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Tale comproprieta foce ben presto nascere delle liti, giacch^ i<br />
nobili piacentini investiti dalT abate di S. Stefano , non rispettando<br />
i diritti clie suU' altra meta avea il monastero di Santa<br />
Giulia, Giovanni vescovo di Piacenza ed Alberto Mantegario di<br />
lui assessore avevano pronunciato un lodo il 15 Dicembre 1149<br />
pel quale al monastero di S. Giulia venne ridonata ogni sua<br />
ragione (1). In quell' anno istesso Cavacurta, che noi dall'Arcive.scovo<br />
Ariberto vedemmo donata al monastero di Sant'Ambrogio<br />
Maggiore di Milano , era in proprieta della massa capitolare<br />
de' canonici di quella metropolitana, come rilevasi da<br />
ima bolla del 17 Dicembre 4149 di Papa Eugenio III.** citata dal<br />
Giulini (2).<br />
Noi vedemmo che I'anno 1132 Castelnuovo bocca d'Adda<br />
era in proprieta del monastero di S. Sisto e del popolo piacentino,<br />
Convien credere pero che i Cremonesi ne riprendessero<br />
in seguito il possesso, giacche sul principio del 1150 i Piacentini<br />
lo ripresero di bel nuovo. Erano questi in guerra coi Cremonesi<br />
e Parmigiani, per cui I'anno prima avendo posto 1' assedio<br />
al castello di Piubiano , vi furono dai loro rivali pienamente<br />
sconfitti. Per lo che maturando i Piacentini la vendetta,<br />
vennero sul principiar di quest' anno 1150 alia conquista di Castelnuovo<br />
e fecero alleanza coi Milanesi. Questi pertanto (3) si<br />
portarono in gran numero col loro carroccio alia volta di Castelnuovo,<br />
e vi si accamparono attendendo che la giungessero i<br />
Piacentini onde unitamente passar I'Adda e invader© il territorio<br />
cremonese. II popolo di Cremona temendo gli effetti di<br />
una tale unione, spedi prontamente i suoi militi all'incontro dei<br />
Milanesi , ed a vista di Castelnuovo il quinto giorno di Luglio<br />
attaccarono la zufTa innanzi che giungessero i Piacentini. Fu<br />
tanto I'ardore col quale i Cremonesi assaltarono I'inimico che<br />
fecero un' orribile macello di pedoni e di cavalieri , e piu di<br />
1500 facendone prigioni ; e i Milanesi in tal modo sconciati<br />
abbandonarono i loro bagagli e sin anco il loro carroccio<br />
santa e guerriera istituzione del loro Arcivescovo Ariberto<br />
che avea dato origine in que' tempi ad un nuovo sistema<br />
di guerra, e la di cui perdita era coiisiderata di pubblico lutto<br />
e la piu disonorante umiliazione. Inevitabile sarebbe divenuto<br />
I'eccidio totale dei Milanesi se le vicine mura di Castelnuovo<br />
in allora guardate da poche genti piacentine non avessero offerto<br />
un asilo ai loro fuggiaschi.<br />
(1) I'oggiali: Mcmorie Storiche di Piacenza.<br />
(2) Giulini : Mcmorie delta cilia e campagna di Milano,<br />
(3) Luca di Linda: Descrizioni del Mondo ; Ludovico Muralori: Annali<br />
d'llalia, I. 6; Can. I'ier Maria Campi : Istoria ecclesiastica di IHaccnza, t. 2;<br />
Koselii Vinccnzo: Delle Slorie riaccnline, t. 1 ; De Mussis: Chronicon I'lacenl.<br />
in Race. Muralori , f. 16, Cronica de' Consoli e Podesta di Piacenza, mano-<br />
scrillo; Chronicon Crcmonense, anonimi in Kacc Muralori, 1.7; P. Alessandro<br />
Ciseri: Isloria Sacra Profana di Lodi ; Poggiali: Mcmorie Storiche di Pia-<br />
cenza; Lorenzo Manini: Mcmorie Storiche di Cicmona; Kubertum Local um :<br />
De Placcnlince Urbix; Origine id. Anionio Campo: Dell' Istoria di Cre"<br />
mono: Giulini: Memorie della citid e campagna di Milano.