />
rimediare a qualcosa di essenziale che manca alla mia vita. È amore? Ora, non voglio nessuno fra i piedi. Ma